I volumi in lingua italiana che hanno il simbolo sotto l'immagine della copertina possono essere ordinati direttamente cliccando sul simbolo.
Massimo Introvigne, Il satanismo
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997 (2a ed. 1998), pp. 56, L. 6.000
Se ne parla molto, ma non sempre con cognizione di causa. Il satanismo, in Italia e altrove, è agli onori delle cronache, ma spesso le informazioni che se ne hanno sono vaghe, imprecise, esagerate. Quanti sono i satanisti? A quale tradizione storica appartengono? Che cosa vogliono? Che cosa fanno? In quali paesi, e in quali città italiane, sono veramente più diffusi? Quali gruppi sono pericolosi? Massimo Introvigne, ritenuto non soltanto in Italia il maggiore esperto della storia e della sociologia del satanismo, risponde in modo pacato e preciso, distinguendo dapprima il satanismo da fenomeni diversi, quindi presentando la storia del satanismo e una mappa geografica e statistica delle organizzazioni sataniste più diffuse, particolarmente in Italia. Ne emerge un quadro che non è romantico, ma squallido, e che così dovrebbe essere presentato per evitare che il satanismo possa attirare i giovani con una sorta di fascino morboso. I satanisti, in realtà, non sono potenti principi delle tenebre: sono piuttosto poveri diavoli, persone sconfitte dalla vita che proprio a causa della loro rabbia e del loro risentimento possono talora rivelarsi pericolose.
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997 (3a ed. 1999), pp. 56, L. 6.000
Per alcuni il New Age è l'ultima novità in fatto di mode spirituali, un fenomeno in tumultuosa crescita che invade tutte le sfere della cultura, dell'arte, della letteratura, della religione. Per altri il New Age è ormai in crisi, e si è ridotto a una serie di fenomeni soprattutto commerciali, in cui quella che era stata una corrente spirituale e culturale si immiserisce in una moda declinante. Ma -- anzitutto -- che cos'è il New Age? PierLuigi Zoccatelli inquadra il fenomeno nel passaggio dal moderno al post-moderno e ne rintraccia le origini, la storia, la dottrina sotto il profilo psicologico, storico, sociologico, dottrinale, fino a indagarne l'attuale crisi, la possibile "fine" e l'eredità che lascia al nostro tempo.
La morte spettacolare in due suicidi-omicidi del 1994 e 1995 di alcune decine di adepti dell'Ordine del Tempio Solare non ha ancora cessato di fare versare fiumi d'inchiostro, e l'intera vicenda rimane di attualità, come dimostrano i nuovi, tragici eventi del marzo 1997 in Canada. Si è parlato talora di legami con i servizi segreti, di un personaggio misterioso che avrebbe orchestrato la tragedia nell'ombra... Unico ricercatore ad essersi interessato all'Ordine del Tempio Solare di Jo Di Mambro e Luc Jouret prima dei tragici avvenimenti dell'ottobre 1994 e dicembre 1995, Jean-François Mayer ha partecipato inoltre alle inchieste giudiziarie sugli avvenimenti, e fornisce in questo agile volume una ricostruzione della storia e delle dottrine del gruppo. Con l'ausilio di documenti interni, qui pubblicati per la prima volta, l'autore spiega come sia stato possibile che un movimento convinto di compiere una missione d'importanza cosmica abbia freddamente pianificato il "transito" verso la morte per lunghi mesi, e mostra inoltre come alcune persone abbiano deliberatamente voluto questa macabra apoteosi per lasciare dietro di sé un mito. Spiegare questo mito e le "idee che uccidono" potrà aiutare ad evitare ulteriori drammi.
Massimo Introvigne, Heaven's Gate. Il paradiso non può attendere
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997, pp. 80, L. 8.000
Il 26 marzo 1997 vengono scoperti a Rancho Santa Fe, un sobborgo residenziale di San Diego, in California, i corpi di trentanove membri del nuovo movimento religioso Heaven's Gate, protagonisti del maggiore suicidio collettivo della storia che sia avvenuto sul suolo degli Stati Uniti. Heaven's Gate --un culto dei dischi volanti fondato nel 1975-- non era un movimento sconosciuto agli specialisti americani, che lo studiavano fin dagli anni 1970. Sulla base di una documentazione in gran parte inedita, Massimo Introvigne ricostruisce in questo studio la biografia dei fondatori Marshall Herff Applewhite e Bonnie Nettles, la storia di Heaven's Gate, la dottrina aberrante e paradossale che ha condotto il movimento fino al suicidio. Esplora quindi le implicazioni della tragedia di Rancho Santa Fe per il dibattito in corso sulle "sette" e su un presunto "diritto al suicidio".
Massimo Introvigne, La Chiesa dell'Unificazione del Reverendo Moon
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997, pp. 64, L. 6.000
Che cos'è la Chiesa dell'Unificazione del reverendo Moon? Un movimento ricchissimo e influente, una religione che organizza matrimoni di massa, una multinazionale al servizio di un coreano anticomunista... Queste risposte comuni sono piuttosto degli stereotipi. In realtà, il grande pubblico non sa quasi nulla né della storia né della dottrina della Chiesa dell'Unificazione (sa, per esempio, che è questo il suo vero nome?). Massimo Introvigne, che da anni osserva la Chiesa dell'Unificazione, riassume in questo libro i frutti di un lavoro d'investigazione paziente e metodico. Rigettando il sensazionalismo, l'autore mette in luce le questioni religiose, politiche, finanziarie e giuridiche che vedono affrontarsi, sin dai primi successi del reverendo Moon, i suoi difensori e i suoi critici. Espone anche gli importanti cambiamenti che negli anni 1990 hanno profondamente modificato le caratteristiche della Chiesa dell'Unificazione e che rendono inevitabilmente "datati" molti studi degli anni 1970 e 1980.
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997 (2a ed. 1999), pp. 62, L. 6.000
Le origini della massoneria - secondo la storica inglese Frances Yates - sono uno dei problemi più discussi e discutibili in tutto il campo della ricerca storica. Oggi la massoneria è spesso evocata nelle cronache politiche - e talora giudiziarie - senza che sia sempre ben chiaro di che cosa esattamente si stia parlando. Ma, anzitutto, che cos'è la massoneria? Come è nata? La massoneria moderna, «figlia primogenita dell'intellettualismo settecentesco», nasce sotto il contrastante auspicio del razionalismo e di quell'anelito preromantico al mistero che affonda le radici nella tradizione esoterica. L'autore affronta nel volume i delicati interrogativi che accompagnano la storia della massoneria e scorge nel «metodo massonico» la peculiarità di una realtà composita che non cessa ancor oggi di porre problema nei suoi rapporti con la religione e la società.
I Bambini di Dio - il movimento oggi noto come The Family - sono conosciuti attraverso due immagini fra loro contraddittorie. Chi li avvicina ha l'impressione di trovarsi di fronte a giovani missionari attivi ed entusiasti; spesso apprezza la loro musica. Altre fonti fanno emergere dal passato vicende inquietanti e scandalose: giovani adepte che utilizzano il loro corpo come paradossale strumento di missione, iniziazione sessuale di bambini anche molto piccoli... J. Gordon Melton, il maggiore specialista accademico mondiale dell'argomento, elimina anzitutto quanto nei resoconti a sensazione è semplicemente esagerato o falso. Ristabilisce quindi i fatti sulla base di una rigorosa ricostruzione storica, che mostra lo sviluppo (di cui esamina le ragioni) e il progressivo abbandono delle pratiche più controverse. The Family - la cui storia e le cui dottrine non si riducono peraltro alla semplice problematica sessuale - è oggi molto diversa dai Bambini di Dio degli anni 1970, anche se mantiene un accostamento alla sessualità che certamente diverge da quello delle Chiese cristiane maggioritarie.
Il tema della reincarnazione è oggi, senza dubbio, di moda. In molti paesi dell'Occidente afferma di credere nella reincarnazione da un quinto a un quarto della popolazione. La problematica relativa può essere affrontata da numerosi punti di vista. In questo studio - conformemente allo stile della collana - Pietro Cantoni non si propone di stabilire chi, nelle controversie sulla reincarnazione, "abbia ragione". L'autore si limita invece alla trattazione di un punto più specifico - e tuttavia di cruciale importanza -: i primi cristiani credevano nella reincarnazione? C'è traccia della reincarnazione nell'Antico e nel Nuovo Testamento, o nei Padri e negli scrittori ecclesiastici? La risposta delle fonti, interrogate secondo i canoni della migliore ricerca biblica e storica contemporanea, è univoca, e non può che essere negativa: né il popolo dell'Antico Testamento, né i primi cristiani hanno mai creduto nella dottrina della reincarnazione
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1998 (2a ed. 1999), pp. 64, L. 6.000
Damanhur: i suoi "cittadini" la definiscono nazione, popolo, città-stato, monastero per famiglie, Città Santa del futuro, Via Horusiana, Federazione di comunità. Dal 1992 se ne parla in tutto il mondo, dopo la scoperta del suo straordinario tempio sotterraneo, la cui esistenza era stata tenuta segreta con successo per sedici anni. A quaranta chilometri da Torino, è tra le più estese e consolidate comunità dell'Era dell'Acquario a livello internazionale. Nella sua storia e nel suo pensiero le antiche tradizioni egizie, celtiche ed esoteriche convivono assieme ai più recenti apporti della tecnologia; l'uomo magico con l'uomo della techne; i linguaggi e i rituali religiosi con la retorica scientifica. A vent'anni dalla sua fondazione si compone di quattrocento cittadini residenti, più trecento che vivono nei dintorni e partecipano assiduamente alle sue attività; cinquantamila visitatori la hanno raggiunta nel 1997. Questo studio ne presenta per la prima volta, con uno sguardo sintetico, la storia, le dottrine e l'organizzazione.
Tutti pensiamo di sapere chi sono i protestanti, ma in realtà le nostre informazioni sono spesso piuttosto vaghe. E' possibile - a fronte dell'esistenza nel mondo di oltre ventimila diverse denominazioni protestanti - una definizione del protestantesimo? Quali rapporti, al di là degli stereotipi, ha il protestantesimo con la modernità? Esiste un confine fra le forme nuove - spesso lontane da quelle tradizionali - del protestantesimo e i veri e propri nuovi movimenti religiosi? Chi può essere definito "evangelico"? E chi "fondamentalista"? Quali differenze ci sono fra un luterano, un riformato, un battista, un metodista, un pentecostale? Quali denominazioni sono presenti e diffuse in Italia? Senza pretese enciclopediche, Massimo Introvigne offre una guida per iniziare a rispondere a queste domande, e una mappa per orientarsi all'interno di un quadro complesso che sembra oggi piuttosto un mosaico.
L'Islam sfiora il miliardo di fedeli nel mondo. In Italia costituisce la seconda religione per diffusione sul territorio nazionale. Anche se negli ultimi anni gli studi scientifici sull'Islam si sono moltiplicati, lareligione dei musulmani rimane poco conosciuta. Ai testi specialistici per gli addetti ai lavori fanno riscontro informazioni approssimative, spesso imprecise, diffuse dai mezzi di comunicazione di massa. Questo studio presenta anzitutto le origini dell'Islam, la figura straordinaria del suo profeta, Muhammad, le vicende relative alla sua successione nel contesto storico e sociologico dell'Arabia pre-islamica. Esamina quindi le fonti della dottrina islamica, gli elementi fondamentali del credo musulmano, i pilastri della fede, le scuole giuridiche e teologiche. Dopo un cenno agli usi e costumi che derivano dalla religione islamica - in particolare per quanto riguarda la famiglia e il matrimonio - è proposta una mappa, nello stesso tempo semplice e completa, delle divisioni all'interno dell'Islam fra sunniti, sciiti, kharijiti, movimenti "di origine islamica" come i drusi o gli alawiti, e si fa cenno al significato di queste divisioni.
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1998 (2a ed. 1998), pp. 96, L. 8.000
Dianetics, Scientology: bastano questi nomi per evocare, in molti paesi, polemiche furibonde. Per gli scientologi il movimento fondato da L. Ron Hubbard è la religione del Duemila, un accostamento rivoluzionario alla ricerca del successo, della felicità, della verità sulle origini e sul destino dell'uomo. Per i loro avversari la Chiesa di Scientology nasconde, sotto un'etichetta religiosa, una organizzazione commerciale che per vendere i suoi "prodotti" non esita a ricorrere a metodi discutibili. I volumi in commercio su Scientology sono quasi sempre opera di membri devoti della Chiesa o di critici accaniti che propongono una posizione militante. Rari sono gli studi come questo di J. Gordon Melton - il maggiore specialista di nuovi movimenti religiosi negli Stati Uniti, che segue Scientology da oltre trent'anni - che si situano su un piano scientifico e, prima di ogni giudizio di valore, rispondono in modo adeguato alle domande su che cosa è Scientology, come è emersa e si è sviluppata nel contesto culturale americano, quale dottrina insegna, perché ha dato origine a così numerose controversie.
Karel Dobbelaere, La Soka Gakkai. Un movimento di laici diventa una religione
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1998 (3a ed. 1999), pp. 96, L. 10.000
Con oltre quindici milioni di membri nel mondo - e circa ventiduemila in Italia - la Soka Gakkai è il più grande movimento religioso buddhista contemporaneo. Le sue radici affondano negli insegnamenti di un monaco giapponese del XIII secolo, Nichiren Daishonin (1222-1282). Ma oggi la Soka Gakkai - che dal 1990 è separata dai monaci della Nichiren Shoshu, l'organizzazione a cui era in precedenza affiliata - si presenta come un movimento che guarda al Duemila e che ritiene di poter conciliare il buddhismo con la modernità e la scienza. In Italia, dove è capillarmente diffusa, la Soka Gakkai rimane poco conosciuta. Molti ne sentono parlare soltanto con riferimento al suo membro più noto, il calciatore Roberto Baggio. Karel Dobbelaere, uno dei più noti sociologi della religione contemporanei, studia la Soka Gakkai da oltre vent'anni. In quest'opera ne ricostruisce con pazienza la storia, la dottrina, l'organizzazione, il successo in Europa e quello, tutto particolare, che la Soka Gakkai ha avuto in Italia, alla luce anche di avvenimenti recenti che rendono inevitabilmente "datati" molti studi degli anni passati.
Delle tre grandi religioni internazionali nate negli Stati Uniti nel diciannovesimo secolo (i mormoni, i testimoni di Geova e la Christian Science), quest'ultima rimane la meno conosciuta. Spesso viene perfino confusa, per l'assonanza del nome, con la Chiesa di Scientology, con cui non ha nulla a che fare. Eppure la Christian Science - fondata da una straordinaria figura di profetessa, Mary Baker Eddy (1821-1910), e cresciuta in modo piuttosto silenzioso e discreto - non ha influenzato solo la vita religiosa di migliaia di persone, ma anche la cultura, il giornalismo, l'accostamento alla malattia e alla salute. Quest'ultimo aspetto ne fa, secondo l'analisi di Régis Dericquebourg, una tipica "religione di guarigione". Rende anche lo studio della Christian Science un capitolo indispensabile nell'analisi delle nuove tendenze religiose in un'epoca in cui - con il passaggio del New Age in declino al cosiddetto Next Age - l'attenzione si concentra nuovamente sulla possibilità per il singolo individuo di accedere a uno stato superiore di guarigione, di felicità e di benessere.
Michael W. Homer,Lo Spiritismo
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1999, pp. 96, L. 10.000
Gli spiriti e lo spiritismo si aggirano ancora per il nostro mondo. Un fenomeno che sembrava tipicamente ottocentesco si ripresenta in forme nuove, magari come "channeling" del New Age - e talora nelle stesse forme antiche - attirando, sorprendentemente, soprattutto i giovani. Da dove viene lo spiritismo? Dove va? Perché affascina molte persone, attira l'attenzione dei media, preoccupa le Chiese? Michael W. Homer ricostruisce in questo libro con cura e precisione le origini ottocentesche dello spiritismo contemporaneo, i suoi intrecci con la letteratura, l'arte, la politica, i suoi incontri e scontri con le religioni. Ne emerge un mondo di intellettuali che, dopo avere rifiutato le Chiese, si affidano agli spiriti credendo di trovare nello spiritismo una religione "razionale" e "scientifica", come nel caso esemplare di Arthur Conan Doyle - di cui l'autore è uno dei più noti specialisti -, insieme creatore letterario del razionalista Sherlock Holmes e apostolo infaticabile dello spiritismo. Il fatto che lo spiritismo ritorni oggi prepotentemente alla ribalta mostra tutte le ambiguità di un mondo dove coesistono, tra moderno e postmoderno, scetticismo razionalista nei confronti delle religioni e aperture verso l'occulto e il meraviglioso.
Antoine Faivre, Esoterismo e tradizione
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1999, pp. 80, lire 10.000
Lesoterismo, nel nostro mondo postmoderno, riemerge come una delle componenti fondamentali del panorama religioso e culturale. Ma che cosè lesoterismo? Da dove nasce, come si sviluppa? Antoine Faivre - docente alla Sorbona, noto su scala internazionale come il più profondo studioso di questo tema - si chiede qui in particolare, attraverso un grande affresco storico che va dal Rinascimento a Guénon, quale posto abbia nellesoterismo occidentale lidea, o la ricerca, di una tradizione o di una filosofia primordiale o perenne che sarebbe comune a tutte le religioni: unidea che si ritrova in diverse forme nella storia delle correnti esoteriche anche se non si identifica con lesoterismo né è, in esso, sempre presente. Al termine della sua ricerca, lautore distingue fra un "tradizionalismo" per cui l'esoterismo è un sistema chiuso - che rischia di diventare dogmatico, sottratto alla discussione e quindi incompatibile con ogni diverso accostamento - e un interesse "esoterico" per le tradizioni e i simboli che si limita, più modestamente, a presentarsi come un metodo.
James Santucci, La Società Teosofica
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1999, pp. 96, lire 11.000
Fondata nel 1875 a New York dopo lincontro della misteriosa Madame Helena Blavatsky con il colonnello Henry Steel Olcott, la Società Teosofica non ha mai contato più di qualche decina di migliaia di membri. Eppure, ha avuto uninfluenza decisiva sulla nascita e lo sviluppo di tutta la nuova religiosità contemporanea, dalla moda delle religioni orientali fino al ritorno di un interesse per la magia e lesoterismo e al New Age. Personalità importanti della letteratura, della politica, dellarte ne hanno fatto parte. Il suo maggiore studioso accademico, James Santucci, offre qui informazioni inedite sulle sue origini e sul suo periodo formativo e ne illustra lespansione mondiale, la dottrina, i problemi, gli scismi, linfluenza. Sono così passate in rassegna dottrine e temi che oggi affascinano molti occidentali e che la Società Teosofica ha dato un contributo decisivo a diffondere, fra cui il primato spirituale dellOriente, la reincarnazione, lesistenza di Maestri misteriosi che guidano da luoghi segreti il destino del mondo
Massimo Introvigne, Sûkyô Mahikari
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1999, 112 pp., lire 10.000
Le nuove religioni del Giappone, che crescono a un ritmo impressionante, sono secondo molti osservatori le nuove religioni del ventunesimo secolo. Fra le nuove religioni giapponesi di origine non buddhista la più diffusa in Europa è Sûkyô Mahikari (che, dal canto suo, preferisce definirsi una "organizzazione sovra-religiosa"), da molti anni presente e radicata anche in Italia. Fondata nel 1959 da Kôtama Okada (1901-1974), Sûkyô Mahikari è cresciuta sino a superare oggi i settecentomila fedeli. Occasionalmente coinvolta nelle polemiche contro le "sette", Sûkyô Mahikari rimane unorganizzazione che ama vivere ed espandersi in modo discreto, senza manifestazioni di proselitismo pubblico o aggressivo. Le sue caratteristiche e la sua dottrina rimangono così poco conosciute, spesso travisate. Eppure, dopo lincontro con Sûkyô Mahikari, decine di migliaia di occidentali levano la mano per trasmettere la Vera Luce di Dio, recitano preghiere in giapponese, ritengono di poter risolvere i numerosi problemi causati dallazione perturbatrice degli spiriti e si accostano a insegnamenti esoterici sulle origini e sul destino del mondo. Massimo Introvigne -- che ha osservato per oltre dieci anni Sûkyô Mahikari in diversi continenti (Europa, Giappone, America del Nord e del Sud), realizzando decine di interviste a membri, ex-membri e osservatori esterni -- consacra qui a Sûkyô Mahikari la prima monografia in lingua italiana.
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1999, 72 pp., lire 10.000
Osho Rajneesh (1931-1990) è uno dei maestri orientali più popolari in Italia -- dove i suoi discepoli, noti allora come "arancioni", divennero figure familiari negli anni della "controcultura" e della contestazione -- e ha esercitato uninfluenza cruciale sul New Age. Ma chi era veramente Rajneesh? Un teorico del libero amore che ostentava ricchezza, una collezione di Rolls-Royce e un aperto disprezzo per i poveri? Un saggio capace di condurre i suoi discepoli allilluminazione tramite il paradosso? Una vittima di manovre spregiudicate di discepoli infedeli e perfino di governi? Rajneesh era, insieme, tutto questo -- risponde la sociologa inglese Judith Coney, che ha seguito le vicende del suo movimento per molti anni -- ed era molte altre cose ancora. Maestro della contraddizione, Rajneesh ha fatto della sua vita una paradossale opera darte, che si riflette oggi nei vari rami del suo movimento. Judith Coney ne propone una mappa e una guida, come introduzione a una realtà destinata altrimenti a rimanere indecifrabile.
Mikael Rothstein, I culti dei dischi volanti
Elle Di Ci, Leumann (TO) 1999, 96 pp., lire 10.000
Esistono gli UFO? I "Fratelli dello Spazio" ci portano messaggi religiosi per una nuova spiritualità del ventunesimo secolo? Mikael Rothstein, che studia il fenomeno da molti anni, non prende posizione sui suoi aspetti
strettamente scientifici, ma ricostruisce la storia sociale di una credenza, dal primo avvistamento di "dischi volanti" nel 1947 ai giorni nostri. Dopo avere esaminato casi famosi, come l'incidente di Roswell, Rothstein concentra la sua attenzione sulle vere e proprie religioni dei dischi volanti sorte intorno a "contattisti" come George Adamski o George King. Esamina quindi il ruolo degli UFO nel New Age e in alcuni nuovi movimenti religiosi (dalla Chiesa di Scientology agli Hare Krishna), e i racconti delle ormai migliaia di persone che affermano di essere state rapite dagli alieni. Al di là del dibattito fra credenti e scettici, gli UFO e i loro messaggi - conclude Rothstein - emergono come miti moderni, rappresentazioni collettive di preoccupazioni e ansie largamente diffuse nella cultura popolare dei nostri giorni.
Verónica Roldán,La Chiesa Anima Universale di Roberto Casarin
Elle Di Ci, Leumann (TO) 2000, 80 pp., lire 10.000
Nato nel 1963 a Torino, Roberto Casarin raduna fin dalla più giovane età migliaia di fedeli, attratti dalla fama delle guarigioni che compie. Nel 1984 Casarin fonda l'Associazione Cristo nell'Uomo, con circa duemila membri. Al suo interno, il gruppo di membri più attivi costituisce la Comunità Impegno, che è alla base della nascita, nel 1989, della Chiesa della Nuova Gerusalemme, chiamata dal 1996 Chiesa Anima Universale. Si chiarisce così la definitiva separazione dalla Chiesa cattolica di un nuovo movimento religioso che già da diversi anni univa elementi di spiritualità cattolica ad altri di derivazione induista, buddhista ed esoterica. Verónica Roldán, una sociologa argentina che per prima ha tentato uno studio scientifico, ricostruisce la storia del movimento raccolto intorno a Roberto Casarin e ne presenta la complessa simbolica e ritualità.
Eugenio Fizzotti, Federico Squarcini,Gli Hare Krishna
Elle Di Ci, Leumann (TO) 2000, 128 pp., lire 12.000
Con i loro abiti di foggia indiana, i loro tamburi e i loro canti gli Hare Krishna - cioé i membri della ISKCON, la Società Internazionale per la Coscienza di Krishna - sono diventati da qualche decennio una presenza familiare in molte grandi città occidentali. La loro spiritualità e le loro pubblicazioni definiscono, per molti americani ed europei, il modo in cui è generalmente percepita la religiosità dell'India. La loro storia, per contro, è assai meno conosciuta. In un atteggiamento di dialogo, ma senza tacere ombre e problemi, Eugenio Fizzotti e Federico Squarcini ricostruiscono la straordinaria avventura del fondatore Bhaktivednta Srila Prabhupada - che, sbarcato da solo a settant'anni negli Stati Uniti, riesce in pochi anni a creare un movimento internazionale - sia le difficoltà incontrate dagli Hare Krishna dopo la morte di Prabhupada, nel 1977. La storia degli ultimi vent'anni - che comprende scismi, controversie, abusi e insieme decisioni difficili e riforme coraggiose - è presentata qui per la prima volta in uno sguardo d'insieme. Un'ampia parte dottrinale inserisce il movimento degli Hare Krishna nel contesto più ampio delle correnti devozionali di origine indiana, e risponde a quesiti non facili sui suoi rapporti con il più vasto contesto della religione induista. Infine, con un'attenzione particolare rivolta anche al consesto italiano, gli autori presentano la vita quotidiana, le aspirazioni, i sogni e le difficoltà del fedele Hare Krishna medio, e si chiedono che cosa riservi il futuro a una delle minoranze religiose che più ha incuriosito storici e sociologi negli ultimi decenni del Novecento.
Susan J. Palmer,I Raeliani
Elle Di Ci, Leumann (TO) 2000, 88 pp., lire 12.000
Nel 1973 Claude Vorilhon, un giornalista sportivo e corridore automobilistico francese, afferma di avere incontrato un extraterrestre sulle montagne nei pressi di Clermont-Ferrand. L'extraterrestre, assicura, lo ha condotto su un UFO, dove gli è stato rivelato che gli uomini sono stati creati in laboratorio da scienziati extraterrestri, e gli è stato conferito il nome di Raël. Nel 1974 Raël fonda il movimento MADECH, e nel 1976 il Movimento Raeliano, oggi chiamato Religione Raeliana. Singolare religione atea, dove Dio è sostituito dagli extraterrestri, La Religione Raeliana dichiara cinquantamila membri nel mondo ed è presente da anni anche in Italia. Susan J. Palmer, che studia il movimento da molti anni e ne ha intervistato ripetutamente sia le figure chiave (Raël compreso) sia gli oppositori, ne ricostruisce qui la storia, le dottrine e le controversie, che ruotano soprattutto attorno alla predicazione e alla pratica raeliana in tema di libertà sessuale e alla ben nota polemica anticlericale e anticattolica.
Andrea Pacini,Le Chiese ortodosse
Elle Di Ci, Leumann (TO) 2000, 104 pp., lire 14.000
Nonostante gli inviti di Giovanni Paolo II perché il mondo respiri con due polmoni, quello dell'Oriente e quello dell'Occidente, il cristianesimo orientale - e in particolare le Chiese ortodosse, che ne costituiscono la componente maggioritaria - rimane ancora poco conosciuto. Non solo le circostanze storiche della sua nascita sono spesso presentate tramite miti di cui la ricerca storica ha fatto giustizia: poco o nulla si sa degli sviluppi e dei problemi recenti dopo la caduta dei regimi comunisti nell'Europa orientale. Andrea Pacini, che vanta una lunga esperienza non soltanto di studio, ma anche di incontro personale con l'ortodossia, traccia una mappa per orientarsi nel mondo complesso delle giurisdizioni e dei patriarcati, con particolare riferimento all'Europa e all'Italia. Espone con franchezza i problemi interni ed esterni del mondo ortodosso, e lo stato del dialogo ecumenico con la Chiesa cattolica. Nello stesso tempo, non rinuncia a trasmettere il sapore e il gusto di una spirritualità e di una mistica che costituiscono una componente antica e indispensabile nel panorama globale del cristianesimo.
Elle Di Ci, Leumann (TO) 2001, 128 pp., lire 15.000
Con cinque milioni di membri in 190 nazioni del mondo, i bahai costituiscono una delle maggiori nuove religioni internazionali, e lunica di dimensioni significative che è emersa dallinterno del mondo islamico. Dal messianismo sciita in cui affonda le sue radici la predicazione del Bab (la Porta), Mirza Alì Muhammad, nella prima metà del diciannovesimo secolo, il movimento bahai emerge con Bahaullah alla fine dello stesso secolo come una nuova religione mondiale chiaramente distinta dallIslam. Tra difficoltà e persecuzioni che ancora oggi continuano in alcuni paesi islamici i bahai predicano un messaggio incentrato sulla natura di manifestazione divina di Bahaullah, ma anche sulla prospettiva di una pace mondiale realizzata grazie a un governo mondiale. Diffusi anche in Italia fin dagli inizi del ventesimo secolo, i bahai trovano ora in questo testo di Margit Warburg la prima analisi storico-sociologica pubblicata in lingua italiana e basata sulle osservazioni di una studiosa che non fa parte del loro movimento.