di P. Taccaliti (Via Verità e Vita, n. 193, maggio-giugno 2003, p. 74)

Il volume parte da due avvenimenti di segno opposto. In Italia si è celebrato il ventesimo anniversario della sentenza della Corte Costituzionale che nel 1981 ha cancellato il reato di plagio dal nostro ordinamento giuridico. Per contro, è stata approvata in Francia una nuova legge contro le "sette" che, pur avendo rinunciato alla creazione di una norma specifica sulla "manipolazione mentale" ha, di fatto, incriminato le stesse pratiche.

A sua volta la legge francese si inquadra in un pluriennale contesto di attività legislative e amministrative che hanno interessato diversi Paesi europei alcuni dei quali, soprattutto Francia, Russia, Germania, si sono distinti per la promozione di campagne contro le sette, campagne la cui logica riposa su due passaggi fondamentali: la distinzione tra religioni e sette; l'individuazione di alcuni criteri, primo fra tutti quello del lavaggio del cervello.

L'autore, dopo aver esaminato le radici remote della controversia sul lavaggio del cervello, ricostruisce l'applicazione di alcuni principi generali al dibattito sulle ragioni dell'adesione a sistemi filosofici e politici totalitari (il nazionalsocialismo e il comunismo), l'emergere della teoria del totalismo e la sua applicazione a scelte religiose. Tratta, poi, della nascita dell'espressione, "lavaggio del cervello" e della relativa teoria in ambienti della Central Intelligence Agency (CIA). Viene chiarito come tali teorie siano state riprese proprio mentre il loro interesse come strumento di interpretazione del comunismo declinava, in occasione delle prime polemiche sulle "sette" e sui nuovi movimenti religiosi. Vengono, inoltre, presi in considerazione: la questione del plagio in Italia e il riemergere dapprima in Europa e in Giappone e quindi nell'America del Nord delle polemiche sul lavaggio del cervello che sembravano chiuse negli Stati Uniti all'inizio degli anni '90. II volume si conclude distinguendo diverse teorie sul lavaggio del cervello, a loro volta differenti da altre ipotesi in tema di persuasione e influenza, chiedendosi se sia possibile un dialogo fra persone che in tema di "sette" e di "manipolazione mentale" partono da posizioni assai diverse.