Un attualissimo studio di Introvigne per la Elledici. Uno strumento utile per comprendere una realtà religiosa diffusa
Un utilissimo strumento per conoscere e comprendere, così comè al giorno doggi, una realtà religiosa diffusa - circa 400mila aderenti in Italia secondo alcune stime -, fonte di interrogativi e problemi per le comunità cattoliche sia per quanto concerne la pratica dellecumenismo che della Nuova Evangelizzazione. "I Testimoni di Geova: già e non ancora" che Massimo Introvigne, direttore del CESNUR (www.cesnur.org) ha curato per la Elledici Leumann (Torino) 2002 (pagine 144, euro 9,00), è il risultato di una lunga ricerca e di anni di continua osservazione dei Testimoni di Geova, in uno studio dove non mancano le novità e le sorprese: la dottrina e la vita quotidiana non sempre sono presentate correttamente nelle opere divulgative correnti, e Introvigne apporta utili correttivi. Soprattutto, una serie di modifiche dottrinali e organizzative degli anni 1990 - che hanno visto, tra laltro, linvito nel 1995 a non calcolare più date precise per la fine di questo mondo - rendono "datati" molti studi pubblicati negli anni precedenti. Introvigne mostra, inoltre, come la crescita internazionale dei TdG si situi al cuore del dibattito sugli scenari religiosi contemporanei - fra sostenitori e avversari delle teorie della secolarizzazione - e, come linterpretazione di questa crescita si riveli decisiva per rispondere alla domanda su ruolo e futuro delle religioni nelle società occidentali del XXI secolo.
Per Introvigne che, ricordiamo, è uno dei maggiori specialisti a livello internazionale di religioni e nuove forme di religiosità "Lo scopo del libro (trentunesimo titolo della collana "Religioni e Movimenti") è quello di esaminare - prendendo spunto da un caso concreto, i TdG anche in Italia -, il dibattito fra modello della rational choice e modello della secolarizzazione, in sociologia delle religioni. Il successo dei TdG - ma anche la diminuzione della crescita in Italia in anni recenti - conferma che il modello della rational choice è uno strumento di previsione più affidabile rispetto a quello della secolarizzazione. In effetti, esso prevede che: - movimenti stretti dal punto di vista soprattutto morale, ma non troppo, hanno maggiori possibilità di successo rispetto a movimenti lassisti o liberal nella società contemporanea; - il monopolio legale, di diritto o di fatto, di una religione favorisce la crescita di movimenti stretti considerati marginali, di frangia o settari; - il pluralismo legale rende più difficile per i movimenti considerati marginali continuare a crescere. In effetti, in Italia i TdG sono cresciuti in modo spettacolare in situazione di (pratico) monopolio della religione cattolica e sono cresciuti meno quando si è affermato un sia pur relativo pluralismo: intese, 8 per 1000 anche ai non cattolici".
Clero e laicato cattolico hanno dunque di che meditare (e studiare) per adeguare alla realtà odierna una risposta pastorale ormai datata.
Nuovo volume della collana "Religioni e Movimenti":
Massimo Introvigne
I Testimoni di Geova: già e non ancora
Elledici, Leumann (Torino) 2002
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