A proposito di Cecilia Gatto Trocchi. I misteri di "Notizie dal mistero"

 

L’articolo di Massimo Introvigne "A proposito di viaggi nella magia" pubblicato nel 1993 su La critica sociologica continua a sollevare notevole interesse. Nell’articolo si rilevano problemi metodologici relativi all’opera dell’antropologa Cecilia Gatto Trocchi. Per completezza di documentazione, riportiamo una nota del 25 giugno 1990 della SugarCo Edizioni di Milano, casa editrice che aveva pubblicato nel settembre 1989 l’opera di Massimo Introvigne Le nuove Religioni. La nota si riferisce alla ricerca diretta da Cecilia Gatto Trocchi Notizie dal mistero. Sette esoteriche e religioni emergenti in Italia (datata febbraio 1990). Il documento è interessante in quanto mostra che i problemi metodologici rilevati nell’articolo "A proposito di viaggi nella magia" e relativi all’opera di Cecilia Gatto Trocchi Viaggio nella magia (1993)) - che mostrava singolari rapporti con il testo di Massimo Introvigne Il cappello del mago (1990) - si ritrovavano già nel precedente lavoro, pure curato da Cecilia Gatto Trocchi, Notizie dal mistero (1990), dove il rapporto "problematico" è con la precedente opera di Massimo Introvigne Le nuove Religioni (1989).

 

SugarCo Edizioni S.r.l.

Viale Tunisia, 41

20124 MILANO MI

 

Milano, 25 giugno 1990

 

Caro Massimo,

E’ stata portata alla nostra attenzione una ricerca ISPES-Panorama dal titolo Notizie dal mistero, presentata come "diretta da Cecilia Gatto Trocchi".

Come potrai vedere dai due esempi allegati, parti di questa ricerca sono semplicemente prese di peso - senza citarlo - dal tuo libro Le nuove Religioni, che peraltro sta conseguendo un lusinghiero successo di vendita. E’ evidente che episodi come questo, che ci sembrano gravissimi, danneggiano non soltanto il tuo lavoro, ma anche il nostro.

Ci chiediamo se tu conosca la signora Gatto Trocchi e quali iniziative intenda intraprendere. Per il momento il testo circola sotto forma di fotocopie o ciclostilati, ma se dovesse essere pubblicato in volume destinato alla vendita per i normali canali il danno sarebbe, come puoi immaginare, notevolissimo.

Mi è gradita l’occasione per confermarti che prevediamo per l’estate (probabilmente per settembre) l’uscita dell’altro tuo volume sulla magia, di cui stiamo esaminando con la redazione quale titolo scegliere fra i diversi proposti.

Cordiali saluti.

(Firma illeggibile)

 

 

Allegati

Allegato 1: Società Antroposofica

Le nuove Religioni

(M. Introvigne, pp. 285-288)

Notizie dal mistero

(C. Gatto Trocchi, pp. 58-65)

Origini: Rudolf Steiner (1861-1925), nato nell’Impero austriaco a Kraljevec (oggi in Jugoslavia) da genitori cattolici, riceve un’educazione tecnico-scientifica e, a soli ventidue anni, si vede affidato il prestigioso incarico di pubblicare gli scritti scientifici di Goethe. Nel frattempo ha incontrato la Teosofia, e sarebbe stato iniziato - secondo quanto racconterà più tardi - da un Maestro che chiama semplicemente "M". Dopo aver trascorso alcuni anni a Vienna e a Weimar, coltivando i suoi interessi per Goethe e per Nietzsche, Steiner si trasferisce a Berlino e dal 1902 può essere considerato l’effettivo leader della Teosofia in Germania. A Berlino incontra pure Marie von Sievers che diventerà la sua seconda moglie e la compagna inseparabile della sua avventura spirituale. Dal 1909 gli scritti di Steiner sul ruolo centrale di Gesù Cristo cominciano a metterlo in disaccordo con Annie Besant. La rottura definitiva si ha con il caso Krishnamurti: Steiner si rifiuta di credere alla missione di nuovo Cristo del giovane indiano e dichiara incompatibile con l’appartenenza alla Società Teosofica in Germania l’adesione all’Ordine della Stella dell’Est fondato per preparare l’avvento di Krishnamurti come Maestro Mondiale. Come risultato, Annie Besant espelle Steiner e i suoi seguaci dalla Società Teosofica. In Germania cinquantacinque delle sessantacinque logge della Società Teosofica rimangono con Steiner, che rende indipendente dalla Teosofia la sua Società Antroposofica (originariamente concepita come movimento all’interno della Teosofia). La sede centrale dell’Antroposofia viene trasferita a Dornach, presso Basilea, dove a partire dal 1913, su disegni di Steiner, viene costruito il Goetheanum, un edificio dal complesso significato simbolico. Nel 1922 il primo Goetheanum viene distrutto da un incendio, ma Steiner inizia subito la costruzione di un secondo (lievemente diverso, completato negli anni Cinquanta). Dopo la morte di Steiner nel 1925, il movimento ha subito alcuni piccoli scismi (particolarmente in Inghilterra e in Olanda negli anni 1933-1935), e ha patito le conseguenze di una lunga disputa a proposito dei diritti d’autore sulle opere del fondatore. Tuttavia, le idee centrali di Steiner, soprattutto in materia di educazione e di arte, si sono diffuse in molti paesi del mondo (Italia compresa) e la Società, che conta circa venticinquemila seguaci, ha una influenza maggiore di quanto non si ricavi dal numero dei suoi membri attraverso istituzioni parallele come le scuole Waldorf e le comunità Camphill per handicappati.

 

Dottrine: La dottrina di Rudolf Steiner è esposta in modo non sistematico (e, in parte, rimane segreta, affidata alla Scuola della Scienza Spirituale, che corrisponde alla "Sezione Esoterica" nella Teosofia). E’ difficile, riassumendola brevemente, rendere giustizia alla complessità dell’edificio eretto da Steiner, che rimane in ogni caso influenzato dalla Teosofia sia nella visione dell’uomo che in quella del cosmo, ma con differenze importanti. L’uomo per Steiner si compone di corpo, anima e spirito, ma ciascuna di queste tre parti comporta tre ulteriori suddivisioni. Lo schema può tuttavia essere semplificato distinguendo una natura fisica, una eterica, una astrale e infine l’Io, che costituisce la caratteristica propria dell’uomo e degli esseri superiori. Alla morte l’involucro fisico viene deposto, mentre per qualche giorno l’uomo conserva la natura eterica, attraverso cui vede in un quadro riassuntivo tutta la sua vita passata. Deposto anche il corpo eterico, l’uomo - ancora con la natura astrale - trascorre un periodo di purificazione nel mondo animico, composto di sette piani. Infine, anche il corpo astrale viene abbandonato e rimane l’Io come "seme" che cresce nel mondo spirituale (diviso in sette regioni) finché, dopo un periodo che va in genere da cinquecento a mille anni dalla precedente vita terrena, riceve un nuovo corpo astrale ed eterico, sceglie i genitori, vede la sua vita futura in un rapido quadro d’insieme e infine si reincarna in un nuovo corpo fisico (in genere di sesso opposto rispetto all’esistenza precedente). Giacché l’uomo è un microcosmo, l’antropologia riflette la cosmologia, in cui si ritrova il familiare schema teosofico della discesa o "condensazione" dello spirito verso la materia, con successiva risalita o "spiritualizzazione". Rimane, in comune con la Teosofia, una certa diffidenza nei confronti della materia (agli spiriti negativi, Arimane e Lucifero - pure misteriosamente necessari - è attribuita la responsabilità per l’eccessiva condensazione materiale); però a differenza della Teosofia, più orientaleggiante, viene negato l’"individualismo" ma non l’"individualità" alla quale, purché "spirituale", viene riconosciuto un certo valore. La "discesa" dallo spirito alla materia condensata avviene a partire dall’Essere Puro, le cui prime manifestazioni vengono descritte facendo riferimento al concetto di Trinità. Il processo discendente di condensazione avviene attraverso gli stadi chiamati - dai nomi dei pianeti - Saturno, Sole, Luna e Terra; il processo ascendente passa per gli stadi di Giove, Venere e Vulcano. La Terra - secondo uno schema che ricorda la Dottrina segreta della Blavatsky, ma con importanti modifiche - passa a sua volta attraverso sette epoche. E’ nella terza (Lemuria) e nella quarta (Atlantide) di queste epoche che l’uomo acquista la sua individualità insieme con l’indipendenza e la libertà, che derivano dalle potenze maligne (ma a loro modo, nel grande piano cosmico, necessarie) Lucifero e Arimane. A causa dell’azione di Lucifero e di Arimane, è solo nella quinta epoca, dopo un grande cataclisma (e non nella quarta), che si verifica il punto culminante dell’evoluzione cosmica con la discesa del Cristo, che segna la fine della discesa verso la materia e l’inizio della nuova ascensione verso lo spirito. Secondo Steiner vi erano, all’origine, due Gesù, uno - di cui parla il Vangelo di San Matteo - pieno di saggezza e chiamato il Gesù "Salomone", l’altro - di cui parla il Vangelo di San Luca - pieno di amore e di compassione e chiamato il Gesù "Nathan". In questo modo si spiegherebbero alcune presunte contraddizioni tra i due evangelisti Matteo e Luca, che parlerebbero in realtà di due persone diverse. Nel momento della disputa con i dottori del Tempio, i due Gesù si fondono misteriosamente in uno, e al battesimo nel Giordano quest’unico Gesù è sufficientemente evoluto per ricevere in sé il Cristo. Alla crocefissione il Cristo lascia il corpo di Gesù e diventa lo spirito della Terra e del corpo fisico ed eterico degli uomini; come "luce" appare pure, risorto, ai discepoli. Da questo momento Arimane è confinato all’Inferno e gli uomini - almeno i più evoluti fra loro (gli altri dovranno attendere, ma potranno essere aiutati dai primi) - possono avanzare verso la fine dell’epoca della Terra e verso i successivi stadi di Giove (dove l’élite degli uomini si libera dal corpo fisico), Venere e infine Vulcano, che corrisponde a una vera e propria - benché misteriosa -" deificazione". Dopo la venuta del Cristo, l’Antroposofia ha un ruolo particolarmente importante nel preparare gli uomini più evoluti a rendersi conto dell’intero processo cosmico e quindi a diventare protagonisti attivi dell’evoluzione. Il cammino dell’Antroposofia è meditativo, e passa per tre stadi: l’immaginazione (attraverso cui si prende coscienza della propria soggettività), l’ispirazione (con cui si prende coscienza degli avvenimenti della Terra e dei pianeti) e finalmente l’intuizione (con cui si entra in contatto, pure tra molte difficoltà, con le Gerarchie Spirituali). Questo metodo permette una nuova scienza della mente, del corpo e delle forme, ispirata anche da Goethe, che consente di acquisire molte conoscenze di carattere occulto e spirituale, ma non manca di applicazioni pratiche, in particolare in campo agricolo ("agricoltura biodinamica"). Un ruolo molto importante nel cammino dell’Antroposofia occupano le arti, in particolare l’"euritmia" (una forma particolare di danza), la retorica o declamazione, la musica e l’architettura, che trova il suo vertice nel Goetheanum. Gli insegnamenti di Steiner vengono anche applicati all’educazione attraverso le scuole e gli asili Waldorf (così chiamati dal nome di un benefattore che ne permise le prime realizzazioni), e le comunità Camphill per adulti e giovani handicappati. Infine, negli anni successivi alla prima guerra mondiale, Steiner sviluppò pure alcune idee politiche, centrate sull’importanza della cultura per le nazioni e sulla sostituzione della moneta basata sull’oro con una moneta basata sui beni agricoli. Queste idee ricevono oggi nuova attenzione da parte dell’Antroposofia. Organizzazione:

Al vertice dell’Antroposofia si trova la Scuola della Scienza Spirituale ("Prima Classe"), che svolge un ruolo esoterico e i cui insegnamenti sono segreti. La Società Antroposofica, secondo le sue costituzioni, è indipendente dalla Scuola della Scienza Spirituale, ma di fatto i dirigenti della seconda hanno sempre svolto un ruolo prominente nella prima. Alla Società Generale, che ha sede presso i Goetheanum, fanno capo le varie società nazionali, rette con metodo democratico, di cui le più importanti hanno sede in Germania, Svizzera, Olanda, Inghilterra e Stati Uniti. Lo sviluppo in Italia è discreto. Come accennato, le scuole Waldorf e le comunità Camphill - benché normalmente guidate da antroposofi - sono apprezzate e frequentate anche da persone che non aderiscono ai principi dell’Antroposofia. Sviluppi simili hanno le istituzioni dedite all’agricoltura biodinamica. Un discorso a parte merita la Comunità dei Cristiani, fondata nel 1922 dal pastore luterano Friedrich Rittelmeyer (1872-1938) in collaborazione con Steiner. La Comunità dei Cristiani offre un rituale centrato sull’"Atto di Consacrazione dell’Uomo", che ricorda nelle forme la messa cattolica, ma il cui contenuto è completamente antroposofico, e su altri sei sacramenti (battesimo, confermazione, matrimonio, "consultazione sacramentale" - che ricorda la confessione - , unzione e ordinazione). La Comunità dei Cristiani comprende una gerarchia sacerdotale (sembra vi siano oggi al mondo circa trecentocinquanta sacerdoti, uomini e donne, guidati da un "Erzoberlenker") ma - a differenza di quanto è avvenuto nelle "piccole chiese" - non si è andati alla ricerca di una linea di successione apostolica ritenendosi che il Cristo stesso abbia, nel 1922, dato inizio alla Comunità. Vi è una qualche analogia tra il rapporto che intercorre tra la Comunità dei Cristiani e l’Antroposofia, e quello tra la Chiesa Cattolica Liberale e la Teosofia. Tuttavia, Comunità dei Cristiani e Antroposofia sono apparse, negli ultimi anni, più distinte di quanto non siano la Società Teosofica e la Chiesa Cattolica Liberale. Non solo una parte soltanto dei membri della Società Antroposofica frequenta la Comunità dei Cristiani, ma vi sono pure fedeli della Comunità dei Cristiani che non sono membri della Società Antroposofica. Sembra tuttavia che una parte importante del clero della Comunità dei Cristiani appartenga alla Scuola della Scienza Spirituale, assicurando così un legame tra le due istituzioni.

Il fondatore Rudolf Steiner (1861-1925), nato nell’Impero austriaco a Kraljevec (oggi in Jugoslavia) da genitori cattolici, riceve un’educazione tecnico-scientifica e, a soli ventidue anni, si vede affidato il prestigioso incarico di pubblicare gli scritti scientifici di Goethe. Nel frattempo ha incontrato la Teosofia, e sarebbe stato iniziato - secondo quanto racconterà più tardi - da un Maestro che chiama semplicemente "M". Dopo aver trascorso alcuni anni a Vienna e a Weimar, coltivando i suoi interessi per Goethe e per Nietzsche, Steiner si trasferisce a Berlino e dal 1902 può essere considerato l’effettivo leader della Teosofia in Germania. A Berlino incontra Marie von Sieves che diventerà la sua seconda moglie e la compagna inseparabile della sua avventura spirituale.

Dal 1909 gli scritti di Steiner sul ruolo centrale di Gesù Cristo cominciano a metterlo in disaccordo con Annie Besant. La rottura definitiva si ha con il caso Krishnamurti: Steiner si rifiuta di credere alla missione di nuovo Cristo del giovane indiano e dichiara incompatibile con l’appartenenza alla Società Teosofica in Germania l’adesione all’Ordine della Stella dell’Est fondato per preparare l’avvento di Krishnamurti come Maestro Mondiale. Come risultato, Annie Besant espelle Steiner e i suoi seguaci dalla Società Teosofica. In Germania cinquantacinque delle sessantacinque logge della Società Teosofica rimangono con Steiner che rende indipendente dalla Teosofia la sua Società Antroposofica (originariamente concepita come movimento all’interno della Teosofia). La sede centrale dell’Antroposofia viene trasferita a Dornach, presso Basilea, dove a partire dal 1913, su disegni di Steiner, viene costruito il Goetheanum, un edificio dal complesso significato simbolico. Nel 1922 il primo Goetheanum viene distrutto da un incendio, ma Steiner inizia subito la costruzione di un secondo (lievemente diverso, completato negli anni Cinquanta). Dopo la morte di Steiner nel 1925, il movimento ha subito alcuni piccoli scismi (particolarmente in Inghilterra e in Olanda negli anni 1933-1935), e ha patito le conseguenze di una lunga disputa a proposito dei diritti d’autore sulle opere del fondatore. Tuttavia, le idee centrali di Steiner, soprattutto in materia di educazione e di arte, si sono diffuse in molti paesi del mondo (Italia compresa) e la Società, che conta circa venticinquemila seguaci, ha una influenza maggiore di quanto non si ricavi dal numero dei suoi membri attraverso istituzioni parallele come le scuole Waldorf e le comunità Camphill per handicappati.

Dottrine

La dottrina di Rudolf Steiner è esposta in modo non sistematico (e, in parte, rimane segreta, affidata alla Scuola della Scienza Spirituale, che corrisponde alla "Sezione Esoterica" nella Teosofia). E’ difficile, riassumendola brevemente, rendere giustizia alla complessità dell’edificio eretto da Steiner, che rimane in ogni caso influenzato dalla Teosofia sia nella visione dell’uomo che in quella del cosmo, ma con differenze importanti. L’uomo per Steiner si compone di corpo, anima e spirito, ma ciascuna di queste tre parti comporta tre ulteriori suddivisioni. Lo schema può tuttavia essere semplificato distinguendo una natura fisica, una eterica, una astrale e infine l’Io, che costituisce la caratteristica propria dell’uomo e degli esseri superiori. Alla morte l’involucro fisico viene deposto, mentre per qualche giorno l’uomo conserva la natura eterica, attraverso cui vede in un quadro riassuntivo tutta la sua vita passata. Deposto anche il corpo eterico, l’uomo - ancora con la natura astrale - trascorre un periodo di purificazione nel mondo animico, composto di sette piani. Infine, anche il corpo astrale viene abbandonato e rimane l’Io come "seme" che cresce nel mondo spirituale (diviso in sette regioni) finché, dopo un periodo che va in genere da cinquecento a mille anni dalla precedente vita terrena, riceve un nuovo corpo astrale ed eterico, sceglie i genitori, vede la sua vita futura in un rapido quadro d’insieme e infine si reincarna in un nuovo corpo fisico (in genere di sesso opposto rispetto all’esistenza precedente). Giacché l’uomo è un microcosmo, l’antropologia riflette la cosmologia, in cui si ritrova il familiare schema teosofico della discesa o "condensazione" dello spirito verso la materia, con successiva risalita o "spiritualizzazione". Rimane, in comune con la Teosofia, una certa diffidenza nei confronti della materia (agli spiriti negativi, Arimane e Lucifero - pure misteriosamente - è attribuita la responsabilità per l’eccessiva condensazione materiale); però, a differenza della Teosofia, più orientaleggiante, viene negato l’"individualismo" ma non l’"individualità" alla quale, purché "spirituale", viene riconosciuto un certo valore. La "discesa" dallo spirito alla materia condensata avviene a partire dall’Essere Puro, le cui prime manifestazioni vengono descritte facendo riferimento al concetto di Trinità. Il processo discendente di condensazione avviene attraverso gli stadi chiamati - dai nomi dei pianeti - Saturno, Sole, Luna e Terra; il processo ascendente passa per gli stadi di Giove, Venere e Vulcano. La Terra - secondo uno schema che ricorda la Dottrina segreta della Blavatsky, ma con importanti modifiche - passa a sua volta attraverso sette epoche. E’ nella terza (Lemuria) e nella quarta (Atlantide) di queste epoche che l’uomo acquista la sua individualità insieme con l’indipendenza e la libertà, che derivano dalle potenze maligne (ma a loro modo, nel grande piano cosmico, necessarie) Lucifero e Arimane. A causa dell’azione di Lucifero e di Arimane, è solo nella quinta epoca, dopo un grande cataclisma (e non nella quarta), che si verifica il punto culminante dell’evoluzione cosmica con la discesa del Cristo, che segna la fine della discesa verso la materia e l’inizio della nuova ascensione verso lo spirito. Secondo Steiner vi erano, all’origine, due Gesù: uno - di cui parla il Vangelo di San Matteo - pieno di saggezza e chiamato il Gesù "Salomone", l’altro - di cui parla il Vangelo di San Luca - pieno di amore e di compassione e chiamato il Gesù di "Nathan". In questo modo si spiegherebbero alcune presunte contraddizioni tra i due evangelisti Matteo e Luca, che parlerebbero in realtà di due persone diverse. Nel momento della disputa con i dottori del Tempio, i due Gesù si fondono misteriosamente in uno, e al battesimo nel Giordano quest’unico Gesù è sufficientemente evoluto per ricevere in sé il Cristo. Alla crocefissione il Cristo lascia il corpo di Gesù e diventa lo spirito della Terra e del corpo fisico ed eterico degli uomini; come "luce" appare pure, risorto, ai discepoli. Da questo momento Arimane è confinato all’Inferno e gli uomini - almeno i più evoluti fra loro (gli altri dovranno attendere, ma potranno essere aiutati dai primi) - possono avanzare verso la fine dell’epoca della Terra e verso i successivi stadi di Giove (dove l’élite degli uomini si libera dal corpo fisico), Venere e infine Vulcano, che corrisponde a una vera e propria - benché misteriosa - "deificazione". Dopo la venuta del Cristo, l’Antroposofia ha un ruolo particolarmente importante nel preparare gli uomini più evoluti a rendersi conto dell’intero processo cosmico e quindi a diventare protagonisti attivi dell’evoluzione. Il cammino dell’Antroposofia è meditativo e passa per tre stadi: l’immaginazione (attraverso cui si prende coscienza della propria soggettività), l’ispirazione (con cui si prende coscienza degli avvenimenti della Terra e dei pianeti) e finalmente l’intuizione (con cui si entra in contatto, pure tra molte difficoltà, con le Gerarchie Spirituali). Questo metodo permette una nuova scienza della mente, del corpo e delle forme, ispirata anche da Goethe, che consente di acquisire molte conoscenze di carattere occulto e spirituale, ma non manca di applicazioni pratiche, in particolare in campo agricolo ("agricoltura biodinamica"). Un ruolo molto importante nel cammino dell’Antroposofia occupano le arti, in particolare l’"euritmia" (una forma particolare di danza), la retorica o declamazione, la musica e l’architettura, che trova il suo vertice nel Goetheanum. Gli insegnamenti di Steiner vengono anche applicati all’educazione attraverso le scuole e agli asili Waldorf (così chiamati dal nome di un benefattore che ne permise le prime realizzazioni), e le comunità Camphill per adulti e giovani handicappati. Infine, negli anni successivi alla prima guerra mondiale, Steiner sviluppò pure alcune idee politiche, centrate sull’importanza della cultura per le nazioni e sulla sostituzione della moneta basata sull’oro con una moneta basata sui beni agricoli. Queste idee ricevono oggi nuova attenzione da parte dell’Antroposofia.

Organizzazione

Al vertice dell’Antroposofia si trova la Scuola della Scienza Spirituale ("Prima Classe"), che svolge un ruolo esoterico e i cui insegnamenti sono segreti. La Società Antroposofica, secondo le sue costituzioni, è indipendente dalla Scuola della Scienza Spirituale, ma di fatto i dirigenti della seconda hanno sempre svolto un ruolo prominente nella prima. Alla Società Generale, che ha sede presso i Goetheanum, fanno capo le varie società nazionali, rette con metodo democratico, di cui le più importanti hanno sede in Germania, Svizzera, Olanda, Inghilterra e Stati Uniti. Lo sviluppo in Italia è discreto. Come accennato, le scuole Waldorf e le comunità Camphill - benché normalmente guidate da antroposofi - sono apprezzate e frequentate anche da persone che non aderiscono ai principi dell’Antroposofia. Sviluppi simili hanno le istituzioni dedite all’agricoltura biodinamica. Un discorso a parte merita la Comunità dei Cristiani, fondata nel 1922 dal pastore luterano Friedrich Rittelmeyer (1872-1938) in collaborazione con Steiner. La Comunità dei Cristiani offre un rituale centrato sull’"Atto di Consacrazione dell’Uomo", che ricorda nelle forme la messa cattolica, ma il cui contenuto è completamente antroposofico, e su altri sei sacramenti (battesimo, confermazione, matrimonio, "consultazione sacramentale" - che ricorda la confessione -, unzione e ordinazione). La Comunità dei Cristiani comprende una gerarchia sacerdotale (sembra vi siano oggi al mondo circa trecentocinquanta sacerdoti, uomini e donne, guidati da un "Erzoberlenker") ma - a differenza di quanto è avvenuto nelle "piccole chiese" - non si è andati alla ricerca di una linea di successione apostolica ritenendosi che il Cristo stesso abbia, nel 1922, dato inizio alla Comunità. Vi è una qualche analogia tra il rapporto che intercorre tra la Comunità dei Cristiani e l’Antroposofia, e quello tra la Chiesa Cattolica Liberale e la Teosofia. Tuttavia, Comunità dei Cristiani e Antroposofia sono apparse, negli ultimi anni, più distinte di quanto non siano la Società Teosofica e la Chiesa Cattolica Liberale. Non solo è una parte soltanto dei membri della Società Antroposofica che frequenta la Comunità dei Cristiani, ma vi sono pure fedeli della Comunità dei Cristiani che non sono membri della Società Antroposofica. Sembra tuttavia che una parte importante del clero della Comunità dei Cristiani appartenga alla Scuola della Scienza Spirituale, assicurando così un legame tra le due istituzioni.

 

Allegato 2: Fraternità Bianca Universale

Le nuove Religioni

(M. Introvigne, pp. 288-289)

Notizie dal mistero

(C. Gatto Trocchi, pp. 66-68)

La Fraternità Bianca Universale riprende l’idea teosofica dei Maestri e insieme l’idea indiana della necessità di un guru ("senza un maestro, io sono zero", dichiara il suo fondatore), ma si inserisce anche in una tradizione specificamente bulgara. La Fraternità nella sua forma attuale è stata fondata in Occidente dal bulgaro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986), ma vuole essere una continuazione dell’organizzazione dello stesso nome fondata nel 1901 in Bulgaria dal Maestro Peter Deunov e da lui diretta fino alla sua morte nel 1944. Aïvanhov incontrò Deunov nel 1917 nella residenza sorvegliata di Varna, dove viveva a causa dell’ostilità del governo bulgaro e della Chiesa Ortodossa locale. Secondo l’attuale Fraternità Bianca Universale, nel 1937 Deunov - prevedendo le rovine della guerra - avrebbe inviato Aïvanhov in Francia per salvare il suo insegnamento e per diffonderlo nel mondo. Non mancano tuttavia, soprattutto nell’emigrazione bulgara, discepoli di Deunov che non riconoscono l’autorità di Aïvanhov e sostengono che quest’ultimo ha introdotto modifiche sostanziali nel pensiero originario del loro maestro. Negli anni Venti e Trenta Peter Deunov aveva raggiunto una notevole popolarità in Bulgaria, richiamandosi non solo all’interesse per l’Oriente, ma anche alla persistente influenza di leggende locali e alla tradizione, apertamente rivendicata, dell’eresia medioevale dei Bogomili. Aïvanhov ha insistito sull’importanza del contatto con il Maestro e sull’idea di fraternità, più importante della libertà e della stessa scienza. Tra Dio e l’uomo vi è tutta una gerarchia di Maestri che (compreso Gesù Cristo) rimandano non a se stessi - come credono talora le religioni - ma a Dio e alla sua opera cosmica, che è una grande emanazione (nella cui descrizione sono evidenti influenze della Cabala ebraica).

Aïvanhov si è scelto come Maestro, in particolare, il Sole che "non è Dio" ma "è un Maestro: come un Maestro, risponde a tutte le domande che gli vengono poste sulla nascita, la morte, la reincarnazione, l’amore, la bellezza, la vita eterna" (così Agnés Lejbowicz, Omraam Mikhael Aïvanhov, le Maître de la Grande Fraternité Blanche Universelle, Éditions Prosveta, Fréjus 1982, p. 99). Il lavoro del discepolo consiste nel "decifrare" le manifestazioni del Sole, preparandosi attraverso lo hrani yoga, che nell’epoca presente è superiore a tutte le altre forme di yoga e del resto permette di reinterpretarle, così come permette di reinterpretare tutte le grandi tradizioni dell'esoterismo orientale e occidentale. L’orientamento "solare" guida tutta la vita e l’attività della Fraternità Bianca Universale: così assume importanza l’assistere (fin da bambini) all’alba, e la civiltà futura verso cui guidano gli insegnamenti del Maestro sarà una "civiltà solare". Dopo una vita non priva di momenti difficili (sospettato di spionaggio a favore del governo bulgaro fu persino incarcerato in Francia, poi riabilitato nel 1962) e una lunga serie di viaggi in tutto il mondo, Aïvanhov è morto nel 1986. La Fraternità, che si è diffusa in numerosi paesi del mondo (Italia compresa), non sembra alla ricerca di un nuovo Maestro, ma si impegna soprattutto nella traduzione, diffusione e meditazione dei discorsi di Aïvanhov, che non ha mai voluto scrivere nulla, ma le cui parole sono state fedelmente trascritte dai discepoli.

La Fraternità Bianca Universale riprende l’idea teosofica dei Maestri e insieme l’idea indiana della necessità di un guru ("senza un maestro, io sono zero", dichiara il suo fondatore), ma si inserisce anche in una tradizione specificamente bulgara. La Fraternità nella sua forma attuale è stata fondata in Occidente dal bulgaro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) ma vuole essere una continuazione dell’organizzazione dallo stesso nome fondata nel 1901 in Bulgaria dal Maestro Peter Deunov nel 1917 nella residenza sorvegliata di Varna, dove viveva a causa dell’ostilità del governo bulgaro e della Chiesa Ortodossa locale. Secondo l’attuale Fraternità Bianca Universale, nel 1937 Deunov - prevedendo le rovine della guerra - avrebbe inviato Aïvanhov in Francia per salvare il suo insegnamento e per diffonderlo nel mondo. Non mancano tuttavia, soprattutto nell’emigrazione bulgara, discepoli di Deunov che non riconoscono l’autorità di Aïvanhov e sostengono che quest’ultimo ha introdotto modifiche sostanziali nel pensiero originario del loro maestro. Negli anni Venti e Trenta Peter Deunov aveva raggiunto una notevole popolarità in Bulgaria, richiamandosi non solo all’interesse per l’Oriente, ma anche alla persistente influenza di leggende locali e alla tradizione, apertamente rivendicata, dell’eresia medioevale dei Bogomili. Aïvanhov ha insistito sull’importanza del contatto con il Maestro e sull’idea di fraternità, più importante della libertà e della stessa scienza. Tra Dio e l’uomo vi è tutta una gerarchia di Maestri che (compreso Gesù Cristo) rimandano non a se stessi - come credono talora le religioni - ma a Dio e alla sua opera cosmica, che è una grande emanazione (nella cui descrizione sono evidenti influenze della Cabala ebraica).

Aïvanhov si è scelto come Maestro, in particolare, il Sole che "non è Dio" ma "è un Maestro: come un Maestro, risponde a tutte le domande che gli vengono poste sulla nascita, la morte, la reincarnazione, l’amore, la bellezza, la vita eterna" (così Agnés Lejbowicz, "Omraam Mikhaël Aïvanhov, le Maître de la Grande Fraternité Blanche Universelle", Editions Prosveta, Fréjus 1982, p. 99). Il lavoro del discepolo consiste nel "decifrare" le manifestazioni del Sole, preparandosi attraverso lo hrani yoga, che nell’epoca presente è superiore a tutte le altre forme di yoga e del resto permette di reinterpretarle, così come permette di reinterpretare tutte le grandi tradizioni dell'esoterismo orientale e occidentale. L’orientamento "solare" guida tutta la vita e l’attività della Fraternità Bianca Universale: così assume importanza l’assistere (fin da bambini) all’alba, e la civiltà futura verso cui guidano gli insegnamenti del Maestro sarà una "civiltà solare". Dopo una vita non priva di momenti difficili (sospettato di spionaggio a favore del governo bulgaro fu persino incarcerato in Francia, poi riabilitato nel 1962) e una lunga serie di viaggi in tutto il mondo, Aïvanhov è morto nel 1986. La Fraternità, che si è diffusa in numerosi paesi del mondo (Italia compresa), non sembra alla ricerca di un nuovo Maestro, ma si impegna soprattutto nella traduzione, diffusione e meditazione dei discorsi di Aïvanhov, che non ha mai voluto scrivere nulla, ma le cui parole sono state fedelmente trascritte dai discepoli.

 

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