Il 20 marzo 2000 il governo italiano ha sottoscritto l'intesa con l'Unione Buddhista Italiana (UBI) e con i Testimoni di Geova. Per la prima volta i Testimoni di Geova (caso unico in Europa) e una religione non teistica come il buddhismo ottengono quello che, nel sistema italiano, è molto di più di un semplice riconoscimento e - in prospettiva - il sostegno dei contribuenti che li designeranno tramite l'otto per mille delle loro tasse.

Le intese, pure sottoscritte, dovranno ora passare al vaglio del Parlamento, dove ci si può attendere una certa opposizione all'intesa con i Testimoni di Geova, sostenuta anche da ambienti anti-sette.

A prescindere dal Concordato con la Chiesa Cattolica, del 1984, le intese in vigore sono quelle con i valdesi e metodisti (1984), avventisti del Settimo Giorno (1986), pentecostali delle Assemblee di Dio (1986), comunità ebraiche (1987), battisti (1993) e luterani (1993).

Vedi il testo completo dell'intesa con i Testimoni di Geova