Buffy: vampiri a Beverly HillsArticolo di Massimo Introvigne, pubblicato con il titolo "Lammazzavampiri", Avvenire, 11 febbraio 1999. Una serie televisiva, giunta al terzo anno di programmazione (e già questa è una notizia negli Stati Uniti) si assicura il favore quasi unanime dei critici, conquista la copertina di grandi riviste americane, insidia il primato di X-Files. Apparentemente, non cè nulla di nuovo: si tratta dellennesima fiction sulla vita di un liceo di ricchi in California, sulla scia di Beverly Hills 90210. Il creatore della serie definisce lo scenario "una ricca scuola nella California del Sud", e le riprese sono in effetti girate in un ridente sobborgo di Los Angeles, Torrance (chiamata nella serie televisiva Sunnydale). Cè la protagonista, Buffy -- bella ma selvaggia --, che finirà espulsa da un preside severo e riammessa solo grazie alla mediazione di un gentile bibliotecario inglese. Corteggiata da molti compagni per bene, si innamora tipicamente del ragazzo sbagliato, Angel, un bel tenebroso che non frequenta la scuola e che incontra soltanto nellunico locale notturno frequentato dagli studenti, il Bronze. Cè la prima della classe, Willow, bruttina ma interessante, che spasima segretamente per il compagno di giochi dellinfanzia, Xander (da cui è notata solo occasionalmente), ma trova la felicità con un ragazzo più grande, Oz, chitarrista del complesso che si esibisce al Bronze. Cè la reginetta di bellezza del liceo, Cordelia -- ricca, presuntuosa e debitamente antipatica -- che è attratta da Xander ma teme di perdere la faccia frequentandolo perché si tratta di un ragazzo troppo comune. Cè la madre di Buffy, Joyce, divorziata e donna in carriera, che -- mentre si preoccupa del carattere difficile della figlia -- non è insensibile alle avances di diversi uomini attraenti. Tutto sommato, un campionario di banalità. Ma le cose -- come anche il telespettatore casuale scopre dopo qualche minuto -- non sono come sembrano. Oz, il gentile musicista che ama la prima della classe, è in realtà un lupo mannaro (peraltro di indole buona). Il bel tenebroso Angel è un vampiro, e di vampiri Sunnydale è letteralmente piena. Il preside non è semplicemente antipatico, ma è in combutta con i vampiri (e con il sindaco) -- una versione locale del grande complotto governativo di X-Files -- per controllare la città. Molti dei bei ragazzi a cui si accompagna la fatua Cordelia, quando non sono vampiri, sono satanisti o mostri di vario genere che hanno soltanto lapparenza di esseri umani. Quando il povero Xander -- il classico buon ragazzo americano un po ingenuo -- coltiva interessi diversi da Cordelia e da Willow finisce prima nelle grinfie di una giovane professoressa che si trasforma in una mantide religiosa gigante per uccidere i suoi amanti, poi di una studentessa straniera che si rivela in realtà la mummia di una principessa inca, capace di sopravvivere soltanto succhiando energia dalle sue vittime. Soprattutto, Buffy non è affatto una comune ragazza difficile. E la slayer, l'eroina investita della missione sacra di sterminare i vampiri e gli altri mostri. Ne nasce, da sempre, una per generazione. Ogni slayer incontra una guida, un watcher -- nel caso di Buffy, il timido bibliotecario inglese Giles -- che le rivela i particolari della sua missione e la istruisce attingendo al sapere accumulato dalle diverse slayers nel corso dei secoli. I compagni più svegli -- Willow e Xander -- scoprono chi è veramente Buffy nel corso del primo episodio. La bella antipatica Cordelia ci mette diverse settimane -- occorre prima che Buffy la salvi da un assortimento di demoni, vampiri e mostri preistorici -- ma alla fine diventa (quasi) amica della slayer, riscattando occasionalmente il suo personaggio con la partecipazione a qualche impresa eroica. Per ultima - solo alla fine della seconda stagione -- scopre la verità anche la madre di Buffy, uno dei più assidui corteggiatori della quale si è nel frattempo rivelato un robot assassino costruito da uno scienziato pazzo. Il fatto è che Sunnydale è un luogo particolare: è la "bocca dellinferno", il luogo di convergenza di tutte le più sinistre forze occulte che minacciano di emergere e invadere la Terra se la slayer non riuscirà a fermarle. Il grande successo della serie -- Buffy The Vampire Slayer -- deriva dalla possibilità per gli spettatori (teenagers o adulti: lo show ha ormai conquistato la prima serata) di seguire due livelli della storia che si intrecciano continuamente. Il primo -- effettivamente in puro stile Beverly Hills 90210 -- riguarda la vita sentimentale dei protagonisti che si mettono insieme, si lasciano, si riprendono come normali ragazzi di un liceo. Non mancano tocchi tragici. Il vampiro Angel è diventato "buono" quando lincantesimo di una zingara gli ha restituito, per punizione, lanima -- di cui i vampiri sarebbero normalmente privi -- ed è tormentato dai sensi di colpa per il male fatto in passato. Ma lincantesimo prevede che lanima gli sarà tolta se conoscerà la felicità perfetta. Quando, il giorno del suo diciassettesimo compleanno, Buffy si concede ad Angel non commette un errore soltanto secondo i canoni della morale (tutto sommato abbastanza tradizionale) della serie; senza saperlo, rovescia lincantesimo e rende Angel di nuovo cattivo. Angel combinerà diversi disastri fino a quando Buffy lo spedirà allinferno, tragicamente nel momento preciso in cui un incantesimo ritrovato dalla prima della classe Willow lo stava facendo diventare di nuovo "buono". Ma -- come gli appassionati di horror sanno -- un buon vampiro non resta mai "morto" per troppo tempo, e così in questa terza stagione Angel trova il modo di tornare dallinferno e di riavvicinarsi cautamente a Buffy. La mitologia del vampiro proposta dal creatore della serie Joss Whedon -- un ragazzo prodigio che aveva già sfiorato lOscar con il Toy Story della Disney dopo avere creato, con altri attori, un film dallo stesso titolo (in italiano Buffy lammazzavampiri), da cui il prodotto televisivo deriva -- è diversa da Dracula e da altri classici. In un episodio -- che ha suscitato qualche obiezione da parte di critici cristiani -- il bibliotecario Giles spiega che "contrariamente alla mitologia popolare questo mondo non è cominciato come un paradiso. Per eoni senza fine i demoni camminavano sulla Terra", fino a quando furono sostituiti dagli uomini. Prima di abbandonare la Terra per linferno, lultimo demone morse un uomo, mischiando il sangue della sua vittima con il suo e creando così il primo vampiro, un corpo umano posseduto da un demone. Di qui tutta una dinastia di vampiri, che lavorano per preparare il ritorno dei demoni, gli Antichi (la nozione ricorda i romanzi di Lovecraft), e la distruzione -- o la riduzione in schiavitù -- dellintera umanità. La mitologia è vagamente gnostica, e certo in questo grande affresco della lotta fra il bene e il male è completamente assente qualunque riferimento al cristianesimo. La serie, peraltro, ha molti meriti, da più di un punto di vista. Con qualche inevitabile caduta di tono, la trama di Whedon è credibile, e pur grotteschi, come devono essere, i mostri riescono quasi sempre a non diventare ridicoli. Il lato comico della vita liceale e le battute di spirito a getto continuo dei protagonisti esorcizzano per il pubblico più giovane gli aspetti più inquietanti dellhorror. Alcuni degli attori -- a partire da Buffy, Sarah Michelle Gellar, che è nel mondo del cinema da quando aveva quattro anni e che la serie ha consacrato come unistituzione americana -- sono decisamente più bravi della media. Soprattutto -- come tutti i critici hanno notato -- la vita al liceo di Sunnydale e il confronto con i mostri sono una potente metafora delle esperienze quotidiane sia dei figli, sia dei genitori americani (il che spiega perché la serie ha anche un affezionato pubblico di adulti. La "bocca dellinferno" collocata in California esprime la disillusione di fronte al declino del New Age, in una fase in cui si ha paura delle energie negative più di quanto non si apprezzino quelle positive. Quando Buffy e Angel si concedono un rapporto prematrimoniale, ne seguono i peggiori disastri nella storia della serie. E i nuovi compagni di genitori divorziati -- mostri sotto mentite spoglie, nellesperienza della madre di Buffy -- non sono forse spesso "mostruosi" quando li si vede con l'occhio dei figli? Certo, i vampiri e lhorror sono di moda al cinema, nella televisione e nei romanzi, da Intervista col vampiro di Anne Rice al recente successo degli effetti speciali di Blade. In Buffy, i mostri da sconfiggere sono però soprattutto un simbolo delladolescenza e dei problemi che ogni ragazzo deve affrontare per raggiungere la maturità (e, per i genitori, del rito di passaggio a cui si trovano di fronte quando i figli diventano teenagers). Buffy non scorre immobile in un tempo convenzionale. I suoi protagonisti crescono, passano da una classe allaltra e -- dopo avere debuttato a sedici anni -- ora ne hanno diciotto. Se non si verificherà qualche cataclisma cosmico, lanno prossimo (che sarà il quarto di programmazione) passeranno dal liceo alluniversità o al lavoro. Rimane da vedere se la serie -- distribuita in una sessantina di paesi del mondo (per ora non in Italia) -- riuscirà a mantenere credibilità cambiando completamente pelle e facendo uscire i protagonisti dal liceo: una sfida, tutto sommato, più difficile di quella posta ai protagonisti dai vampiri e dagli altri mostri di Sunnydale. |