CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
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Preti pedofili: da più parti si continua ad attaccare la Chiesa, che avrebbe fatto troppo poco per porre rimedio alle tragedie causate dall’immoralità di un numero piccolo ma non inesistente di sacerdoti.
Dall’Irlanda agli Stati Uniti, passando per l’Italia, autentiche lobby si sono organizzate per amplificare con statistiche inventate il fenomeno, per lucrare attaccando le diocesi con cause miliardarie, per promuovere speculazioni intese a screditare i Pontefici, i sacerdoti e più in generale la Chiesa e il suo Magistero morale.
Massimo Introvigne, sociologo che da anni studia il fenomeno dei preti pedofili, invita – seguendo l’insegnamento di Benedetto XVI – a non minimizzare un dramma che purtroppo, tragicamente, esiste, ma a non rinunciare neppure a denunciare le falsità, le esagerazioni e le manipolazioni delle lobby, svelando nomi e cognomi di chi distorce la realtà al servizio di un’agenda anti-cattolica. Soprattutto, denuncia la congiura del silenzio su un dato di fatto che appare sempre più macroscopico, ma che i grandi media continuano colpevolmente a ignorare: le misure di prevenzione della Chiesa volute da Benedetto XVI e da Papa Francesco funzionano, e i casi di preti pedofili diminuiscono sensibilmente fino quasi a sparire in Paesi un tempo molto colpiti da questa piaga vergognosa.
Ben lungi dall’essere – come la si dipinge troppo spesso – un’istituzione che fa poco per combattere la pedofilia al suo interno, negli ultimi anni la Chiesa offre un modello efficiente ed efficace che altri potrebbero seguire. Perché, mentre la Chiesa migliora continuamente i propri strumenti di vigilanza e d’intervento, altre istituzioni – spiega lo psicologo Roberto Marchesini nel suo approfondimento storico, filosofico e clinico che mostra lo stato delle ricerche in tema di pedofilia – fanno molto di meno, e anzi rispetto ai pedofili mostrano una pericolosa e preoccupante tolleranza, teorica e pratica.