CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
www.cesnur.org
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Il 70% degli italiani pur non dicendosi esplicitamente ateo, è «lontano dalla religione» e frequenta la chiesa solo in occasione di matrimoni e funerali. È questo il quadro generale del rapporto fra gli italiani e la religiosità che emerge da una ricerca del Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni).
La ricerca è stata condotta nella Sicilia Centrale, in un’area che già tre precedenti ricerche sociologiche hanno identificato come rappresentativa dell’Italia in generale. Gli atei in Italia, secondo lo studio, sono fermi da vent’anni intorno al 7% della popolazione; cresce tuttavia il numero di coloro che, senza dirsi, per la maggioranza, atei, non sono in contatto con nessuna forma organizzata di religione, una condizione che ormai caratterizza circa il 70% degli italiani.
«Abbiamo distinto due categorie di atei - spiega Introvigne - Gli “atei forti”, in grado di motivare il loro ateismo con ragioni ideologiche, sono il 2,4% e sono più presenti tra le persone più anziane e meno istruite, dove sorprendentemente è ancora forte anche un ricordo dell’ateismo comunista. Gli “atei deboli”, meno ideologici ma che considerano Dio e la religione irrilevanti in un mondo dove contano solo il lavoro, il denaro e le relazioni affettive, sono il 5% e sono più numerosi fra i più giovani e fra le persone più colte».