Ho ritenuto giusto iniziare questa relazione, con quello che ho scritto nell’introduzione del libro, e cioè: C’era una volta…….. Forse è un modo troppo semplice per iniziare a raccontare una storia vera che, dal 1855 e per oltre cinquant’anni, ha profondamente inciso nella vita quotidiana di un piccolo paese, Pusiano, nella provincia di Como.
Forse è
un modo troppo semplice, ma è senz’altro lo stesso modo semplice
e umile di vivere di Angela e Teresa Isacchi. E sono proprio questa
semplicità e questa umiltà che avevano messo in grosse difficoltà
Curie importanti come quelle di Milano, Firenze, Roma, e scombussolato
non poco le coscienze di vari Monsignori, Preti, Frati, Suore e di molte
altre persone acculturate.
Le nostre vicende
si collocano in un periodo di grandi sconvolgimenti storici e sociali,
in particolare italiani, anche se gli stessi sembrano non sfiorarle
ufficialmente, e sono ambientate in alta Brianza, a circa 50 chilometri
da Milano, dove la definizione di “brava” persona era legata al
detto popolare “casa, lavoro,chiesa”.
La situazione economica della maggior parte delle famiglie era di estrema povertà e anche lo svilupparsi dell’industria serica non aveva più di tanto risollevato questa condizione. In molti casi l’aveva addirittura peggiorata, non solo per gli alti e bassi della produzione, ma anche per l’impiego di personale femminile e minorile per molte ore al giorno. Le malattie legate agli ambienti di lavoro malsani così come le case di abitazione, unite allo scarso nutrimento (dove la “polenta” derivata dalla farina di granoturco era il cibo principale), creavano una situazione fortemente necessitante di cure mediche e della conseguente difficoltà di procurarsele da parte di queste povere famiglie.
Questa difficile e insuperabile condizione era solo alleggerita con lo sviluppo di piccole attività artigianali o con la proprietà di piccoli appezzamenti di terreno.
Erano comunque quindi sempre i terreni dei grandi proprietari, faticosamente coltivati perché molti degli stessi si trovavano in posizioni collinari, a garantire quel minimo di sussistenza nonostante che Pusiano si trovasse sulle rive del lago omonimo, così che questa condizione potesse essere sfruttata come risorsa in più, ma la stessa veniva annullata dalla proprietà privata dei diritti di pesca e navigazione, costringendo così i più coraggiosi solo ad una pesca di frodo.
Tutte queste
realtà, legate anche alla quasi inesistente istruzione e informazione,
facevano emergere prepotentemente, nei nostri paesi e come in tutte
le altre situazioni similari, la figura del “Parroco”, come
quasi esclusivo e sicuro punto di riferimento per ogni tipo di necessità,
di questi ceti sociali.
La nostra, è la storia di due povere donne, Teresa e Angela Isacchi, dotate solo di esperienza di profonda miseria, che per anni poterono “predicare” anche in Chiesa con il consenso e il sostegno del loro Parroco, Don Mariani, che credeva profondamente in loro.
Esse sostenevano di avere un contatto diretto e preferenziale con il Divino, che esprimevano attraverso “parlate”, pronunciate in momenti di particolare ed intensa devozione, che furono raccolte e trascritte dai loro devoti come “Santa Parola”.
Questo permetteva loro di ottenere tramite le preghiere guarigioni per i loro devoti, di leggere nell’intimo dell’animo delle persone evidenziandone in particolare gli errori della loro vita, di predire enormi sconvolgimenti storici, e in particolare di affrontare “ingenuamente” complesse tematiche spirituali.
Io penso però
che questa nostra straordinaria storia sarebbe anch’essa finita nel
cestino dell’oblio, come molte altre vicende particolari, se
il “Parroco” non l’avesse autenticata e difesa contro tutto
e tutti per ben 22 anni.
Don Mariani era arrivato a Pusiano nel 1855, e aveva trovato una situazione morale che lasciva molto a desiderare, basti pensare che si diceva che ci fosse l’usanza di fare il bagno nudi nel lago.
Di buona cultura e dotato di notevole esperienza, si impegnò subito in questa “riforma” morale, e formò un gruppo di donne che, dopo la Santa Messa del mattino delle 5, si fermavano a pregare.
In questo contesto, che poi diventerà quello che lui chiamerà “Il Giardino della Santa Parola”, incominciarono a svilupparsi importanti segni che coinvolsero più donne tra le quali emersero in particolare Teresa, Angela e una certa Giuseppa Colombo che si disse e si scrisse che vivesse per più di vent’anni cibandosi solo di Eucaristia e di acqua.
Don Mariani divenne quindi il garante di queste inspiegabili situazioni che accompagnò nel loro evolversi con l’appuntare tutto ciò che avvenne, ricercando assiduamente un’approvazione e una conferma da parte dei suoi superiori e oltre, che non venne mai, anzi.
(Egli, ascoltando
Angela e Teresa, introdusse su ordine di Dio, anche la Comunione
quotidiana, ciò che Pio X autorizzò solo nel 1905)
Per esporre
meglio questa incredibile storia che ha suscitato in me, ultimo arrivato
in questi contesti, stupore, meraviglia e perplessità, ho deciso da
narrare separatamente le due storie di Teresa e Angela, anche perché,
finora, sembra evidente che ad un certo punto la figura preminente di
Teresa, lascia il posto, esclusivamente ad Angela, anche se i
loro devoti saranno sempre definiti “teresotti” forse proprio per
questa iniziale e evidente maggiore popolarità di Teresa rispetto ad
Angela.
Teresa nacque a Casletto, paese sulla sponda opposta del lago rispetto a Pusiano, il 22 febbraio 1831 e morì il 17 gennaio 1890 (presumibilmente) a Pusiano.
Si racconta che fin da bambina, avesse una naturale inettitudine per la scuola (non imparò mai né a leggere e né a scrivere) ma avesse anche il dono della veggenza prevedendo perfino la morte del padre che avvenne nel 1838. Per la famiglia Isacchi , ora composta dalla madre, da tre fratelli e da Teresa e Angela, le difficoltà per vivere una vita dignitosa aumentarono a dismisura e non servirono i continui traslochi nei vari paesi a migliorare questa loro condizione, anzi questi cambiamenti videro solo speranze vanificate e continui contrasti soprattutto con i vari Parroci, vista anche la manifesta particolarità di Teresa e Angela.
Queste peregrinazioni
si conclusero prima per Angela che “andò a servizio” da Don
Mariani nel 1856 e poi per la famiglia Isacchi che si sistemò definitivamente
a Monticello di Brianza (LC), nel 1861.
In questo lungo periodo Teresa e Angela, per aiutare economicamente la famiglia, andarono anche a lavorare nelle varie filande e fu proprio al ritorno da una di queste che Teresa, nel 1853, ebbe la prima importante visione di cui siamo a conoscenza.
Ella vide “un gran Crocifisso d’oro e con lui S. Teresa e S. Orsola seguita dalle diecimila compagne vergini e martiri, vestite tutte di bianco e celeste e udì questo comando: andrai in filanda e dirai che hai visto la processione di S. Orsola e che ti hanno detto che tra quindici giorni dovrai fare una malattia gastrica con grande infiammazione e con gran male. Per dodici giorni tu non mangerai. Trascorsi questi, verranno tre persone per giudicarti. Se ti proscioglieranno dal giudizio tu prenderai cibo e mangerai tutto quello che troverai nella tua camera e guarirai”.
Tutto questo
avvenne nell’incredulità di tutti e da quel momento “il disprezzo
si cambiò in ammirazione e molte compagne di lavoro si rivolgevano
alle di lei orazioni”.
Il 18 luglio
1856, a Teresa, che aveva deciso di lasciare il lavoro perché
inspiegabilmente non riusciva più a tessere, apparve
la Madonna nella medesima filanda e gli disse: “Sarai mia serva
in pellegrinaggio-Sarai imprigionata e perseguitata”.
Da qui inizia il particolare “vagabondare” di Teresa che la porterà in molti santuari e in posti impensabili e ad essere imprigionata, e proprio durante queste prigionie avverranno cose straordinarie.
Sono però le guarigioni ottenute tramite le sue preghiere, caratteristica iniziale di Teresa, che la faranno diventare “famosa” (di queste abbiamo innumerevoli testimonianze scritte).
Vorrei ora sintetizzare gli eventi eccezionali che oltre alle numerosissime e particolarissime “parlate”, hanno caratterizzato la vita di Teresa:
. 1862, in carcere a Merate (Lc), alla domanda del Prevosto che gli chiedeva chi si trovasse nell’Ostia Consacrata, ella con semplicità rispose: “Il Signore nelle Tre Persone come Dio e il vero Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo e della Madonna come uomo”.
. 1863, in carcere a Como, il Santo Crocefisso, gli detta “la guida per ascoltare la Messa”, (momenti di riflessione nelle varie parti della S. Messa) che verrà stampato a Firenze nel 1866.
. 1865, a Firenze, predice con Angela: la fine anticipata del ConcilioVaticano, cioè la fine del potere temporale della Chiesa che avvenne nel 1870 con l’entrata dell’esercito italiano attraverso la breccia di Porta Pia; lo scoppio della guerra Franco-Prussiana che si verificò nel 1870; la messa a ferro e a fuoco di Parigi che avvenne nel 1871.
. 1866, su “La Vera Buona Novella” di Firenze, don Pierini, filosofo e teologo, pubblica una lettera aperta indirizzata al vescovo di Guastalla per descrivere l’incontro che ha avuto con Teresa e dove dice tra l’altro:….. “mi prese da bambino, mi disse sul fatto mio quello che conoscevo e che non rammentavo e non avevo mai conosciuto e continuò lungamente a descrivere la mia vita privata e pubblica, fino a questo giorno, le mie tribolazioni, le mie colpe, le mie debolezze, il bene ed il male che fin qui ho fatto, sia colle opere sia co’ pensieri”……
. 1871, molto ammalata, su comando di Dio, si reca ugualmente a Como e ordina una Croce mortuaria (ancora presente nel nostro cimitero) e subito guarisce.
. 1872, a Terricciola (Pi), suggerisce ad un Vescovo cosa deve dire in confessionale per i vari peccati.
. 1874, la Chiesa di Pusiano è ormai diventata un Santuario perché Teresa usava la maggior parte delle offerte per abbellirla. Si contavano più di 80 statue e 70 quadri.
. 1874, gravemente
ammalata, su comando di Dio, si reca ugualmente a Como e si fa
costruire una cassa da morto e subito guarisce. (Questa cassa rimarrà
esposta in Chiesa a Pusiano alla venerazione della gente fino alla morte
di Don Mariani (1877), poi scompare).
Teresa muore,
inspiegabilmente, nel silenzio dei documenti finora rinvenuti, anche
se ripeto, il nome dato ai devoti di questa credenza è di
“teresotti”.
Angela nacque a Casletto il 1 luglio 1827 e morì a Pusiano il 29 marzo 1895.
La sua vita può essere divisa in tre parti:
. la prima riguarda il percorso di privazioni e di rassegnazione alla volontà di Dio che condivise con tutta la sua famiglia prima dell’arrivo a Pusiano come “perpetua” del Parroco Don Mariani;
. la seconda riguarda tutto ciò che di inspiegabile avvenne durante la sua permanenza a Pusiano con Don Mariani e dopo la morte dello stesso;
. la terza
riguarda tutte le guarigioni e le cose straordinarie che avvennero per
molti anni dopo la sua morte.
Vorrei però
concentrare la mia e la Vostra attenzione sul secondo periodo perchè
è quello che mi ha fatto più riflettere per le continue
e particolari “visioni” che Angela ebbe.
1856, inizi,
Maria Annoni la “perpetua” di Don Mariani, decide di ritirarsi in
convento e indica in Angela colei che dovrà sostituirla raccontando
di avere avuto una visione che ritengo centrale nella nostra storia: Vide il mondo tutto avvolto da foltissime tenebre. Quand’ecco
vide emergere da un angolo della terra un quasi impercettibile
lumicino, che, elevandosi e man mano ingrandendo e dilatandosi,
dissipò ogni tenebra e rischiarò
ogni cosa. L’angolo della terra era il piccolo villaggio di
Pusiano, ed il lumicino era precisamente la Santa Parola di Dio
straordinaria, rivelata per bocca delle Sue serve.
A questo punto
però sono un po’ in difficoltà perché “devo” scegliere,
tra le visioni finora in mio possesso, quelle che dovranno permettermi
di farvi capire le mie meraviglie e le mie perplessità, e destare la
vostra curiosità.
. 1856…. vide una gran sala dov’erano il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo: Gesù Cristo le mise indosso una veste bianca e le disse che quella era la stola dell’innocenza.
. 1856…. comparve ad Angela Nostro Signore Gesù Cristo come uomo, nel fiore dell’età e vestito come una persona del nostro tempo. La prese per mano e la condusse là sui gradini della balaustra della Chiesa di Pusiano, dicendole: qui farai il ringraziamento e dirai le Mie parole alle anime.
. 1856…. che fai Angelina? Tu hai intrapreso un disegno troppo rigoroso. Imita il mio servo Sant’Ambrogio che si cibava una sola volta al giorno, cioè alla sera nei giorni feriali; ed alla domenica riposava cioè era libero di cibarsi più volte a suo piacimento.
. 1856…. (la Santa Parola) questa è verità straordinaria che Iddio opera per salvare le anime nostre. Non sono parole studiate od inventate: sono rivelazioni. E’ per soffocare l’idolatria che c’è in contrario, perché vi sono maghi e maghesse che incantano in tutte le parti la Verità. La Parola di Dio è semenza che passa per il canale del sangue di Cristo; è manna preziosa che viene dal cielo per nutrire le anime nostre; è come il dogma dell’Immacolata; è una fontana di grazie che Io adopero per la Chiesa; è un tesoro più di tutte le spiegazioni dei vangeli e di dottrine, perché è rivelazione. O anima, imita S. Paolo, perché questa è una rivelazione straordinaria che non è stata mai compresa dal mondo. Ha da essere tanto di premio, che la comprenderemo solo al punto della morte, fino al giorno del giudizio e per tutta l’eternità. Allora vedremo le conseguenze di questa verità, come vedremo che tutti quelli che hanno creduto e cooperato alla gloria di Dio tutti i giorni, formeranno in paradiso la gloria di Dio. Se Dio avesse scelto una regina per rivelare la sua parola, quanti passaporti non sarebbero occorsi per arrivare fino a lei. Invece per far sentire la Mia Parola e far conoscere che è mia, adopero un’anima ignorante, a cui la suggerisco improvvisamente, senza che possa studiarla. Questa è onnipotenza di Dio che nessuno può nascondere.
. 1869,…. (la Santa Parola) questa Parola è come il mistero dell’Incarnazione. E’ odiata come è odiata la Chiesa, di modo che vedrai maltrattata la verità in guisa che ti abbruccieranno in faccia i libri, perché li hanno tanto in odio, come hanno in odio i lumi della Chiesa, come odiavano Gesù Cristo appena nato quei di Betlemme, che ne concepirono tanta avversione, che disprezzarono di andare ad adoralo ed ascoltarlo, ne essi vollero punto riconoscerlo.
. 1858, Angela e Don Mariani, dopo aver scritto una supplica al Papa, vanno a Roma perché Dio tramite Angela “suggerirà cose di alta importanza per i bisogni della Chiesa a compimento dei suoi disegni”. (Non verranno ricevuti)
. 1858, Dio spiega ad Angela il perché i Cardinali portano una croce d’oro sul petto.
. 1859,….poi vide lo Spirito Santo in forma di colomba con in bocca un biglietto. Vi erano scritte tre parole: voi dovete amarmi, servirmi e farmi conoscere. In che modo? Dovete amarmi con l’obbedienza, servirmi con la penitenza, farmi conoscere con la Parola.
. 1859, oggi l’Angiolina disse: Mio Dio, il mio confessore seguita a domandarmi del Papa, che ne dite? Che debbo dirti figlia! Col Papa ho fatto come fa un uomo che mette l’anello su di una sposa, pensando che con l’adornarla ed amarla gli sarà affezionata e formerà la sua consolazione. Io lo feci Papa, ed ero disposto a fregiarlo di tutte le grazie necessarie al Vicariato Mio; ma egli non vuole le mie grazie. Egli fa solo quello che gli suggeriscono quelli che lo circondano, e da sé non risolve nulla, perché ha timore di essere detronizzato e considera come sostegni suoi quelli che gli stanno intorno. San Gregorio non fece così. Egli faceva da sé la Mia Volontà, ed agiva secondo i lumi che da me riceveva. S. Pietro anch’esso fu mio Vicario. Oh se anche questo facesse così! Ma egli rigetta le mie grazie e non le vuole.
. 1859,….Io voglio darti una parte del Mio Regno, ma tale che gli Angeli e i Santi devono restare stupiti. Perché volete trattarmi così, se faccio niente? Sì, è vero che tu fai niente e sei niente; ma sappi che Io voglio glorificarti perché mi fai conoscere……...
. 1859,….quando l’anima sorte dal corpo, non è più né del modo, né dei sensi, né del corpo. Ma spirito come è si liquefa in me……
. 1859, Angela vide nel purgatorio l’anima di una donna di Carpesino (Erba prov.Como); Dio ve l’aveva confinata perché, essendo ella stanca di soffrire, aveva domandato di morire. Dio voleva purificarla su questa terra per sollevarla subito in Paradiso, ma avendo ella preferito e chiesto la morte, Egli l’aveva esaudita, ma l’aveva mandata a scontare la residua pena al Purgatorio.
. 1859, oggi dopo la SS. Comunione, Iddio mostrò il S. Padre che era tutto desolato e Dio gli disse: per la mia misericordia torno ad avvisarti, giacchè se non ascolteranno le mie parole, succederanno strazi e stermini…..
. 1859, oh figlia! A pensarla bene che mi ricevi due volte al giorno! A vedere come è preso con poca fede questo grande mistero dell’Eucarestia!….( ricordo che Don Mariani, su ordine di Dio, aveva introdotto la Comunione quotidiana, ciò che Pio X fece ufficialmente solo nel 1905)
. 1859, Vi avviso chiaro ora state nascosti come Io quando fui nascosto 30 anni. E quando predicai, sentirono la sapienza e vollero confonderla. Così fecero a Roma. Così fece la Curia di Milano; vide grazie e miracoli in tanti posti. Vollero confondere tutto, e dicono che è giusta soltanto la loro legge e non vengono né a criticare, né a domandare perché non è la loro ora……
. 1860, Angela e Teresa, su ordine di Dio vanno a Roma, ma non vengono ricevute dal Papa.
. 1866, …..l’ultima grazia che l’Eterno padre fece al figlio, fu la rassegnazione…..
. 1867,….oh Roma, che più non sarai Roma, ma una città tutta dispersa! Son dieci anni che tu, o Papa, vivi ostinato. E quando ti ispiro a sentire la Mia Parola e di crederla tu ripeti: non voglio sentire le parole delle donnette!
. 1868,….sappi che val più il buon esempio, la perseveranza nel bene, vale più l’orazione, che tutte le dimostrazioni per far credere……
. 1869,….sappi che tu Angiolina fosti concepita senza peccato originale, come S. Giovanni Battista ed il suo concepimento fu misterioso. E il frutto del tuo concepimento fu la Parola.
. 1869,….ricordati che la S. Chiesa deve andare all’estremo e deve mandare come Io, i tre sospiri... . 1869,….sappiate che quando Dio portò la Parola agli Apostoli non consegnò loro un libro dicendo: leggete che farete meravigliare il mondo. Ma consegnò la Parola perché la dicessero con il lume dello Spirito Santo e colla cooperazione della grazia….
. 1869,….Pilato provò personalmente la mia umanità; e se non avesse avuto rispetti umani sarebbe in Paradiso. Erode se non si fosse lasciato vincere dalla superbia col dire: sei soggetto a me, sono io che ti comando, sei nelle mie mani; sarebbe santo. Caifasso, se non avesse avuto la presunzione interna dicendo: io ho in mano la legge; sarebbe un gran santo…….
. 1869, viene stampato a Firenze, “Meditazioni per ciascun giorno del mese e guida per ascoltare la Santa Messa”, di Angela e Teresa Isacchi contadine illetterate della provincia di Como. (Sono un insieme di complesse riflessioni di Angela e la Guida di Teresa).
. 1869….non vi è paragone per paragonare la grandezza, l’amore e l’onore che Dio prepara a quelle anime che sono sprezzate per Lui, e ricordati di non vendicarti giammai, mai sdegnarsi contro chi vi burla, vi scherza e vi contraddice, perché siete rimirati e pesati com’è rimirato e pesato il Sangue di Gesù Cristo……
. 1869….quando Gesù Cristo arrivò al monte Calvario, quanti tornarono indietro dalla strada, non a guardare le gocce di sangue sparse per il patire, ma per vedere se aveva detto qualche parola, se si era arrabbiato contro di loro. E poiché videro pazienza e umiltà, si battevano il petto e dicevano: è colpa nostra…..
. 1870, ricordatevi che le guerre che vengono incontro sono tre; la prima della religione, la seconda dei regni, la terza dell’uomo che non ha pace……
. 1870, tempo fa ti ricorderai che ti dissi: maledico l’Italia. Oggi ti dico: maledico l’Italia. I sacerdoti predicheranno e non faranno frutti….
. 1870, (1 aprile) ricordatevi che per quanto vi ho rivelato sul Papa e sulle anime, non vi ho rivelato nulla, perché la guerra che deve venire deve essere come un lampo, perché devono rivoltarsi tutto ad un tratto contro il Papa, control Re, che tutti devono piangere….
. 1870, (26 maggio) una lunghissima e importantissima visione e predizione delle conseguenze dell’ingresso a Roma dell’esercito italiano attraverso la breccia di Porta Pia.
. 1880, tu sei la mia serva e la mia sposa; la Mia serva per servirmi quando ti comando, e la Mia sposa per formare una cosa sola con me…..
. 1880, quando ti hanno generata, sono stato Io che ho messo dentro il fiato dell’anima nel tuo corpo. Oh quando ti ho fatto le manine, gli occhi e tutti i membri, e dopo ti ho dato il fiato dell’anima e ho detto: questo fiato sarà un fiato di onnipotenza, di sapienza e di grazie! I tuoi genitori sono passati alla vita eterna, ma il fiato va avanti ancora….
. 1880, guarda che Io ti ho dato il mo sangue, e quelli che confidavano nel Mio sangue, sacrificavano tutta la vita in ricompensa; non guardavano mai il mondo se li odiava e non dicevano mai una parola dietro al mondo. Avevano da fare a corrispondere alla grazia. Niente deve importarti del mondo. Quello che deve importarti è la volontà del Signore, per poterla fare, ed i disegni di Dio per compirli. Quella ha da essere la tua importanza. E di privilegiati come te nei SS. Sacramenti, guarda che non vi è stato nessuno sulla terra, solo tu. E quando sarai morta salterà fuori tutto.
. 1884, o anima, tu sei sorella di Giovanni Battista….
. 1895, (23
gennaio) Angela pronuncia la sua ultima “parlata” che possiamo definire
il suo testamento spirituale
Al termine di questa relazione non posso dimenticare personaggi importanti che hanno aiutato la diffusione di questa credenza:
. Fra Orsenigo, dell’ordine dei Fatebenefratelli, anch’esso di Pusiano, di cui nessuno conosceva l’esistenza nonostante fosse diventato un importantissimo dentista di Roma. Estrasse più di due milioni di denti, molti gratuitamente alla povera gente, e fu definito da Dio la “tromba” di questa devozione. Fu lui infatti che portò questa credenza prima a Firenze, poi a Roma. (Ritengo che la sua mancata memoria sia dovuta solo al fatto che era un convinto “teresotto”; infatti nei suoi memoriali afferma continuamente che tutto quello che lui era riuscito a fare era solo e sempre su consiglio di Angela e Teresa).
. Englefield Joseph Augustine, di nobile famiglia cattolica di origine inglese. Forse, perché cattolici, furono privati dei loro titoli e dei loro patrimoni e costretti ad abbandonare la loro nazione; egli non solo diffuse con i suoi scritti e con i suoi contatti, la “Santa Parola” e la devozione in Angela e Teresa in tutto il mondo, ma riuscì a coinvolgere Pio X per la formazione di una commissione per la beatificazione di Angela.
. Don Pietro Benassedo, parroco di Dolzago (Lc), ultimo testimone importante (muore nel 1934). E’ grazie a lui che ho potuto scrivere questa straordinaria storia perché aveva già incominciato a narrare queste vicende cercando in particolare di “tradurre” i 71 volumetti di Don Mariani redatti con una particolare scrittura. Purtroppo non solo non riuscì a terminare e a pubblicare questo suo impegno, ma ad un certo punto si trovò di fronte anche a certe rivelazioni di Angela che: ( mi permetterete di alleggerire questa mia presentazione inserendo questo riferimento)
Dico schiettamente
che a stendere questo capitolo di eccezionale importanza e
gravità ebbi esitazione. Ma come posso non dichiarare francamente la
verità, e narrare per intero il sacramento o disegno del
gran Re Iddio? Ripeto che non ho composto questa
“Raccolta di notizie”, né per la stampa, né
per il pubblico, ma solo per esibire un’importantissima delucidazione
e documentazione a chi sarà
da Dio trascelto a tessere la biografia delle privilegiate sorelle
Isacchi……
Perché, in pratica, nessuno conosceva questa storia se non in minima parte, anche se i nostri nonni ci dicevano: “dite una preghiera per Angela e Teresa che sono sante”? Perché la Curia Milanese non solo non riconobbe mai questa devozione, ma fece di tutto per distruggerne la memoria arrivando anche al punto di privare dei sacramenti i loro devoti. Di conseguenza anche pochissimi Parroci ne furono coinvolti, mentre invece lo furono molti religiosi dei vari ordini. Ci fu da parte di questi ultimi un’assidua frequentazione, soprattutto epistolare, per avere consigli e suggerimenti comportamentali.
La ricerca storica su questi fatti si è rivelata stracolma di documenti, fotografie e testimonianze e a Pusiano rimangono le tombe di Angela e Teresa, le cappelle dei Misteri del Rosario costruite dai loro devoti e alcune statue e quadri.
La presenza
di devoti a Pusiano si è protratta fino agli anni 60, quando il Parroco
ha demolito la loro casa, chiamata dalla gente del posto “la
casa delle Sante”, per costruire la nuova scuola materna.
Il libro è stato pubblicato dalla Cattaneo Paolo Grafiche di Oggiono (Lc) nel novembre 2009