CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
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In Italia, in questi giorni, si torna a parlare delle teorie del complotto di David Icke, propagandate stavolta con un notevole sforzo anche televisivo. Che cosa pensarne?. Per inquadrare il personaggio Icke, occorre risalire alla crisi di uno stile di pensiero che ha molto contribuito a diffondere l’interesse per i temi paranormali ed esoterici, extraterrestri compresi: il New Age. All’inizio questa corrente, le cui origini risalgono al 1962, si presentava come un classico millenarismo progressista e utopico: siamo entrati, o stiamo per entrare, in una nuova età dell’oro: l’Età dell’Acquario di cui aveva parlato per primo l’esoterista Paul Le Cour (1861-1954), un mondo senza infelicità e senza conflitti. I segni sono «là fuori», è sufficiente dotarsi – tramite la meditazione o altre tecniche adeguate – di occhi per vederli. Ma gli anni passano, e basta aprire la finestra per accorgersi che «là fuori» non c’è affatto un mondo senza guerre e senza povertà. Dopo avere rinviato più volte le date, il New Age deve accettare l’inevitabile e ammettere che non c’è nessun glorioso e felice Nuovo Evo all’orizzonte. Passa dalla terza alla prima persona, e afferma che – se anche l’umanità nel suo insieme non entrerà nel New Age – io posso farlo, posso accedere al mio Nuovo Evo personale e privato di felicità perfetta attraverso l’uso delle stesse tecniche che il New Age aveva propagandato nella sua fase utopistica.
In Italia questa svolta è spesso definita, dagli stessi protagonisti, come il passaggio dal New Age al «Next Age»: un’espressione che non ha avuto invece alcuna fortuna negli Stati Uniti, dove si preferisce parlare di «movimento dell’Ascensione» (ma il termine diventa ambiguo se è tradotto in italiano, dove acquista subito una risonanza cattolica), con riferimento alla salita personale dalla dimensione comune della vita quotidiana a una, superiore, di felicità perfetta. Carol S. Matthews ha insistito sul fatto che l’utopia non più sociale del «movimento dell’Ascensione» comporta anche un elemento di utopia rovesciata, di distopia, senza che questo elemento ne esaurisca peraltro i temi e le correnti. Il New Age, spiegano i teorici dell’«Ascensione», non ha potuto rinnovare il mondo – nonostante il favorevole momento astrologico – perché si è trovato ad affrontare un avversario terribile che, nella sostanza, non si può battere: i Rettiliani.
La preistoria del mito dei Rettiliani è letteraria, e certamente i suoi primi promotori hanno tratto ispirazione dal mito di Chthulu, sviluppato da Howard Phillips Lovecraft (1890-1937) a proposito di mostri di altre dimensioni che gli antichi veneravano come dei e che ancora oggi minacciano l’umanità, e dagli «anfibi con tre occhi» provenienti dal pianeta Sirio creati dallo scrittore di fantascienza Philip Kindred Dick (1927-1982) nel suo romanzo Valis. Tuttavia, l’idea della creazione degli uomini da parte di alieni rettiloidi (o anfiboidi) che hanno usato l’ingegneria genetica può essere datata al 1976, con le prime opere del cripto-archeologo (per altri, meno gentilmente, pseudo-archeologo) Zecharia Sitchin, che pensa di avere trovato presso i Sumeri prove dell’intervento sulla Terra di extraterrestri chiamati «Annunaki», da cui derivano le «linee di sangue» aliene ancora presenti sul nostro pianeta. Questa terminologia – «Annunaki» compresi – si ritroverà nella successiva letteratura, dove gioca un ruolo decisivo a partire dal 1999 David Icke.
Considerato dal sociologo David Barkun il più influente autore «complottista» contemporaneo, e nato nel 1952 a Leicester, Icke è un ex-calciatore professionista che ha giocato nella seconda divisione inglese come portiere del Coventry City e dell’Hereford United. Galeotta è stata per lui l’artrite reumatoide nel senso che, stroncandone la carriera di calciatore, lo ha indotto a darsi alla politica nel partito dei Verdi, da cui è stato espulso nel 1991 dopo essersi proclamato pubblicamente «Dio» e avere annunciato insieme la sua prossima ascensione al Cielo e disastri apocalittici che avrebbero colpito l’Inghilterra. In un paese dove gli eccentrici sono spesso popolari, queste vicende valgono all’ex-portiere frequenti inviti a talk show inglesi, dove emerge come il principale diffusore dell’idea della cospirazione rettiliana, cui dedica dal 1999 voluminose opere che incontrano un notevole successo. Nel 2004, continuando a usare sapientemente la televisione popolare – ma, forse, sapendo anche quando fermarsi – Icke accetta, e poi rinuncia, a partecipare all’edizione inglese 2005 del reality show, ben noto anche in Italia, Big Brother, «Il Grande Fratello».
La storia dei Rettiliani, così come circola nel «movimento dell’Ascensione» (che in buona parte coincide, anche se i due concetti non sono esattamente equivalenti, con la corrente nota in Italia come «Next Age»), comincia centinaia di migliaia di anni fa sul pianeta Alpha Draconis. Il pianeta è abitato da Rettiliani, così chiamati dai loro «studiosi» terrestri contemporanei perché assomigliano ai grandi rettili presenti sulla Terra, anche se molti di loro si nutrono di sangue e sono pure alle origini del mito del vampiro. Gli scienziati rettiliani notano che sul lontano pianeta Terra le scimmie si stanno evolvendo. Decidono allora di inviare una missione che, grazie ad avanzate conoscenze di ingegneria genetica, innesti il DNA dei Rettiliani su quello delle grandi scimmie per creare una razza di schiavi da dominare e manipolare, l’umanità terrestre. I Rettiliani hanno la capacità di mutare forma e sono sempre stati presenti sulla Terra per sorvegliare gli uomini, sottrarre loro energia e impedire che si evolvano eccessivamente.
Tracce della verità sui Rettiliani si trovano nel Genesi – non fu forse un serpente a tentare Eva? – e nei miti sumeri. I Rettiliani – continua questa versione della storia – non vanno confusi con i Grigi (Greys). Questi ultimi sono gli «extraterrestri» che guidano gli UFO e sono stati spesso descritti come «omini verdi». Non derivano dalle scimmie, ma dai delfini (o da antenati di questi ultimi nella storia dell’evoluzione), e sono il frutto di un altro esperimento genetico che ha mescolato DNA rettiliano e DNA di cetacei. A differenza di quello che ha dato origine all’umanità, o l’esperimento non è stato condotto sulla Terra (i cetacei sono stati portati sul pianeta dei Rettiliani) ovvero i Grigi sono stati subito condotti su Alpha Draconis. Comunque sia, il DNA dei Grigi è instabile ed essi devono periodicamente rapire terrestri per «ripararlo»: di qui le storie di rapimenti di persone portate a bordo dei dischi volanti e sottoposte a quelli che definiscono, quando ritornano sulla Terra, «esperimenti medici». I Grigi non sarebbero di per sé malvagi, ma molti di loro sono schiavi o alleati dei Rettiliani.
I Rettiliani sono presenti sulla Terra nel mondo antico sotto forma di divinità: queste dunque esistono veramente, anche se non hanno nulla di divino e sono semplicemente extraterrestri infinitamente più potenti degli uomini. Talora si rivelano come sono veramente, e questo spiega tutte le leggende su divinità-serpenti. A un certo punto della loro storia, i Rettiliani invadono la costellazione delle Pleiadi e ne massacrano gli abitanti, moralmente più rispettabili, ma tecnologicamente meno avanzati di loro. I Pleiadiani fuggono in diverse direzioni: alcuni vengono sulla Terra e a loro volta si incrociano con gli uomini, dando origine alle civiltà perdute di Atlantide e di Lemuria. Altri rimangono sui loro pianeti cercando di resistere ai Rettiliani o vagano altrove nello spazio, da dove entrano in contatto con persone umane capaci di percepirli per via medianica tramite il channeling, così che nell’ambiente del «movimento dell’Ascensione» circolano numerosi volumi di «messaggi dalle Pleiadi».
A causa della resistenza dei Pleiadiani, i Rettiliani da secoli non si mostrano più apertamente. Usano la loro capacità di cambiare forma per nascondersi dietro le sembianze di potenti della Terra, mentre con altri – tra cui, da secoli, il governo degli Stati Uniti – stipulano alleanze, di cui sono segno in America la famosa immagine dell’occhio sopra la piramide nel Great Seal e l’altrettanto famosa pianta simbolica secondo cui sarebbe stata costruita la città di Washington. I Rettiliani controllano da secoli la Chiesa cattolica, tra l’altro – ma non esclusivamente – attraverso la massoneria (Icke 1999, 45). Molte famiglie reali sono di stirpe rettiliana: così la famiglia reale inglese, come proverebbe il fatto che la vecchia regina madre Elisabetta d’Inghilterra (1900-2002) sia stata ripetutamente vista trasformarsi da rettiliana in umana (ibid., 455). Anche la famiglia Bush, che ha dato agli Stati Uniti due presidenti, sarebbe composta da Rettiliani sotto mentite spoglie.
I dirigenti della massoneria e delle società segrete sono in gran parte anche loro Rettiliani capaci di assumere forma umana. Gesù Cristo, la Vergine Maria, la Maddalena non sono invece mai esistiti: sono solo «figure simboliche» che sono state confuse con antiche «divinità», cioè con Rettiliani adorati come dei dai popoli antichi (ibid., 141). Le dinastire più legate alla Chiesa Cattolica, come gli Asburgo, sono tutte rettiliane. «Conosco personalmente – assicura Icke – una Gran Sacerdotessa che ha officiato in rituali satanici del più alto livello, e ha visto con i suoi occhi gli Asburgo di oggi cambiare forma in Rettiliani durante il rituale» (ibid., 144).
Qualcuno che aveva capito i Rettiliani era la principessa Diana (Spencer, 1961-1997), che aveva scoperto tutto il complotto quando aveva sposato un rettiliano della famiglia reale inglese. E infatti, avendo visto cose che non doveva vedere e avendo rifiutato l’offerta di unirsi ai Rettiliani della Regina Madre – che per la verità aveva usato anche le cattive cercando di violentare la poveretta con un «fallo d’oro (simbolo di Osiride) […] di forma e dimensioni rettiliane» (ibid., 451) – «la principessa Diana fu uccisa su un antico luogo sacrificale merovingio consacrato alla dea Diana [mascherato da galleria stradale], di cui alla sua automobile fu non a caso fatto colpire il tredicesimo pilastro» (tredici essendo naturalmente un numero simbolico rettiliano: ibid., 145). Ma le cose potrebbero anche avere avuto una dimensione più complicata, perché il principe Carlo d’Inghilterra è oggi «uno dei maggiori Rettiliani purosangue» (ibid., 143), i quali non sempre vanno d’accordo con i «Rettiliani mezzosangue» nel cui albero genealogico ci sono Rettiliani che si sono accoppiati con umani. Il va sans dire – ma David Icke ci mette ben 514 pagine a dirlo – che queste beghe fra i Rettiliani, e fra gli Illuminati – da loro controllati ma oggi entrati in uno stato di agitazione – si sono manifestate negli attentati dell’11 settembre 2001, di cui tali controversie sono la causa diretta (Icke 2002), tanto più che l’islam è stato a suo tempo creato dagli stessi Illuminati (Icke 2001, 223)…
A questo punto però mi fermo, e rivendico il diritto a dichiarare che mi gira la testa. Ricordando, però, che Icke non è un pazzo isolato, almeno nel senso che non è isolato. I suoi libri – quasi tutti tradotti anche in italiano – si vendono a centinaia di migliaia di esemplari, e senza considerare il ruolo di Icke e della teoria dei Rettiliani in genere non è possibile neppure cominciare a comprendere una delle principali direzioni in cui si muove il «movimento dell’Ascensione», che ha fatto seguito al New Age e rappresenta per molti versi l’«ultimo grido» in tema di nuova religiosità.
Da ultimo, il complotto denunciato da Icke è un complotto alieno, come nella serie televisiva X-Files. Non è, però, il trionfo di X-Files. La serie televisiva creata dall’ateo Chris Carter trattava almeno con rispetto la religione, in particolare quella cattolica con cui quella che è la figura più equilibrata e positiva del serial, l’agente Dana Scully, mantiene (anche nell’ultimo film del 2008, «Voglio crederci») un complesso ma rassicurante rapporto. Per Icke, invece, e per molti dei buoni Pleiadiani che vogliono generosamente favorire la nostra «Ascensione», il primo modo di lottare contro i Rettiliani, la massoneria, gli Illuminati, il Priorato di Sion e il Grande Complotto in genere, è liberarsi dalle religioni, tutte creazioni dei malvagi extraterrestri, di cui quella cattolica è la più pericolosa. «La religione è stata la maledizione del mondo – scrive Icke in un altro dei suoi libri – e l’umanità non conoscerà mai la libertà prima di aver esorcizzato questa maledizione. È la maledizione dell’ignoranza, che ha allungato la sua ombra oscura su secoli di soppressione della libertà umana da parte degli Annunaki e delle loro linee di sangue. Soprattutto, la religione è stata la forza attraverso cui l’umanità è stata indotta [dai Rettiliani] a sopprimere sé stessa» (Icke 2001, 226).
Chi è alla ricerca d’informazioni serie sulla massoneria o le società segrete ha a disposizione oggi molte fonti attendibili. Fra queste non rientrano certamente le teorie di Icke sui Rettiliani, interessanti come manifestazioni delle derive della corrente post-New Age ma che certo non trasmettono informazioni sulla storia.
Fonti
Icke, David. 1999. The Biggest Secret. Bridge of Love, Scottsdale (Arizona) [trad. it. Il segreto più nascosto. Il libro che può cambiare il mondo, Macro Edizioni, Diegaro di Cesena (Forlì) 2001].
Icke, David. 2001. Children of the Matrix. How an Interdimensional Race Has Controlled the World for Thousands of Years – and Still Does. Bridge of Love, Wildwood (Missouri) [trad. it. Figli di Matrix. Da migliaia di anni una razza proveniente da un’altra dimensione tiene soggiogata l’umanita... agendo sotto i nostri occhi, Macro Edizioni, Diegaro di Cesena (Forlì) 2002].
Icke, David. 2002. Alice in Wonderland and the World Trade Center Disaster. Why the Official Story of 9/11 is a Monumental Lie. Bridge of Love, Wildwood (Missouri) [trad. it. Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle Torri Gemelle. Ecco perché la versione ufficiale dei fatti dell’11 settembre è una menzogna colossale, Macro Edizioni, Diegaro di Cesena (Forlì) 2003].