Quarant’anni dopo il 1968 è morto, il 5 febbraio 2008, il fondatore della Meditazione Trascendentale Maharishi Mahesh Yogi. La data non è senza significato, perché il soggiorno nel 1968 dei Beatles presso l’ashram del Maharishi a Rishikesh, in India, rimane il simbolo più evidente della componente del complesso movimento del ’68 che era influenzata dalle religioni orientali e si proponeva di sostituirle al cristianesimo.
Mahesh Prasad Varma (1911?-2008) nasce a Uttar Kashi, in India, nel 1911 (secondo altri, nel 1918). Nel 1940 si laurea in fisica all'Università di Allahabad. Anziché continuare la carriera scientifica, si trasferisce al monastero Jyotir Math di Badarinath per studiare con Brahmananda Saraswati (“Guru Dev”, 1870-1953), un maestro dell'Advaita Vedanta nato a Surhurpur, nel distretto di Faizabad (Uttar Pradesh). Alla morte del maestro, nel 1953, si ritira per due anni nelle montagne dell'Uttar Kashi.
Nel 1956 inizia l'insegnamento con il nome di Maharishi e fonda un “Movimento di Sviluppo Spirituale”, che nel 1958 si trasforma nel “Movimento di Rigenerazione Spirituale”. Nel 1958 diffonde la sua “meditazione trascendentale” in altri Paesi dell'Asia, e nel 1959 fonda negli Stati Uniti la Società Internazionale di Meditazione. Alla fine del 1959 lascia gli Stati Uniti per l'Europa, dove trascorre l'anno 1960. Nel 1961 ritorna in India, ma alla fine dell'anno – e di nuovo nel 1962 – percorre il mondo in una seconda e una terza tournée internazionale che costituiscono le basi della diffusione mondiale della meditazione trascendentale.
L'adesione di celebrità come i Beatles e Mia Farrow garantisce al Maharishi un'enorme celebrità. Negli anni 1970 la meditazione trascendentale diventa un fenomeno di massa: si calcola che nel decennio oltre un milione di persone nel mondo ne seguano almeno un corso. Nel 1972 Maharishi annuncia il “Piano Mondiale”, che consiste nello stabilire 3.600 centri nel mondo, ciascuno con mille insegnanti, in modo da avere un insegnante per ogni mille abitanti del pianeta. Questo permetterà – annuncia il maestro – una rigenerazione totale della Terra e un miglioramento delle condizioni psicologiche, sociali e politiche, con effetti concreti in settori come il disagio giovanile e la criminalità. Il movimento ha presentato diversi studi secondo cui, nelle aree in cui la meditazione trascendentale è più diffusa, la criminalità e altri problemi sociali sono in effetti diminuiti.
Nel 1975 l'Università Europea di Ricerca Maharishi (M.E.R.U.) è fondata in Svizzera. Nel 1977 l'Università annuncia un “programma siddhi”, volto a sviluppare le possibilità ottimali dell'uomo (particolarmente del suo cervello), fino a conseguire la capacità di levitare (“capacità di volare” o “volo yoga”) e di “"conoscere il passato e il futuro”. Comprensibilmente, queste dichiarazioni attirano al movimento anche controversie e critiche. Negli Stati Uniti la meditazione trascendentale - presentata come una pratica non religiosa - è insegnata nelle scuole, nelle aziende e nell'esercito. Su protesta di gruppi protestanti evangelici, nel 1978 una Corte federale del New Jersey dichiara che la meditazione trascendentale è in realtà una pratica religiosa, che non può essere insegnata nelle scuole pubbliche. Più recentemente, altre controversie hanno riguardato le pretese di un dirigente del movimento negli Stati Uniti, l'indiano Deepak Chopra, in ordine alla capacità di guarire parecchie malattie tramite la meditazione trascendentale. Nel 1993 Chopra ha lasciato la meditazione trascendentale per perseguire una carriere indipendente, ed è emerso come uno dei principali maestri della fase individualistica del New Age chiamata in Italia Next Age.
Nel gennaio 2008 il Maharishi, ormai ultranovantenne, annuncia di abbandonare la guida amministrativa del movimento – senza designare un successore, così che al vertice della Meditazione Trascendentale rimane un gruppo di discepoli –, intendendo dedicarsi esclusivamente alla meditazione nell’ex-convento francescano olandese di Vlodrop, dove vive dal 1990 e dove è morto il 5 febbraio 2008.
Secondo diversi osservatori, la Meditazione Trascendentale sarebbe oggi meno diffusa rispetto al picco toccato negli anni 1970, almeno in Occidente. Ha però nuovi sviluppi in Africa, e in Italia la rete di centri (una trentina) rimane consistente e diffusa. La Meditazione Trascendentale nega risolutamente di essere un movimento religioso o una religione in genere. Benché – come sempre – tutto dipenda dalla definizione di movimento “religioso”, questo suo desiderio va certamente preso sul serio e rispettato, così come va rispettata l’opinione espressa – per esempio – da autorità della Chiesa cattolica secondo cui le radici non religiosamente neutre ma induiste e legate all’Advaita Vedanta della Meditazione Trascendentale ne sconsigliano la pratica ai cattolici cui è cara la propria fede.