La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, il 28 novembre 2006.
Luciano VIOLANTE, presidente, fa presente che, nella riunione di ieri, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti di gruppo, ha convenuto sull'opportunità che la Commissione proceda allo svolgimento di una attività conoscitiva che potrà articolarsi nell'audizione di rappresentanti della Conferenza episcopale italiana, di rappresentanti delle confessioni religiose diverse dalla cattolica che hanno concluso un'intesa con lo Stato o che ne hanno fatto richiesta, della Consulta islamica e, infine, di esperti della materia.
Roberto COTA (LNP) chiede specificamente che, nell'ambito delle audizioni relative alla Consulta islamica, siano ascoltati
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i rappresentanti dell'Unione delle Comunità ed organizzazioni Islamiche in Italia (U.C.O.I.I.).
Luciano VIOLANTE, presidente, osserva che l'Unione delle Comunità ed organizzazioni Islamiche in Italia è compresa nell'ambito della Consulta islamica; dopo l'audizione dei rappresentanti della Consulta potrà essere valutata, qualora emergano posizioni dell'U.C.O.I.I. che si differenzino sensibilmente da quelle degli altri membri, la possibilità di prevedere audizioni ulteriori.
Carlo GIOVANARDI (UDC) ribadisce la posizione già espressa dal suo gruppo, di netta contrarietà all'audizione di esponenti dell'U.C.O.I.I., in quanto si tratta di un'organizzazione assai poco rappresentativa, anzi assolutamente minoritaria, che ha assunto spesso posizioni pubbliche affatto inaccettabili. Al riguardo, ricorda come il dottor Pallavicini, vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica (CO. RE.IS.), abbia espresso apprezzamento per tale presa di posizione e come le componenti femminili in seno alla consulta islamica si siano a più riprese schierate contro le posizioni dell'U.C.O.I.I.. Per tutte queste ragioni, ritiene non opportuno offrire a tale organizzazione una tribuna istituzionale così rilevante.
Italo BOCCHINO (AN), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede conferma del fatto che l'esame preliminare del provvedimento proseguirà al termine del ciclo di audizioni.
Luciano VIOLANTE, presidente, risponde affermativamente alla richiesta del deputato Bocchino.
Graziella MASCIA (RC-SE) ritiene che sia opportuno ascoltare tutti i componenti della consulta islamica.
Jole SANTELLI (FI) osserva che, poiché l'U.C.O.I.I. fa parte della Consulta islamica, e anzi ne rappresenta sovente la componente più estrema e più problematica, è giusto che sia ascoltata nell'ambito del ciclo di audizioni prospettato dal presidente.
Luciano VIOLANTE, presidente, ritiene che la decisione di ascoltare tutti i componenti della Consulta islamica sia improntata a criteri oggettivi e che sia opportuno ascoltare anche le componenti che, in seno alla consulta, rappresentano le posizioni più problematiche.
Roberto COTA (LNP) ritiene che, esaminando la Commissione un provvedimento così delicato e gravido di conseguenze, non possa limitarsi ad ascoltare soltanto i soggetti meno problematici, e, in proposito, ricorda come l'ambito di applicazione del provvedimento investa anche il problema delle sette.
Jole SANTELLI (FI) sottolinea l'importanza di procedere, dopo le audizioni dei rappresentanti delle confessioni religiose, all'audizione di esperti della materia che, nella scorsa legislatura, si sono rivelate particolarmente utili al fine di approfondire aspetti rilevanti della problematica in discussione.
Luciano VIOLANTE, presidente, fa presente che gli esperti che la Commissione ascolterà nell'ambito del ciclo di audizioni programmate potranno certamente offrire elementi utili con riferimento sia ai profili di ordine costituzionale sia ad altri aspetti della problematica della libertà religiosa. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
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