CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
www.cesnur.org

«Il contratto? Copiato da un'opera a fascicoli»

Intervista a Massimo Introvigne a cura di Luigi Mascheroni (il Giornale, 31 marzo 2006)

imgFaust, scienziato insoddisfatto dei limiti del sapere umano, vende a Mefistofele la propria anima in cambio di giovinezza, sapienza e potere. È quanto Johann Wolfgang Goethe immagina nella sua opera più celebre. Claudio Tomaino, così ha scritto nel contratto con Satana firmato con il sangue e ritrovato nella villetta del quartiere di Sant'Eufemia a Lamezia Terme, più prosaicamente ha donato «l'anima da morto e da vivo nel servire il Grande Maestro e Signore del Male Satana» per «non fare carcere» ed «eliminare zio Camillo e famiglia».

Professor Massimo Introvigne, lei uno dei massimi esperti italiani di satanismo. Come commenta un episodio del genere?

«Prima di tutto bisogna dire che lo schema di base di questo contratto è stato copiato dall'Enciclopedia dell'ignoto, un testo che non circola affatto tra le sette sataniche, come qualcuno ha detto, ma una banale opera a fascicoli, che tratta dagli Ufo all'astrologia e che si vendeva nelle edicole fino a qualche anno fa. Già questo ci mette sull'avviso: significa che il ragazzo non era in contatto con nessuna setta satanica. Siamo nel campo semmai del “satanismo-fai-da-te”».

Ovvero?

«Esistono due aree ben distinte del satanismo: le vere e proprie sette che hanno una sede, pubblicano libri e riviste, spesso hanno un sito internet e fanno proselitismo. Sono gruppi pericolosi in quanto “cattivi maestri” ma nello stesso tempo molto facili da sorvegliare e da controllare. In Italia, dopo lo scioglimento dei Bambini di Satana di Bologna, è un settore moribondo: si contano meno di 200 persone coinvolte. Poi, e siamo alla seconda area, c'è il “satanismo-fai-da-te” che magari si sviluppa anche in luoghi, come Catanzaro, che non hanno nessuna tradizione satanica alle spalle. Si tratta di persone molto suggestionabili che tramite giornali e tv vengono in contatto con informazioni confuse che loro rielaborano a seconda delle loro psicopatologie. Come nel caso delle Bestie di Satana o delle ragazze di Chiavenna».

E come nel caso di Catanzaro...

«Così sembrerebbe. Ma bisogna stare attenti a tirare conclusioni affrettate. A volte si gioca subito la carta del satanismo per cercare di “portare a casa” pene più lievi. Potrebbe essere una farsa per ottenere la seminfermità mentale».

Come si inquadra il patto con il diavolo nella storia del satanismo?

«Il patto con il diavolo è un classico del mondo satanico. I casi più antichi di cui abbiamo testimonianza risalgono al XVII secolo. La formula con la quale l'adepto vende l'anima al diavolo in cambio di benefici - formula alla quale si ispirerà Goethe per il suo Faust - la troviamo nella letteratura, nel folklore ma anche nella realtà. Esemplari sono i cosiddetti processi “della camera ardente” nella Francia di Luigi XV contro un gruppo di nobildonne, che poi però subiranno pene molto lievi, accusate di ricorrere al patto con il diavolo e di compiere sacrifici umani. In cambio, a Satana chiedevano di ottenere i favori sessuali del Re».

E in campo criminologico?

«Si può ricordare il caso di Richard Ramirez, ribattezzato “l'assalitore della notte”, un serial killer nella Los Angeles di una quindicina di anni fa. Fece un patto con il diavolo, che si fece addirittura tatuare sul corpo. Cose del genere però quasi mai accadono all'interno di sette sataniche ben organizzate, ma sempre nell'ambito del satanismo “casalingo” oppure del folklore della malavita organizzata: anni fa a Matamoros, in Messico, il trafficante di droga Adolfo Costanzo fece un patto con il diavolo. Chiedeva a Satana di non essere scoperto dalla polizia e in cambio faceva bollire in un calderone turisti americani che faceva catturare dai suoi uomini».

«C'è un satanismo fai-da-te che attira sempre più ragazzi»

Intervista a Massimo Introvigne a cura di Alessandra Mangiarotti (Corriere della Sera, 31 marzo 2006)

Il sociologo ed esperto di satanismo Massimo Introvigne premette: « L’enciclopedia dell’ignoto , non è un testo esoterico ma un’opera in fascicoli venduta in edicola. Che parla di patti con il diavolo così come di ufo o astrologia». Insomma: «E’ una Novella2000 in materia di misteri, alla quale può attingere ispirazione chiunque voglia crearsi l’alibi della semi-infermità mentale». Un particolare che deve indurre a considerare con cautela la pista satanica? «La cautela è d’obbligo, in molti casi il satanismo è usato come tattica difensiva», mette in guardia il fondatore del Centro studi delle nuove religioni. Che però aggiunge: «Questo particolare mi dice anche che, se dovesse essere confermata la pista, non ci troveremmo di fronte a un adepto appartenente a un gruppo organizzato ma a un satanista fai da te che quasi sicuramente non ha agito da solo». Come dire: «A un membro di quei gruppuscoli oggi tanto in aumento: in una personalissima opera di bricolage mettono insieme pezzi di satanismo rubati qua e là, ma sono i più pericolosi perché sfuggono a ogni controllo». Sono per lo più giovani. Cresciuti a pane, internet, musica e sottocultura underground. Appartenenti a mini-sette che non superano quasi mai i dieci membri. I numeri: «Mentre i gruppi organizzati, dopo il boom degli Anni Novanta, stanno cadendo in disgrazia e oggi possono contare al massimo su 200-300 persone, le mini-sette crescono: in Italia ce ne sarebbero circa 130, per un totale di un migliaio di adepti». Queste almeno le stime stando al conteggio degli atti di microcriminalità legati al satanismo: profanazione di chiese e cimiteri, sacrifici animali. Negli Stati Uniti si calcola che al satanismo sia riconducibile in media un fatto di sangue all’anno. «In Italia gli unici casi accertati sono quelli delle Bestie di Satana e delle tre ragazze di Chiavenna (satanismo a metà). Quanto basta, e questo è il vero rischio, a far scattare l’emulazione».

Il testo e la firma (col sangue) del “Patto con Satana”

Io sottoscritto, Claudio Tomaino, nato a Soveria Mannelli l'8-3-1977, mi impegno a donare la mia anima da morto e la mia da vivo nel servire il grande maestro e signore del male Satana, se lui si impegna a darmi in cambio felicità, denaro e lunga vita, aiutandomi a non fare carcere, a eliminare zio Camillo e famiglia e a creare una famiglia con dei figli con Daniela, la mia compagna, e di rendere felice anche mia madre, e io in cambio per lui farò tutto quello che vorrà