Il Codice da Vinci di Dan Brown ha venduto nel mondo oltre venticinque milioni di copie e ha visto traduzioni in ben quaranta lingue. Con Angeli e demoni si è poi assistito alla conferma del successo del medesimo autore. Molti pensano che si tratti semplicemente di romanzi, ma lo scrittore americano insiste sul fatto che la sostanza di quanto descrive non solo è autentica, ma è addirittura confermata da «documenti segreti» di cui conosce l'ubicazione. Nei due romanzi, Dan Brown mette in scena, rispettivamente, il Priorato di Sion e gli Illuminati, società iniziatiche detentrici di tremendi segreti e impegnate in un «Grande Complotto». La posta in gioco è la sopravvivenza stessa della Chiesa cattolica, che le società segrete sarebbero in grado di smascherare dimostrando in particolare che Gesù ha sposato la Maddalena e ha da lei avuto dei figli, i quali avrebbero dovuto guidare la Chiesa al posto degli Apostoli. I discendenti carnali di Gesù sarebbero ancora fra noi e si appresterebbero a rivelarsi. Per i teologi si tratta di evidenti sciocchezze, tuttavia - soprattutto a fronte delle pretese di verità storica affermate da Dan Brown - non si rivela inutile porsi qualche quesito. Per esempio: perché questi romanzi godono di così tanto successo? E, ancora, gli Illuminati e il Priorato di Sion sono esistiti davvero ed esistono ancora?
A queste e a molte altre domande risponde un volume di Massimo Introvigne, direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), membro del gruppo «Religioni» dell'Associazione Italiana di Sociologia, nonché autore di quaranta volumi e di oltre cento articoli pubblicati su riviste scientifiche di dodici diversi paesi in materia di religioni contemporanee, esoterismo, rapporti fra religione e violenza. Si tratta del suo ultimo libro, Gli Illuminati e il Priorato di Sion. La verità sulle due società segrete del Codice Da Vinci e di Angeli e demoni (Piemme, Casale Monferrato [Alessandria], pp. 214 € 12,90), il quale di fatto rappresenta il compimento di una serie di studi sui temi sollevati dai volumi di Brown, di cui aveva fornito, negli ultimi tempi, alcuni abbozzi e qualche anticipazione in una serie di articoli e di saggi pubblicati, fra l'altro, sul sito Internet del CESNUR (www.cesnur.org) e pure sul Settimanale di Padre Pio (dal n. 33 al n. 37, anno 2005), con cui Introvigne collabora stabilmente.
L'ottica in cui si muove il volume è quella di un'accurata e puntigliosa ricostruzione della verità storica sulle vicende degli Illuminati e del Priorato di Sion, cui sono dedicati i due densi capitoli centrali (primo, pp. 33-98 e secondo, pp. 99-172) del volume, racchiusi fra l'interessante Introduzione (pp. 5-31) dedicata a considerazioni intorno al tema «Dan Brown, la "voglia di credere" e le teorie del complotto» e la Conclusione (pp. 173-194) dal simpatico e provocante titolo «"La verità è là fuori", dove però ci sono anche gli alieni», che allude alla serie televisiva X-Files e rilancia una serie di considerazioni - tutte da leggere, e che sarebbe un peccato anticipare - intorno alle teorie del complotto, da cui in ultima analisi trae alimento il successo dei romanzi di Brown, facendo perno in particolare su quell'ambito specifico delle teorie del complotto che, nella sua articolata distinzione, Introvigne definisce «macrocomplottismo». Esso si identifica con le teorie che vorrebbero spiegare ogni cosa alla luce di una colossale trama di dimensioni cosmiche, un vero e proprio «organigramma delle forze del male, che sono all'opera da sempre - o da tempo immemorabile - nella storia e che hanno prodotto, concatenandoli, tutta una serie di avvenimenti: guerre, rivoluzioni, lutti e rovine» (p. 21). L'amplissima Bibliografia con cui il volume si chiude (pp. 195-211) mostra l'abbondanza di fonti e studi di cui l'autore tiene conto.
E il risultato è un volume pregevole e di avvincente lettura - qualità non scontata per uno studio denso e approfondito -, che conduce il lettore per gli sconosciuti - ai più - meandri della storia dell'esoterismo occidentale, ovvero per una parte di quell'ambito complesso e articolato che un altro studioso italiano, il vice-direttore del CESNUR PierLuigi Zoccatelli, ha definito «paradigma esoterico» (cfr. pp. 27-31).
A fine lettura, risulterà chiaro sia a studiosi e cultori della materia, sia al semplice lettore che il risultato finale del lavoro di Massimo Introvigne - con dovizia e minuzia di particolari nonché ricerca accurata delle e sulle fonti - conduce a conclusioni assai diverse rispetto a ciò che Dan Brown vorrebbe proporci come frutto di dati storici (a suo avviso) innopugnabili. Dunque, nessun grande complotto della Chiesa cattolica contro una presunta «verità» circa l'eredità e l'autentico messaggio di Gesù e, ancora, un colpo notevole all'anti-cattolicesimo, ovvero a ciò che lo storico e sociologo americano Philip Jenkins definisce, anche in riferimento alla produzione di Brown, come «l'ultimo pregiudizio accettabile».
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Gli Illuminati e il Priorato di Sion. La verità sulle due società segrete del Codice da Vinci e di Angeli e demoni Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2005 |