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I polli di al Qaeda

di Massimo Introvigne (L'Indipendente, 3 novembre 2005)

Qualche settimana fa un gruppo di burloni americani aveva creato un sito internet che annunciava – in toni così estremi (e con nomi di “esperti” tratti dai cartoni animati) da rendere lo scherzo evidente – che il virus dei polli era frutto di un complotto giudeo-massonico. Si trattava purtroppo di un caso in cui l’arte imita la vita. La tesi secondo cui il virus dei polli è frutto di un complotto sionista è sostenuta in tutta serietà sul sito internet Zerwat al Sanam, che ha noti legami con al Qaeda, e ricorda le vecchie accuse agli ebrei di avvelenare i pozzi, diffondere la peste, e avere creato in laboratorio il virus dell’Aids.

Quanto al virus dei polli, sarebbe stato creato in Israele e diffuso per punire l’Unione europea e la Cina che sostengono la causa palestinese (dal virus resterebbero “misteriosamente” immuni gli Stati Uniti), diffondere il contagio attraverso i Balcani nel mondo islamico, arricchire le case farmaceutiche “controllate dalla finanza ebraica”. Infamie di questo genere sono particolarmente pericolose perché si radicano in stereotipi millenari sugli ebrei “untori” e non sono ripetute solo da al Qaeda. Solo dieci giorni fa, a Damasco, le accuse che collegano i “sionisti” e il virus dei polli sono emerse in un forum organizzato dal ministero dell’Informazione sul tema “La posizione della Siria in un mondo che cambia”, il cui scopo principale era quello di squalificare il rapporto sull’assassinio del leader libanese Hariri come frutto dell’ennesimo complotto sionista.

Questa settimana l’accusa è ripetuta da siti internet iraniani, nel quadro della rinnovata violenta campagna anti-israeliana lanciata dal presidente Ahmadinejad e il cui scopo reale è impedire che il ritiro da Gaza favorisca il riconoscimento di Israele da parte di paesi a maggioranza islamica. Chi fra i capi di governo musulmani supererà la “linea rossa” del riconoscimento dell’“entità sionista”, ha detto il presidente iraniano, “'rimarrà per sempre fra le più odiate personalità del mondo islamico”. In questo clima sembra lecito usare qualunque arma, anche le farneticazioni sul virus dei polli.

Buoni ultimi, “utili idioti” di una propaganda che nasce da al Qaeda, hanno cominciato a riprendere la stessa teoria estremisti di destra e di sinistra occidentali accomunati da un odio contro Israele che scivola fatalmente nell’antisemitismo. Su blog americani ed europei sia neo-nazisti sia no global leggiamo così che il virus dei polli è il frutto di un complotto della “setta degli Illuminati”, cui questi ambienti attribuiscono tutti i mali del mondo da ben prima che ne parlasse Dan Brown nel suo romanzo Angeli e demoni. Ma, a differenza di Dan Brown, questi spacciatori di odio considerano gli Illuminati il braccio armato di quello che chiamano Zog, il “governo di occupazione sionista” che controllerebbe l’America e l’Occidente. Il passato insegna che questa propaganda non è mai innocua.