Nel film Ed Wood (1994) di Tim Burton il protagonista della pellicola e il grande Orson Welles si incontrano in un locale. Parlano qualche minuto e si accorgono di avere la stessa idea di cinema. Ed Wood, autore di molti filmetti di serie Z (tra cui il leggendario e noioissimo Plan Nine from Outer Space) e il grande Orson Welles sono entrambi autori (anche se il loro talento è diverso), entrambi hanno una propria visione del cinema ed entrambi sono stati osteggiati dalle major hollywoodiane.
Mauro Padovani è uno dei pochi veri autori a fumetti della sua generazione (è nato nel 1971) e al tempo stesso non ha nulla in comune con i vecchi autori, con lavventura esotica di Hugo Pratt, lerotismo patinato di Milo Manara o le suggestioni dantan di Dino Battaglia.
Padovani ha una visione particolarissima dellesistenza, che influenza tutti i suoi fumetti: la sua weltanshauung è tragica e al tempo stesso fortemente ironica, un po come il suo stile di disegno, contemporaneamente realistico e caricaturale.
Visione che emerge perfettamente nel primo volume della serie Bullet & Justine.
Per la sua propensione a temi piuttosto forti (con storie di sesso e violenza esplicita) lautore ligure non ha mai avuto molta fortuna con gli editori, e ha deciso di autoprodursi la serie per la sua etichetta Blood Circle (il nome omaggia una celebre saga del violento eroe Marvel Il Punitore, Il circolo di sangue).
Tuttavia, il volume è allaltezza di quelli prodotti dalle migliori case editrici: è un brossurato su ottima carta, con pin-up di famosi disegnatori (Giuseppe Palumbo, Giuseppe Camuncoli, Alessandro Baggi e Andrea Borgioli) e lintroduzione dello sceneggiatore-traduttore Matteo Casali (e in quarta di copertina cè la citazione di un nostro articolo, per certi versi, siamo parte in causa).
Peccato soltanto per alcuni refusi nel lettering e nei testi scritti, altrimenti la confezione sarebbe senzaltro impeccabile.
E anche la storia è interessante.
Siamo a New York: il killer asiatico Bullet è incastrato dal suo datore di lavoro e la sua ragazza brutalmente assassinata. Viene salvato dalla vampira Justine (che lui ha a sua volta salvato da un cacciatore di vampiri), la quale lo rende un non morto. Justine aiuta Bullet a vendicarsi, e la loro storia si intreccia a quella di una potente setta di vampiri, di un misterioso e antico ordine di cacciatori di vampiri, di un prete-vampiro fanatico religioso, di una coppia di poliziotti gay che ha limprobo incarico di fare luce sui delitti dei vampiri.
La narrazione è concitata, Padovani mette moltissima carne al fuoco, accenna a sottotrame che verranno sviluppate nei volumi successivi (come il passato in Vietnam di uno dei due poliziotti), alterna scene di violenza spettacolare alla John Woo ad altre di pura ironia alla Quentin Tarantino (i dialoghi su Marlon Brando e James Dean, i siparietti fra i due poliziotti): i due registi sono senzaltro fra le sue maggiori influenze.
La visione dellautore (siamo in un mondo corrotto senza possibilità di redenzione) è sempre stemperata dallironia smitizzante.
Il volume è in vendita nei migliori negozi di fumetti o richiedibile allautore (Via Tedisio 150 16033 Lavagna GE). Inoltre, sempre nel sito del CESNUR trovate Loro! una storia di vampiri scritta dal sottoscritto e disegnata da Padovani.
Pensiamo che al cartoonist di Lavagna potrebbe succedere quello che è accaduto a Leo Ortolani, che allinizio ha autoprodotto il suo Rat-Man, e da anni lo pubblica, con notevole successo, per la Panini Comics: non è improbabile che un editore magari importante si accorga di lui.
Mauro Padovani Bullet & Justine: Linizio e la fine
Blood Circle 96 pagine 9 euro