Chiarito che il risultato vero delle elezioni in Ucraina è una vittoria del candidato filo-occidentale Yushenko e che la proclamata vittoria di Yanukovic è frutto di una serie considerevole di brogli elettorali, resta una domanda imbarazzante. Il programma di Yanukovic era xenofobo, anti-americano, anti-occidentale, anti-europeo e comportava la promessa di una legge detta sulla libertà religiosa più repressiva dell'ultima normativa in vigore nell'Unione Sovietica, e tale da mettere qualunque confessione diversa dalla Chiesa Ortodossa Ucraina nella quasi impossibilità di operare liberamente.
Yanukovic non ha veramente vinto, ma è probabile che un buon quaranta per cento degli ucraini abbia votato per lui. Chi conosce, per esempio, la ricca vita accademica della nuova Ucraina ha l'impressione che si tratti di un paese pienamente europeo, occidentale, moderno. Gran parte degli ucraini sarebbe lieta di entrare nell'Unione Europea.
Come è possibile, allora, che quattro ucraini su dieci abbiano votato per i programmi di Yanukovic?
Per capire che cosa è davvero successo, durante il week-end elettorale ucraino sono stato in un posto lontano migliaia di chilometri da Kiev, ma significativo per capire quale stato d'animo muove gli elettori di Yanukovic. A Blanco, a un'ora di macchina da San Antonio e dallo storico forte di Alamo, in Texas, c'è un monastero ortodosso di obbedienza ucraina, chiamato il Cristo delle Colline. Il monastero ha in comune con diverse parrocchie cattoliche americane qualche brutta storia - vera o falsa, in America ormai è difficile dire - di abusi sessuali su minori, di cui sono stati accusati il fondatore e un novizio. Nonostante queste disavventure, il monastero è affollato nei fine settimana da fedeli ortodossi - molti di origine ucraina, alcuni convertiti delle più diverse provenienze - che vengono a venerare l'icona miracolosa di una Madonna che dal 1985 versa periodicamente lacrime di mirra.
Tra un'unzione con il cotone imbevuto di lacrime miracolose e l'altra, ho potuto conversare con parecchi monaci e fedeli di origine ucraina. Non tutti, ma molti si auguravano una vittoria di Yanukovic. Secondo loro, Yushenko avrebbe aperto le porte al proselitismo della Chiesa cattolica, alle sette americane (una parola che per questi ortodossi include tutti i protestanti), alla perdita dell'identità ortodossa dell'Ucraina.
In una parola all'ecumenismo che per chi frequenta il Cristo delle Colline texano è una parolaccia. La libreria del monastero vende intere collane dedicate a illustrare il carattere satanico dell'ecumenismo e degli incontri inter-religiosi. Solo la Chiesa Ortodossa è la vera Chiesa, e ogni dialogo la rende impura e la contamina. Alcuni monaci sono tradizionalisti o perennialisti che si ispirano al pensiero esoterico di René Guénon. Benché Guénon sia morto musulmano, essi ritengono che la Tradizione con la T maiuscola viva oggi solo nella Chiesa ortodossa, e che l'Occidente, l'Europa, l'ecumenismo significhino la morte della vera spiritualità tradizionale.
Dal Texas parte in continuazione verso l'Ucraina una letteratura che demonizza l'Occidente e che contribuisce a spiegare anche il voto a Yanukovic. Queste pulsioni anti-ecumeniche, anti-cattoliche e anti-occidentali sono presenti un po' dovunque fra gli ortodossi, emigrati in America compresi, e ogni analisi di quanto sta avvenendo nell'Europa Orientale dovrà sempre più tenerne conto.
Nota di aggiornamento (agosto 2006): Il 26 luglio 2006 la polizia locale e la polizia dello Stato del Texas hanno condotto un raid nel monastero arrestando il priore e tre monaci per una nuova accusa di abusi sessuali su novizi (quella precedente risale al 1999). Il monastero è stato chiuso e l’icona sequestrata per analisi che dovrebbero accertare se, oltre agli abusi sessuali, i monaci siano colpevoli di frode e truffa. I monaci, sostenuti da un buon numero di fedeli, negano ogni addebito.
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