Di grande interesse è il breve ma densissimo saggio Dio è tornato (Piemme, pagg. 160, euro 9,90) a firma di Rodney Stark e Massimo Introvigne. Si tratta di un testo di sociologia religiosa ma leggibilissimo da chiunque dedicato alla rinascita, o meglio alla rivincita religiosa nellOccidente.
A sedere sul banco degli imputati è il concetto di secolarizzazione. La grande ipotesi sul rapporto tra religione e società moderna, che per decenni ha trovato quasi unanime consenso, era che, col modernizzarsi della società, la religione avrebbe perso via via importanza fino a scomparire o comunque a ridursi entro piccole riserve indiane. Tale interpretazione ha permeato la storiografia, che a lungo ha cercato di mostrare il cammino della civiltà come la progressiva uscita dal tunnel religioso ad esempio del Medioevo. Così non è, dicono gli autori. I dati storici, sia quelli riferibili al tempo passato, sia quelli relativi alloggi, indicano una via diversa.
Perché, ad esempio, lAmerica ha sempre mantenuto un livello di affiliazione e pratica religiosa? La tesi secondo cui gli americani sono un popolo ricco ma rozzo o infantile, grazie a Dio oggi non la sostiene più nessuno. Gli autori del libro propongono unipotesi di lavoro diversa: quella non già della secolarizzazione, bensì di una progressiva desacralizzazione della vita, dovuta in gran parte al fatto che in Occidente le religioni dominanti si sono poste dove più, dove meno come le uniche possibili, affidandosi spesso specie nellEuropa settentrionale alla tutela dello Stato. In altre parole: la domanda religiosa nelluomo è (probabilmente) sempre la stessa. È la qualità dellofferta che cambia. Dove esiste un vero pluralismo, con gruppi religiosi fortemente motivati nellofferta, troveremo anche una crescita nella pratica religiosa.
La differenza fondamentale tra le due ipotesi è che questa seconda non svolge alcuna tesi filosofica riguardo alla religione (la religione come oppio dei popoli, o come rimasuglio di epoche più primitive), ma si limita a constatare che le analisi basate sul quel pregiudizio sono errate. Ad esse non sostituisce altre tesi, ma cerca solo i termini adeguati per dar ragione dei dati acquisiti. La Chiesa stessa, in tempi passati, ha accettato lipotesi modernità=secolarizzazione, combattendo perciò la modernità in quanto intrinsecamente avversa alla fede.
Il libro di Stark-Introvigne si conclude sulla vera anomalia mondiale: quella dellEuropa Occidentale, che patisce un progressivo sgretolamento della fede a differenza del resto del mondo. Rimangono alcuni interrogativi. Perché, ad esempio, i Paesi islamici (dove non è consentito nessun pluralismo religioso) sono quelli in cui lincidenza religiosa è più forte? E, per quanto riguarda la scettica Europa Occidentale, è troppo semplicistico stabilire un rapporto tra illuminismo e perdita di interesse religioso? In altre parole: è azzardato dire che una società si desacralizza nella misura in cui gli intellettuali (siano essi filosofi, sociologi o anche teologi) prendono il posto dei preti?
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Dio è tornato Piemme, Casale Monferrato (AL) 2003 |
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