Dopo una lunga malattia è scomparso a Torino il 29 ottobre Don Gianni Sangalli, SDB (1922-2004). Salesiano, nato 82 anni fa a Treviglio, in provincia di Bergamo, laureato all'Università Cattolica di Milano, don Gianni Sangalli è ordinato sacerdote nel 1950. Il suo impegno sacerdotale inizia come direttore di oratorio a Milano, poi a Brescia e di nuovo a Milano, fino al 1975. Chiamato presso la casa madre salesiana a Leumann (Torino), dirige fino al 1979 la casa editrice salesiana Elledici. Negli anni occupa numerosi incarichi all'interno della famiglia salesiana: da direttore della comunità di Maria Ausiliatrice a rettore della Basilica pure intitolata a Maria Ausiliatrice a Torino, dal 1979 al 1993. A Torino fonda e dirige per ventidue anni la rivista Maria Ausiliatrice, ora diffusa in tutto il mondo.
Direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali dell'Arcidiocesi di Torino dal 1985, don Sangalli apre la comunicazione diocesana ai nuovi media, prima la televisione e un nuovo concetto di radio, quindi (negli ultimi anni della vita, già malato) Internet. Dal 1989 al 1996 dirige l'emittente televisiva diocesana Telesubalpina e quella radiofonica Radio Proposta. Negli stessi anni fonda e anima l'Associazione diocesana San Giovanni per le comunicazioni sociali, con il compito di promuovere la conoscenza e il sostegno alle iniziative della Chiesa torinese nell'ambito dei mass media, e la casa editrice San Massimo, per la pubblicazione di libri prodotti dalla Arcidiocesi di Torino.
Don Gianni Sangalli è tra i primissimi sacerdoti torinesi a interessarsi alla problematica dei nuovi movimenti religiosi, sia con la partecipazione ai convegni nazionali del GRIS (allora Gruppo di ricerca e informazione sulle sette, oggi Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) e con il tentativo di animarne una branca diocesana a Torino, sia - in seguito - seguendo con simpatia la nascita del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), le cui pubblicazioni saranno spesso riprese e promosse sulle pagine di Maria Ausiliatrice. Legato da una solida amicizia personale - nata proprio dal comune interesse per la tematica dei nuovi movimenti religiosi - a Massimo Introvigne e alla sua famiglia, nel 1986 presenta il futuro direttore del CESNUR (che sarà fondato dallo stesso studioso nel 1988) alla casa editrice Elledici, di cui è stato direttore e con cui mantiene un rapporto di consulenza. Ne nasce la pubblicazione nel 1987 della prima opera che Introvigne firma per la Elledici, Il reverendo Moon e la Chiesa dell'Unificazione, e l'inizio di un fecondo rapporto di collaborazione fra CESNUR ed Elledici che si è mantenuto fino ai giorni nostri e si è articolato nella pubblicazione di decine di volumi, alcuni dei quali presentati dallo stesso don Sangalli presso la Sala Conferenze della Basilica di Maria Ausiliatrice, o dai microfoni di Telesubalpina e Radio Proposta.
Acuto studioso e profondo conoscitore della devozione mariana e dei relativi pellegrinaggi e santuari in tutto il mondo, don Sangalli ha consapevolmente sacrificato i suoi interessi per gli studi alle necessità di un'intensissima attività pastorale e di comunicazione. Rimangono però testimonianza della sua grande cultura centinaia di interventi su Maria Ausiliatrice e alcune preziose brochure, fra cui una dedicata al metodo educativo di San Giovanni Bosco (1815-1888), Educare come Don Bosco: attualità del suo sistema preventivo (Elledici, Leumann [Torino] 1979). Nel clero torinese e nella famiglia salesiana, don Sangalli lascia un vuoto che sarà difficilmente colmato e un esempio di sacerdozio missionario, intelligente e poliedrico sull'esempio del fondatore del suo ordine, don Bosco, che tanto amava e di cui condivideva la devozione a Maria Ausiliatrice, per la cui diffusione ha costantemente operato con risultati che il tempo confermerà come insieme profondi e duraturi.
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