Che cosa cè dietro le bombe lanciate contro gli sciiti in Irak? Le vecchie faide fra sciiti e sunniti sono solo parte della storia, e anche la griglia di lettura che vede gli sciiti cioè il sessanta per cento degli iracheni divisi in «moderati» e «fondamentalisti» non è sufficiente.
Si possono distinguere tre correnti del mondo sciita iracheno. La prima, conservatrice, è «pre-khomeinista», cioè non accetta la peculiare impostazione di Khomeini del rapporto fra religione e politica, e ritiene lislam sciita compatibile con una pluralità di regimi, purché siano garantite la libertà religiosa, il ruolo delle gerarchie sciite e alcuni valori di carattere morale. Principale esponente di questa corrente era layatollah Abdul Majid Khoi (1962-2003), figlio del «grande ayatollah» (cioè della massima autorità del mondo sciita) Abdul Qasim Khoi (1905-1992). Appena rientrato da Londra dove era stato un interlocutore cruciale per Blair nel corso della guerra Khoi è stato assassinato a Najaf. Si ritiene che le sue idee esercitino una certa influenza sullattuale «grande ayatollah» Alî Sistani, già allievo di suo padre e guida morale delle manifestazioni degli sciiti che chiedono elezioni in tempi rapidi.
Lala fondamentalista «radicale», guidata da Mukhtada al Sadr, figlio di quellayatollah Mohammed Baqir al-Sadr (1935-1980) assassinato da Saddam e che è stato a suo tempo uno dei principali ideologi della rivoluzione iraniana, è in crescita specialmente tra i giovani, chiede per lIrak un regime rigorosamente khomeinista, ed è con ogni probabilità responsabile dellattentato contro Khoi.
Nellarea fondamentalista, ma «neo-tradizionalista» e decisamente ostile al terrorismo, si colloca la maggior parte dello SCIRI (Supremo Consiglio della Rivoluzione Islamica in Irak). Anche questo gruppo è legato allIran, ma adotta uninterpretazione meno dogmatica del khomeinismo. Pure il leader dello SCIRI, layatollah Mohammed Bagher al-Hakim (1939-2003) anche lui figlio di un «grande ayatollah» è stato ucciso il 29 agosto 2003, in un attentato in cui sono morte oltre ottanta persone, ed è stato sostituito dal fratello Abdulaziz al-Hakim. Assieme allaltro partito fondamentalista Dawa (sciita, ma con una rilevante componente minoritaria sunnita), che si era a suo tempo distinto per un maggiore attivismo nei tentativi di rovesciare il regime di Saddam, anche attraverso attentati terroristici, lo SCIRI potrebbe essere in grado di conquistare la maggioranza (con leccezione delle zone curde del Nord) nelle future elezioni irachene.
È inutile sognare per lIraq democratico una maggioranza «laica» o «progressista», che non cè nellelettorato sciita a sua volta maggioritario nel paese. Il meglio che lOccidente si può aspettare da future elezioni che possono essere rimandate, ma non evitate né controllate è lemergere di una coalizione di fondamentalisti «neo-tradizionalisti» e di conservatori religiosi. Perché questa coalizione non si formi, e lalternativa sia fra i fondamentalisti radicali e il caos, lala più estrema del fondamentalismo iracheno e la rete internazionale di al Qaida stanno lanciando le loro bombe.
[Home Page] [Cos'» il CESNUR] [Biblioteca del CESNUR] [Testi e documenti] [Libri] [Convegni]
[Home Page] [About CESNUR] [CESNUR Library] [Texts & Documents] [Book Reviews] [Conferences]