Prima vennero per gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti, e io non dissi nulla perché non ero comunista. Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
Questa celebre poesia del pastore protestante Martin Niemöller, morto a Dachau, spiega più efficacemente di tante analisi politiche perché gli accomodanti, i buonisti, quelli del se stiamo zitti se la prenderanno con gli altri ma non con noi e del no a qualunque guerra senza se e senza ma lasciarono che Hitler andasse al potere e si impadronisse di mezza Europa.
C'è oggi in giro un nuovo totalitarismo, non meno assassino e criminale del nazismo - che peraltro spesso proclama di ammirare -, e che ha dichiarato anche lui al mondo libero una guerra senza misericordia. Come il nazismo, vuole costruire un mondo dove parole come libertà e diritti umani, siano soltanto un ricordo. Si chiama ultra-fondamentalismo islamico. Non combatte la guerra dei carri armati ma quella, molto più sporca e sleale, del terrorismo.
Come a Monaco nel 1938, così in Europa oggi c'è chi pensa di ammansire la bestia con la comprensione, i sorrisi e le concessioni. Non funzionò a Monaco e non funzionerà neppure stavolta. I pacifisti pensavano di non avere nulla da temere dai terroristi e di poter girare per l'Irak con un ideale salvacondotto: non chiamano forse il terrorismo resistenza, non si proclamano tutti i giorni contro Bush, Blair e Berlusconi? Il barbaro assassinio del pacifista Baldoni ha tolto di torno questa illusione. I francesi pensavano di essere al sicuro per avere levato alta la bandiera dell'anti-americanismo, ostacolato gli americani con i veti all'Onu, non avere partecipato alla campagna in Irak neanche con le missioni di pace. Il rapimento dei due giornalisti francesi mostra che neppure la Francia gode di salvacondotti. In bocca ai terroristi criminali che hanno ucciso Baldoni, è evidentemente solo un pretesto propagandistico il riferimento alla legge che vieta il velo alle ragazze musulmane nelle scuole francesi. Personalmente considero questa legge espressione dello stesso laicismo arcaico e inflessibile che ha spinto la Francia al veto contro ogni menzione delle radici giudeo-cristiane nella Costituzione europea: ma oggi non è questo il problema.
Negli anni 1970 una generazione di politici che da noi sono morti o in pensione, come Aldo Moro o Giulio Andreotti, e in Francia sono ancora al potere, come Chirac e Giscard, negoziò effettivamente un salvacondotto con gli Stati guida del terrorismo arabo e con i palestinesi di Arafat. In cambio di un appoggio nelle sedi internazionali, di qualche dispetto agli americani e del libero uso dei loro territori come basi logistiche Italia e Francia furono toccate solo marginalmente dal terrorismo arabo e palestinese. Quello però era un terrorismo laico-nazionalista, guidato e controllato da Stati. Il terrorismo di oggi è religioso e apocalittico, ed è guidato da privati che non obbediscono a nessuno (alcuni neppure a Bin Laden). Odia l'Occidente perché è Occidente e il mondo libero perché è libero. Non distingue fra occidentali buoni e cattivi. Come si diceva in qualche brutto western a proposito degli indiani, per Zarqawi e altri criminali della sua risma l'unico occidentale buono è l'occidentale morto. I pacifisti e Chirac hanno fatto finta a lungo di non capire: ma non è mai troppo tardi.
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