Il blitz di Perugia contro terroristi del Devrimci Halk Kurtulus Partisi-Cephesi (DHKP/C) noto anche con il suo nome originario Devrimci Sol («Sinistra Rivoluzionaria»), modificato nellattuale nel 1994 dopo avere patito uno scisma per questioni di leadership è stato per molti una sorpresa. Dai paesi a maggioranza islamica come la Turchia ci attendiamo di solito un terrorismo di matrice fondamentalista. Il Devrimci Sol è invece un movimento marxista-leninista, nato nel 1978 da una scissione «dura e pura» di uno dei partiti comunisti della Turchia. Se negli anni 1980 il Devrimci Sol ha concentrato i suoi attacchi contro lesercito turco, con la prima guerra del Golfo nel 1991 ha iniziato a chiamare forze disparate allazione comune contro gli Stati Uniti. Nel 1992 e 1999 ha attaccato il consolato americano di Istanbul. È responsabile di vari assassini di uomini daffari legati ad aziende e interessi americani.
Che ruolo gioca il Devrimci Sol nellattuale scenario del terrorismo internazionale? Per comprenderlo occorre considerare due elementi: lattuale situazione della Turchia e quella che possiamo chiamare «dottrina Carlos». In Turchia dopo le elezioni del 2002 è in corso un esperimento cui guarda con enorme attenzione tutto il mondo islamico. La tensione fra nazionalisti laici e fondamentalisti islamici, che turba tutti i paesi a maggioranza musulmana, è stata risolta con un compromesso che sembra funzionare dopo la svolta del primo ministro Erdogan che ha trasformato quello che era un movimento fondamentalista in un partito di ispirazione religiosa che più che fondamentalista è conservatore, filo-occidentale, e disponibile a collaborare con i militari laici.
Lattuale governo turco è avversato come la peste sia dagli ultra-fondamentalisti islamici per cui lalternativa di un islam conservatore ma moderato è una concorrenza pericolosissima e potenzialmente fatale, e il «cattivo esempio» turco rischia di contagiare altri paesi, sia da una sinistra comunista da anni radicata in Turchia, che odia Erdogan per i suoi buoni rapporti con gli Stati Uniti.
In teoria comunisti e ultra-fondamentalisti islamici stanno gli uni agli altri come il diavolo allacqua santa. In pratica entrambi guardano con grande attenzione alla «dottrina Carlos». Dal suo ergastolo francese da dove qualche anima bella della sinistra pacifista vorrebbe ora liberarlo sullonda del caso Battisti il re del terrorismo degli anni 1970 (1.500 morti al suo attivo) ha pubblicato nel 2003 «Lislam rivoluzionario», un libro dove propone lalleanza fra tutte le organizzazioni terroriste del mondo marxiste, indipendentiste, islamiche purché unite dallodio contro gli Stati Uniti (e Israele).
I servizi segreti della Germania dove i terroristi turchi del Devrimci Sol hanno più volte colpito hanno segnalato contatti di questo gruppo con Al Qaida, che si aggiungono ad antichi e noti contatti con lEta, oltre a infiltrazioni negli ambienti anti-imperialisti e no global del pacifismo mediatori, allinsegna della solidarietà con la «resistenza» irachena fra terroristi comunisti e fondamentalisti che lindagine in corso sembra mettere in luce anche in Italia. Certo, non è facile immaginare che terroristi comunisti si convertano in massa allislam fondamentalista (anche se in diversi casi individuali è già successo). Ma unalleanza tattica secondo la «dottrina Carlos» è già di per sé una minaccia inquietante.
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