"Ho chiesto alla Lega di presentare nuovi emendamenti, ma che siano costruttivi non solo abrogativi". A parlare così è il deputato di Forza Italia Sandro Bondi, relatore in commissione Affari costituzionali del disegno di legge governativo sulla libertà religiosa. Il dibattito sulla proposta - che garantirebbe uguali diritti a tutte le minoranze religiose presenti nel nostro paese - ha scatenato le reazioni degli esponenti della Lega che hanno proposto una lunga serie di emendamenti (cento), quasi tutti soppressivi. La commissione continuerà a votare i suggerimenti di modifica: il provvedimento dovrebbe essere licenziato entro questa settimana, per poi passare all'esame dell'aula dopo Pasqua. I timori della Lega riguardano l'immigrazione dilagante e la crescente diffusione di presenze islamiche. "È una minaccia per il diritto di famiglia e per le condizioni della donna", sostengono i componenti del Carroccio, secondo i quali la proposta di legge (2531) servirebbe a rendere più facili le intese con i musulmani. "Se continuiamo a ragionare su emendamenti soppressivi, non usciamo da questa situazione", dice Bondi al Velino. "Ecco perché ho chiesto alla Lega di avanzare proposte ragionevoli e concrete, che puntino a migliorare la legge e non ad affossarla, come succederebbe se fossero approvati i loro emendamenti". Per rassicurare i leghisti sulla "questione islamica", lo stesso Bondi ha formulato un emendamento, approvato, che renda più severo il procedimento delle intese. "Sono disposto ad andare loro incontro, ma non a cambiare la legge. Infatti, abbiamo approvato il suggerimento di eliminare la parola 'credenza' dal testo. Aspetto che mi facciano nuove proposte. Mi pare che abbiano accolto l'invito. Anche perché sarebbe l'unica via per superare questa fase della discussione sulla proposta di legge".

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