Tra le innumerevoli contestazioni degli esponenti della Lega, il dibattito attorno alla legge sulla libertà di coscienza e di religione verrà ripreso domani in commissione Affari costituzionali della Camera. Nell'aula di Montecitorio arriverà non prima della metà di aprile; per il momento ai componenti della commissione tocca votare i numerosi emendamenti presentati. È stata soprattutto la Lega a proporre modifiche e soppressioni agli articoli della legge che garantisce libertà a tutte le minoranze religiose presenti nel nostro paese. Sono cento gli emendamenti proposti dal Carroccio, 70 quelli avanzati dal resto delle forze politiche. "Almeno cerchiamo di non fare passare quelli soppressivi", dichiara al Velino il deputato Michele Saponara. "Sugli altri proviamo a ragionare. Ma siamo consapevoli che se la travolgiamo non sarà più la stessa cosa". Le preoccupazioni della Lega riguardano i timori che la proposta di legge possa facilitare le intese con l'Islam e quindi favorire l'integrazione di musulmani nel nostro paese. "È minacciato il diritto di famiglia e le condizioni della donna che rischi di diventare subalterna all'uomo", sostengono i leghisti. "La legge non è rivolta esclusivamente agli islamici", replicano gli studiosi. Certo, il periodo storico che attraversiamo non facilita il dibattito sull'argomento. "Quello che sta succedendo nel mondo incide, eccome", commenta Saponara. "Noi continueremo a discuterne in commissione, ma sono sicuro che in aula scoppieranno grandi controversie sull'argomento. È una di quelle questioni che generano atteggiamenti trasversali".
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