Romano Bettini, autore prolifico, docente di Sociologia del Diritto e Criminologia alla Facoltà di Sociologia dellUniversità di Roma «La Sapienza», membro straniero dellAccademia russa delle scienze naturali, da cui è stato decorato per il suo contributo allo sviluppo della scienza e delleconomia, è autore del recente volume Delenda America. Iperterrorismo islamista e anomia internazionale, pubblicato da Franco Angeli nella collana Sociologia.
Con i tragici eventi dell11 settembre 2001 il terrorismo apocalittico di matrice islamica pare avere perfezionato il proclama «Delenda America» e minaccia tutto il mondo occidentale. Le stragi, indifferenti ai principi del diritto bellico internazionale; aprono lera delle cosiddette guerre asimmetriche. Il terrorismo internazionale è foraggiato e nascosto da «Stati furfanti» (o «rogue States ) e tende a destabilizzare la sicurezza mondiale, trovando autolegittimazione nella «neutralizzazione» delle vittime messa in atto in nome di ingiustizie pregresse e di principi religiosi che, secondo lautore, sono in realtà «manipolati».
Il volume si dispiega in due direzioni: da un lato il tentativo di spiegazione del fenomeno e dallaltro la critica alle sue giustificazioni.
In particolare, Bettini spiega il fenomeno del terrorismo internazionale utilizzando le teorie sociologiche di Émile Durkheim (1858-1917) e di Robert King Merton (1910-2003), trasponendole dal piano della singola società a quello internazionale: in sostanza i paesi arabi, che soffrono una grave e continua crisi economico-sociale non sopportano il loro gap attuale rispetto ai paesi più sviluppati, il quale è oltretutto psicologicamente amplificato dal ricordo degli antichi fasti storici.
La critica si orienta soprattutto nella confutazione dellidea per cui la superiorità tecnologica ed economica dellOccidente è da attribuire al colonialismo e non ai migliori modelli socio-politici ed economici adottati.
Le conclusioni rappresentano una riflessione sul diritto come regola della convivenza per la collettività internazionale e sul contrasto al terrorismo non solo militare, ma anche critico e dialogico.
Il volume di Bettini non privo di analisi degne di nota rappresenta un ulteriore contributo al dibattito in corso circa il significato del terrorismo internazionale, tuttavia la prospettiva generale che emerge dallopera è tale da identificare di fatto il terrorismo come «manipolazione» della religione islamica e in fondo il motivo religioso come «sovrastruttura» rispetto ad altri motivi in qualche modo più «reali».
In realtà, lo studio attento delle origini e degli sviluppi di alcuni movimenti fra i principali attori che calcano la scena del terrorismo internazionale di matrice islamica (sul punto si veda, per esempio, i due volumi di Massimo Introvigne, Osama bin Laden. Apocalisse sullOccidente e Hamas. Fondamentalismo islamico e terrorismo suicida in Palestina, entrambi pubblicati da Elledici di Leumann [Torino]) mostra come i movimenti religiosi hanno molto spesso e anzitutto cause e motivazioni religiose.
Romano Bettini, Delenda America. Iperterrorismo islamista e anomia internazionale, Franco Angeli, Milano 2003, pp. 144, € 13,00. |
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