Nel 1988 fu fondato a Torino, da studiosi di religioni e movimenti spirituali, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, CESNUR, che ha prodotto negli anni gran frutto. Il Centro è presieduto dal professor Luigi Berzano, ordinario di Sociologia Generale all'Università di Torino, e diretto dal professor Massimo Introvigne, docente in diverse università e ben noto autore di decine di libri sulle cosiddette sette religiose. Organizzato da un Comitato Scientifico cui hanno aderito nel tempo docenti universitari europei ed americani, il CESNUR si può vedere come un insieme di centri studi e di ricercatori fra loro collegati, benché indipendenti. I componenti si scambiano regolarmente informazioni sui risultati dei loro studi. Hanno pubblicato negli anni diverse opere divulgative, sia individuali sia di gruppo, in gran parte nella collana "Religioni e Movimenti" dell'Editrice Elle Di Ci, e sono stati ripagati da un grande interesse di pubblico.
È uscita da poco per questa stessa Editrice, sempre per impegno di ricercatori del CESNUR, un'opera assai complessa, l' Enciclopedia delle Religioni in Italia; potremmo addirittura parlare di impresa titanica, per la vastità e la fluidità della materia. Giustamente gli autori, nell'introduzione generale, parlano di avventura affascinante e, come per ogni avventura, rischiosa. Non pochi aspetti del panorama religioso e, genericamente, spirituale sono mutevoli, con una rapidità, a volte, addirittura quotidiana. S'aggiunga che certe denominazioni sono soggettive: che cosa è definibile chiesa e che cosa setta? Fedeli o adepti? Certo non si tratta della sola dimensione, ché altrimenti gli stessi membri della Chiesa dei primi tempi sarebbero stati adepti di una setta giudaica, il che ripugna al sentire comune o, almeno, a quello di noi cristiani. Gli autori, molto opportunamente, non distinguono, ma trattano con la stessa oggettività, per quanto è possibile all'essere umano, tanto della Chiesa cattolica quanto del movimento spirituale dei dischi volanti: mi riferisco al direttore del Centro Massimo Introvigne e a Pierluigi Zoccatelli, scrittore e ricercatore nello stesso CESNUR, a Nelly Ippolito Macrina, Direttore di Divisione presso la Direzione Generale degli Affari dei Culti del Ministero dell'Interno, a Veronica Roldàn, sociologa e docente all'Università di Roma 3 e presso l'Università di Buenos Aires. A causa della vastità e della mutevolezza della materia, hanno già nel conto una seconda edizione.
Il lettore trova riferimento nell'Indice in quanto, a ragion veduta, l'opera è strutturata per argomenti, non secondo l'ordine alfabetico, e si può leggere, volendo, come un amplissimo saggio, oppure andando alle notizie di immediato interesse. Ogni voce è seguita dalla bibliografia; non secondaria, e mi permetto di dire: "Finalmente!", ne è la parte tratta da Internet, dove fioriscono ormai moltissimi siti a carattere religioso. Gli autori hanno comunque cura di segnalarci la minore attendibilità di alcuni di questi. Avrei peraltro trovato ancora più utile, se mi si consente un suggerimento per la prossima edizione, trovare pure la bibliografia, tutta assieme una seconda volta, dopo l'Indice dei nomi e l'Indice degli argomenti.
L'introduzione generale, una sorta di saggio di diciassette fitte pagine, precisa i criteri seguiti dagli autori, tratta fra l'altro della secolarizzazione postmoderna; della questione delle sette; della definizione di religione; del credere senza appartenere, fenomeno diffusissimo oggi anche nella Chiesa cattolica, tanto da poter parlare, riguardo a questi cattolici, per così dire, indipendenti, liberi pensatori, di religione di maggioranza.
L'Enciclopedia si apre con l'Ebraismo, così com'è naturale per un'opera indirizzata a lettori di occidentale cultura, basata sì sulla Grecia, ma ancor più sulla Bibbia, pure per quei suoi àmbiti che si considerano laici. In questa sezione, si passa dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, attraverso Gruppi, al Movimento chassidico e alle sue derivazioni.
Della Chiesa cattolica si parla per poco più di una sessantina di pagine, ché non basterebbero diversi libri per trattare a sufficienza quest'argomento; e la maggiore parte di queste è occupata non dal Centro ma da periferie e scismi, andando dalle chiese vetero-cattoliche fino ai Visionari del Foggiano ed ai gruppi della Madonna dell'Altomare.
Seguono le Chiese ortodosse e antico-orientali, in comunione o no con la cattolica.
Ampio spazio è dedicato al Protestantesimo, in più sezioni. Ne Il primo protestantesimo, troviamo il movimento valdese, le chiese luterane, le riformate, la comunione anglicana. Nel secondo, le chiese battiste e le metodiste e, distinte, le chiese del movimento di restaurazione, vale a dire chiese di Cristo, di Cristo strumentali, di Cristo non istituzionali e le international churches of Christ. Sotto la sezione terzo protestantesimo, si parla di una miriade di movimenti e chiese, dalle libere a quelle del movimento Holiness, di cui fa parte L'Esercito della Salvezza, denominazione da tempo nota agli Italiani, ma quasi solo per certi film-commedia statunitensi ed inglesi.
Moltissime pagine sono stese a proposito del Protestantesimo pentecostale, un fenomeno religioso caratteristico e assai complesso, sempre più diffuso nel nostro Paese e debordato in alcuni ambienti cattolici, anche grazie a reti televisive di evangelizzazione. Impossibile sarebbe citare tutte queste chiese in un articolo, sono decine e decine, sia di prima sia di seconda, terza e quarta ondata.
Così pure per le parachiese, dalle organizzazioni missionarie straniere e d'iniziativa italiana alle opere sociali e diaconali, a quelle rivolte alla gioventù, gli istituti di formazione, le attività missionarie tramite la distribuzione di materiale di stampa, sotto-sezione che non comprende i testimoni di Geova (almeno fino a qualche tempo, fa essi si presentavano in loro scritti con la t minuscola) trattati molto opportunamente a parte; inoltre, informazione e media, opere professionali e di categoria.
Troviamo poi le sezioni del protestantesimo radicale, del protestantesimo avventista e quella su studenti biblici e testimoni di Geova, un movimento millenaristico a sé stante, non cristiano e, almeno di fatto, di ispirazione ariana che, erroneamente, molte persone credono invece chiesa cristiana, forse semplicemente perché esso si auto-denomina Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova: cristiano è termine che designa chi crede che Gesú è Dio ed è Persona consustanziale e coeterna al Padre, mentre non così è nella fede dei testimoni, come risulta chiaramente dalle loro bibbie. Quanto immediatamente precede è mio, ché gli autori dell'Enciclopedia pressoché si astengono da commenti teologici in merito, trattando, piuttosto, della storia e dell'organizzazione del movimento. Data l'importanza in Italia dei testimoni, suggerirei di approfondire questo punto in una seconda edizione, il che niente affatto costituirebbe una presa di posizione, ma solo maggiore notizia.
Si passa quindi a La corrente metafisica e i movimenti cristiani di guarigione, tra cui la Christian Science, e alle chiese de La corrente restaurazionista, come i noti Mormoni, precisamente Chiesa di Gesú Cristo dei santi degli Ultimi Giorni, che si può dire, vera e propria, quarta religione monoteista rivelata poiché, oltre che su tradizioni cristiane, si basa, ed essenzialmente, così come l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'islam, su originali rivelazioni divine, qui a mezzo dell'angelo Mormon al profeta Joseph Smith, raccolte in un libro sacro. Subito dopo, incontriamo i Movimenti profetici e messianici di origine cristiana, come The Family, ex Bambini di Dio secondo una traduzione alla lettera e non precisa, ché child significa anche, familiarmente, figlio, non importa di quale età, e negli Stati Uniti l'espressione Children of God era intesa come Figli di Dio.
Il fenomeno dell'immigrazione di milioni di maomettani rende particolarmente attraente l'ampia sezione L'Islam e i movimenti di matrice islamica: si tratta ormai della seconda religione in Italia, mentre i testimoni di Geova, pur restando un caso importante, sono scesi al terzo posto. Ben difficilmente questi immigrati lasciano il proprio credo per quello dominante nel Paese in cui prendono dimora; anzi, abbiamo assistito a casi di conversioni di Italiani all'Islam, e non solo per ragioni di matrimonio, per lo più relativamente a donne, e teologiche; si potrebbero supporre altre cause, come l'apparente maggior fisicità della religione islamica comprendente una certa qual tolleranza verso la sessualità maschile, il che, nella nostra società, non può non avere peso, eliminando sensi di colpa e conciliandosi con la fede in Dio e la speranza nella Salvezza, la quale addirittura prevede la sessualità per i beati, almeno secondo il credo più classico ("
e le Urì dal seno d'alabastro saranno le loro spose"): ben diversamente dal Cristianesimo, per il quale l'essere umano deve combattere le proprie tendenze animali, sulle quali peraltro si fonda la libertà concessaci da Dio di scegliere il bene o il peccato, per elevare la propria parte spirituale, sull'esempio di Cristo; e per il quale lo stesso corpo risorto è (San Paolo) glorioso spirituale. Queste pagine dell'Enciclopedia trattano, in diverse sotto-sezioni, dell'Islam sunnita, di quello sciita, del Sufismo e di altri movimenti e religioni di origine islamica.
Passando per L'eredità di Gurdjieff, un insieme di Cristianesimo, sufismo ed altre religioni che questo maestro religioso originario dell'Armenia improntò all'esoterismo, troviamo i Gruppi di origine zoroastriana, che si ispirano all'iranica religione dualista mazdea, per alcuni studiosi non pienamente coincidente con lo Zoroastrimo, per altri sì, e che, comunque, si divise nelle due correnti dei Magi e dei sacerdoti dell'Avesta; religione che in séguito, insieme a Cristianesimo e Buddismo, ispirò il Manicheismo, volto, e per secoli con enorme successo, al proselitismo, a differenza dell'aristocratico Mazdeismo; e pure i fedeli dei nuovi gruppi zoroastriani non sono interessati a convertire estranei.
Una sezione vasta e particolarmente interessante, perché notevole è oggi l'interesse di nostri connazionali per la spiritualità indiana, è quella sull' Induismo e movimenti di origine induista, che include L'Unione Induista Italiana e i centri affiliati, I Gruppi ispirati a maestri della "prima generazione" di missioni induiste in Occidente, Il Kriya yoga, Le tradizioni Gaudiya (krishna - bhakti), Il lignaggio di Silvananda ed altri gruppi e movimenti.
Non meno interessanti, per le stesse ragioni, le successive, molte pagine dedicate ai Gruppi di origine buddista, Il buddismo, Il buddismo theravada, Le scuole zen, Il buddismo tibetano e la scuola vajrayana, Il buddismo shingon, Il buddismo della "Terra Pura", Il buddismo Nichiren.
Di séguito, Movimenti di origine giainista, Gruppi di origine sikh e radhasoami, Religioni e movimenti di origine cinese ed estremo-orientale, che riguardano parte dei numerosi Cinesi che lavorano in Italia, mentre i Filippini qui immigrati sono normalmente cattolici. Quindi, troviamo Le nuove religioni giapponesi.
Si passa poi agli ormai importanti Neo-paganesimo, Neo-stregoneria, Neo-sciamanesimo, tornati in auge dopo circa due millenni perché il concetto di persona, introdotto nella storia dal Cristianesimo, non dalla Rivoluzione francese come talvolta si legge, e che ebbe tra i suoi effetti di combattere la magia, è provvisoriamente perdente nella nostra società basata di nuovo, come nell'Impero romano, sui ruoli sociali e non sulle persone: l'individuo, non considerandosi più figlio di Dio, si sente poco o nulla e si rivolge alla magia per illudersi di contare o, addirittura, di essere potente. Troviamo poi le associazioni, dedite pure a riti esoterici, de La tradizione rosacrociana, Gli ordini martinisti e l'ermetismo kremmerziano, Gli ordini neo-templari e I Gruppi teosofici e post-teosofici, tutti, per alcuni aspetti, eredi dello Gnosticismo, col suo Rivelatore di vera sapienza. Passando per Le fraternità universali, giungiamo al vero e proprio, dichiarato, Gnosticismo: Chiese e movimenti gnostici. Può essere interessante notare, per inciso, che un certo qual Gnosticismo è anche presente, al di fuori di questi movimenti e chiese, in persone ufficialmente cattoliche che vedono più un Cristo della sapienza che dell'Amore ed anche in atteggiamenti di alcuni cristiani, come un certo qual disprezzo per la sessualità, pur se nel matrimonio, che è un sentire tipicamente gnostico, peraltro essendoci stata nello stesso passato, una corrente minoritaria che, al contrario, umiliava lo spregiato corpo sottoponendolo ad ogni sorta di depravazione. La parola Gnosticismo fu coniata da studiosi nel XIX secolo; gli gnostici si auto-definivano, modestamente, Spirituali.
Ormai relativamente estesi causa il contemporaneo gusto per lo strano, per l'insolito, troviamo quindi i Gruppi di magia cerimoniale, Spiritismo e Parapsicologia e I movimenti dei dischi volanti. Contrariamente a quanto si pensa, non è invece importante, per diffusione, Il satanismo, ché si tratta, come gli autori precisano, di gruppi composti da poche persone, essendo un mito, ad esempio, il numero di quarantamila satanisti nella sola Torino, inventato da goliardi buontemponi negli anni '60 del secolo scorso.
Sono di maggiore importanza, sempre quanto a diffusione, Religioni e Movimenti del Potenziale Umano, come la ben nota chiesa di Scientology, già Dianetics, che si basano sull'impressione che le tradizionali religioni siano ormai incompatibili con la modernità: il fondatore di Dianetics, L. Ron Hubbard, era uno scrittore di fantascienza affascinato da miti gnostici, tant'è che quello accolto come originario è il thetan, un creatore, o meglio plasmatore, del mondo che se lo è poi scordato e l'ha abbandonato, una sorta di demiurgo.
Sebbene in probabile deflusso, resta a sua volta importante il New age, coi Movimenti post-new e Next age, un gran minestrone, come lo chiamai in un saggio [e-Book] sullo Gnosticismo e sul paragnosticismo, che ha di fondo lo scopo egoistico dello star bene e che trae dalle più diverse religioni e filosofie, compreso un Cristianesimo assolutamente mal inteso, tant'è che, contro la Lettera agli Ebrei e l'insieme del Testamento, per cui si vive una sola volta e il Figlio una volta sola si è incarnato per la nostra Salvezza ed è risorto, contempla la reincarnazione e vede Cristo come un avatar, un'anima che s'è già purificata ma che ritorna più volte nel mondo, in grandi personaggi di cui uno fu Gesú, per il bene degli altri umani.
Così in Italia, un tempo Paese quasi solo cattolico, vivono adesso moltissime persone, immigrate ed autoctone, che professano altre fedi oppure un distorto Cristianesimo e colle quali il classico credente, ormai in forte minoranza, deve confrontarsi. Molto utile, dunque, anche a fini pratici, quest'opera ben fatta e di agevole consultazione: formulo l'augurio, almeno per gli addetti ai lavori, chierici e laici, che la si voglia leggere interamente, a fondo, e non solo consultare; e magari, se mi si consente una digressione, per alcuni di loro, che si voglia studiare ancor più a fondo il Cristianesimo, sui tanti saggi fioriti in séguito al Vaticano II, in parte editi dalla stessa Casa di questa Enciclopedia.
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