ROMA Maria Sung in Vaticano. La moglie dell'arcivescovo Milingo, ospitata a Roma dai seguaci italiani di Moon, incontrerà nei prossimi giorni il vice di Ratzinger, monsignor Tarcisio Bertone. I colloqui con il famoso esorcista, più di quanto si immaginasse, hanno dato i frutti sperati e adesso la Curia cerca di sciogliere l'ultimo nodo rimasto, quello del celibato. C'è soddisfazione, infatti, per la disponibilità del vescovo guaritore al Papa di tagliare i ponti con la setta Moon, ma a focalizzare l'attenzione è la sua volontà di non calpestare i diritti della consorte e di non imporle unilateralmente la decisione. Valutato il grande ascendente esercitato dalla dottoressa coreana sul marito, si è deciso di allargare il confronto anche a lei. Anche per questo attorno al «caso Milingo» l'attuale parola d'ordine è riservatezza. Non a caso viene definita «tutt'altro che risolta» la questione relativa alle nozze. Dietro le quinte, i collaboratori del Pontefice che dialogano con il presule africano mettono un freno ai proclami del suo entourage.
Dopo l'involontaria ribalta mediatica seguita al blitz di cinque giorni a Castelgandolfo, in Vaticano stanno usando la massima cautela nell'affrontare gli sviluppi della complessa vicenda. Nella Chiesa, attorno alla scomunica del celebre esorcista, c'è diversità di vedute e la dialettica non riguarda solo le possibili soluzioni. «In realtà si stanno confrontando dei modi di leggere il cattolicesimo odierno - spiega Massimo Introvigne, direttore del Cesnur, l'osservatorio sulle sette - nel primo il percorso prevale sul discorso, l'esperienza sulla teologia, la religiosità popolare su quella istituzionale. Le masse che cercano esperienza immediata, quindi, devono essere condannate come superstiziose o ignorate come irrilevanti».
Secondo influenti prelati, a Milingo viene data fin troppa importanza. Gli uomini più vicini a Karol Wojtyla, invece, ritengono che la nuova religiosità popolare, di cui il vescovo guaritore è un leader mondiale, vada governata, evangelizzata e non ignorata. Altrimenti si corre il rischio che migliaia e forse milioni di persone abbandonino la Chiesa cattolica per passare ad altre religioni più immediate, a metà strada tra spiritualità «New Age» e stregoneria vudù. L'ex arcivescovo di Lusaka non è un «isolato fuori controllo» come molti oltre Tevere sostenevano l'indomani delle sue nozze.
«Milingo è un personaggio complesso - osserva Introvigne - figlio di quella religiosità africana che è del tutto affine ai nuovi movimenti che si stanno diffondendo in Occidente. E' questo mix straordinario di antico e moderno che spiega la sua immensa popolarità. Basti pensare all'incredibile successo di forme religiose di origine afro-americana fra gli statunitensi bianchi e gli europei». Non a caso, in questa trattativa, il Vaticano sta dimostrando una pazienza infinita. «Giocano un ruolo importante - rileva il direttore del Cesnur- le numerose opere create da Milingo (congregazioni religiose, fondazioni e associazioni caritative) che coinvolgono molte persone e ingenti fondi per le iniziative di solidarietà. Pure i forti legami politici di Moon con ambienti vicini all'attuale amministrazione americana consigliano alla Santa Sede estrema prudenza nello scagliarsi contro il suo movimento». Giovanni Paolo II, poi, è sempre sensibile ai casi umani difficili, e Milingo lo è. In molti si interrogano sulla reale posta in gioco nel braccio di ferro tra Roma e il famoso esorcista. «C'è una ragione più profonda della consueta cautela ecclesiale - osserva il direttore del Cesnur - che va oltre il fondato timore di un'impressionante espansione del movimento del reverendo Moon e la minaccia di un nuovo scisma africano.
Milingo, infatti, è percepito dalla Curia come il portavoce di una religiosità popolare cattolica fatta di visioni, guarigioni, esorcismi che coinvolge milioni di persone ma che lamenta spesso di essere discriminata da alcuni vescovi e disprezzata dai teologi colti, con il concreto pericolo che molti passino a forme esperienziali del protestantesimo o a movimenti religiosi nuovi». Non è un pericolo teorico, poiché ai protestanti pentecostali si calcola passino un migliaio di cattolici al giorno, soprattutto in America Latina.
ROMA - La signora Maria Sung ha annunciato la sua intenzione di cominciare a digiunare fino a quando non le sara' permesso di incontrare il marito ed ha manifestato l'impressione che suo marito non sia libero di parlarle e incontrarla. Io, ha detto la signora, non so dov'e' e ho paura di cio' che sta accadendo. Maria Sung si e' detta 'pronta a dare la vita per trovarlo' precisando che l'ultima volta che ha parlato con il marito e' stata mercoledi' scorso, poi non ha piu' avuto sue notizie.
E' ufficiale: monsignor Emmanuel Milingo e' intenzionato ad arrivare alla ''piena riconciliazione'' con la Chiesa e per questo sta trascorrendo un periodo di riflessione e preghiera. In questi termini si esprime una nota del vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, ispirata dalla Congregazione per la dottrina della fede. La nota fa anche riferimento alle 'responsabilita'' di mons. Milingo nelle vicende di questi ultimi mesi e ai ''lamentevoli fatti di cui e' stato protagonista''.
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