I ricercatori del Cesnur (Centro nazionale studi nuove religioni), in particolare Massimo Introvigne e Pierluigi Zoccatelli, stanno realizzando una enciclopedia delle religioni in Italia, che presto uscirà per la ElleDiCi.
"Innanzitutto quest'opera saluta e congeda il dato spiega Massimo Introvigne - molte volte ripetuto, ma che almeno dagli anni 1980 non è mai stato vero, secondo cui le minoranze religiose in Italia rappresentano globalmente l'1% della popolazione. Anche se in molti casi le statistiche sono difficili, i totali relativi a quanti chiaramente manifestano un'identità religiosa diversa dalla cattolica danno circa 1.100.000 di persone se si prendono in esame i cittadini italiani, e poco meno di 2 milioni se si aggiungono gli immigrati non cittadini (il che ha rilievo principalmente per il mondo islamico, ma anche per l'induismo, il buddhismo, le religioni sikh e radhasoami, un robusto protestantesimo pentecostale e battista di origine cinese, coreana, filippina e africana, e un'immigrazione cristiano-ortodossa dall'Est europeo di proporzioni notevoli, cui si aggiungono i copti provenienti da diversi paesi dell'Africa). Siamo dunque aggiunge Introvigne - ad una percentuale sul totale della popolazione (fissato a 57.440.000 cittadini italiani) dell'1,92%, quasi il doppio del mitico 1% più volte infondatamente menzionato; se si considerano i residenti sul territorio (valutati tra i 59 e i 60 milioni, cifra comunque più incerta per la difficoltà di precisare il dato dell'immigrazione clandestina) gli appartenenti a minoranze religiose salgono intorno al 3,50%".
"Le 'sigle' sono almeno 600 per le quali abbiamo compilato tante schede in quanto realtà religiose di una certa consistenza e sono tante. La tendenza alla crescita dei "fedeli" è certamente fisiologica per la presenza di immigrati, ma le cifre sui mussulmani, per fare l'esempio oggi "di moda", a parere dei ricercatori che più specificamente se ne sono occupati, vanno ridimensionate rispetto al milione di cui si scrive sui mass-media, ma non va né sottovalutata né eccessivamente enfatizzata. Diciamo che il paragone coi cattolici ci consente di riportare le cose al loro giusto rapporto: battezzati 97%, praticanti e "in contatto frequente" con la Chiesa fra il 35 e il 40 %".
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