"Sincretismo… o no?"

Dovunque, nel mondo - Italia compresa - si registra una avanzata quasi esponenziale delle sette religiose di ogni tipo e provenienza, ispirantisi a questa o quella religione. I nomi di alcuni guru sono diventati quasi popolari e conquistano sempre più visibilità, complici i media, in nome della "par condicio". Non è infrequente l’incontro per strada, al mercato, alle fermate degli autobus, ai giardini, di gentilissimi signori o giovani coppie che offrono con compitezza una rivista, un libricino, o suggeriscono domande cui non sai, o non vuoi rispondere: un approccio accettabile per iniziare una conversazione… il primo studiato tentativo, chissà, per una possibile futura iniziazione.

Vuol dire che c’è un bisogno inarrestabile di religiosità. Toglierla all’uomo è un po’ come togliergli la pelle. E questo ha fatto la fortuna di sette e "settine", di organizzazioni parareligiose o paraspirituali che negli ultimi anni hanno cominciato a pullulare, sempre più numerose e insistenti. Fasciato e quasi strangolato da bit, cip, pixel, led, circuiti integrati, fibre ottiche e quant’altro l’uomo si ribella e tenta di liberarsi dalla morsa della tecnica rifugiandosi nel misterico, nell’iniziatico, magari nel satanico…

Uno strumento unico

Il ponderoso volume, edito dalla Elledici e compilato dai migliori specialisti italiani del settore (quelli del CESNUR), presenta in oltre 1000 pagine il panorama completo delle religioni operanti in Italia, la loro origine, il fondatore, la storia della loro esistenza e diffusione, e perfino il recapito italiano del piccolo vaticano di ogni religione piccola che sia, col nome del responsabile, il numero telefonico, la e-mail, e l’eventuale sito web. Senza dimenticare la bibliografia essenziale. Una pletora sorprendente e diramata dai nomi a volte impronunciabili, sigle improbabili, con gruppi teosofici, gnostici, satanici, logge massoniche, ecc.

L’organizzazione poi è di tutto rispetto, con centri di informazione e diffusione, centri culturali, ricreativi, sociali, medici; con palestre di arti marziali, yoga, kamasutra e via discorrendo… Pochi sarebbero arrivati a pensare che tanta sete di esotismo avesse contagiato gli italiani, per altri versi così tradizionalisti. L’impressione è quella di un’epidemia abbattutasi sul "Bel Paese", e ti chiedi perché mai le grandi religioni figliano tanti sottoprodotti. Che si tratti di sete di divino?

A chi può servire?

A moltissimi operatori: ai parroci per esempio, ai direttori di oratorio, agli insegnanti, ai professori di religione, alle istituzioni educative, alle famiglie… Mai nulla di così esaustivo era stato prodotto in Italia.