CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
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La presenza di persone che appartengono a minoranze religiose diverse, rispetto a quella cattolica, caratterizza oggi l’Italia e costituisce un fenomeno da “leggere” senza preconcetti.
L’agile pubblicazione di Raffaella Di Marzio presenta, in modo chiaro e sintetico, uno studio serio e documentato sul fenomeno della diffusione dei nuovi movimenti religiosi in Italia e propone una riflessione critica, sia a livello operativo sia per quanto concerne l’ambito della ricerca.
Il problema delle controversie più dibattute, inerenti all’accezione del termine “setta” e all’espressione “lavaggio del cervello”, è trattato nella prima parte del libro, dove è sottolineata la necessità di porre una costante attenzione alle dinamiche individuali e collettive che si intersecano in complessi processi psicologici e sociali.
L’autrice presenta, in una organica successione, una valutazione critica del contributo di alcuni studiosi, nell’ambito della psicologia e della sociologia, che hanno cercato di delineare criteri per una distinzione tra i diversi gruppi religiosi. Evidenzia, inoltre, i problemi connessi alle spiegazioni semplicistiche, alle generalizzazioni e ai giudizi di valore che non tengono conto della complessità del fenomeno religioso, delle modalità con cui le persone percepiscono e vivono la propria fede religiosa e dei processi sociali che si attivano nei diversi gruppi.
La seconda parte presenta alcuni dati riguardanti l’attività, svolte nell’arco di un triennio, da parte di un centro di ascolto a Roma, rilevando la necessità di una preparazione adeguata dei volontari che si occupano di dare informazioni e aiuto alle persone che vivono problematiche diverse connesse all’appartenenza, personale o dei familiari, a specifici gruppi religiosi. Di particolare rilievo risulta la proposta operativa di una metodologia di intervento più adeguata e articolata che si dovrebbe dispiegare lungo tre linee direttive: nel dare informazioni corrette, nell’intervento di aiuto con competenze differenziate e nell’attività di ricerca scientifica. Viene inoltre posta in risalto l’esigenza di superare gli atteggiamenti di intolleranza verso i gruppi religiosi diversi e di comprendere maggiormente sia il potenziale trasformativo dell’esperienza religiosa sulla struttura personale, sia le complesse ramificazioni con il contesto sociale in cui tale esperienza si colloca.
La terza parte propone un approccio interdisciplinare per lo studio dei nuovi movimenti religiosi e l’urgenza di elaborare adeguati strumenti di ricerca. Viene evidenziato l’apporto che la psicologia della religione può dare, per lo studio teorico ed empirico del vissuto religioso, e sono segnalate le difficoltà, attualmente presenti a livello di ricerca, insieme alla necessità di evitare polarizzazioni di posizioni.
Il volume si chiude con un auspicio al dialogo tra le persone che, partendo da presupposti e posizioni diverse, possono integrare le loro competenze ed esperienze al fine di “trovare finalità etiche comuni da perseguire insieme”.
La pubblicazione presenta il pregio di un lavoro unitario che, con un’esposizione lineare ed essenziale, introduce alla conoscenza critica di una tematica attuale e ricca di potenzialità, incoraggiando a proseguire in questo filone di ricerca. Risulta pertanto di notevole interesse per quanti sono interessati ai problemi delle interazioni umane e intendono allargare l’ambito della conoscenza scientifica nel settore della psicologia della religione e per coloro che sono impegnati in campo educativo e nell’insegnamento della Religione.