CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
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La Turchia e l'Europa
Sugarco, 141 pp., euro 14,80

Recensione di Enzo Arceri (il Foglio, 18 febbraio 2006)

Un gigantesco massiccio roccioso investito dalla marea della laicizzazione, ma mai sommerso del tutto e sempre riaffiorante: l'identità turca. Meglio sarebbe dire "le" identità di uno stato frutto di sedimentazioni plurisecolari, dell'affastellarsi di molteplici depositi culturali e religiosi che non si lasciano seppellire né assorbire, delle scosse telluriche che hanno plasmato le membra di una nazione che ha giocato la sua grandiosa partita storica su tre tableaux: l'Europa, l'Asia, l'Africa. L'entità statuale è stata ricavata da un minerale composito dove di scontrano e si amalgamano l'identità mussulmana, esaltata dai toni elegiaci del mito del califfato, soppresso da Kemal Atatürk nel 1924 dopo la catastrofica guerra mondiale condotta al fianco degli Imperi centrali, l'identità ottomana con i fasti abbaglianti delle glorie imperiali, l'identità turca con il suo portato di miti ancestrali che alimentano un nazionalismo aggressivo e velleitario e in ultimo, l'identità europea o meglio, l'afflato, l'anelito, la brama d'Europa. La decadenza politica, l'isterilimento culturale, i rovesci militari spinsero le élites politiche e culturali turche verso il mondo europeo. Che, se da un lato respingeva la Turchia verso l'Asia inghiottendo i suoi domini africani e balcanici, dall'altro esercitava una possente forza di attrazione (soprattutto esercitata dalla "femme fatale" d'Europa, "Madame la France"). Nonostante i poderosi colpi di maglio vibrati da Atatürk e successori al "massiccio " islamico, nonostante i successi nel tentativo di trainare la Turchia verso una concezione europea e moderna della società (anche se l'enorme ventre anatolico fu sempre refrattario alla "catechizzazione" laica), ogni qualvolta la pressione del potere politico si allenta e la vigilanza del potere militare si rilassa, l'antica anima islamica riemerge. Il libro scompone e individua le sue anime molteplici dell'islam turco, ne seziona le stratificazioni accumulatesi nei secoli. Lo fa distinguendo con grande rigore e grande acutezza tra fondamentalismo e conservatorismo, mettendo insieme in guardia dalle illusioni che spesso in occidente si alimentano nei confronti del progressismo islamico, sventando il pericolo di un'ingannevole interpretazione monolitistica che occulta la realtà complessa e dinamica di una nazione collocata su una cruciale "linee di faglia" tra le civiltà.

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Massimo Introvigne
La Turchia e l'Europa. Religione e politica nell'islam turco
Sugarco, Milano 2006