Il testo pubblicato annualmente dalla Caritas e dalla Fondazione Migrantes Immigrazione. Dossier Statistico 2004. XIV Rapporto fornisce il dato di un numero fra i 2.500.000 e i 2.600.000 immigrati regolari presenti in Italia. Di questi 2.194.000 provengono dai trenta paesi più rappresentati secondo la tabella seguente:
Romania |
239.426 |
10,9 |
Albania |
233.616 |
10,6 |
Marocco |
227.940 |
10,4 |
Ucraina |
112.802 |
5,1 |
Cina |
100.109 |
4,6 |
Filippine |
73.847 |
3,4 |
Polonia |
65.847 |
3,0 |
Tunisia |
60.572 |
2,8 |
Stati Uniti |
48.286 |
2,2 |
Senegal |
47.762 |
2,2 |
India |
47.170 |
2,1 |
Perù |
46.964 |
2,1 |
Ecuador |
45.859 |
2,1 |
Serbia-Montenegro |
45.302 |
2,1 |
Egitto |
44.798 |
2,0 |
Sri Lanka |
41.539 |
1,9 |
Germania |
37.159 |
1,7 |
Moldavia |
36.361 |
1,7 |
Macedonia |
33.656 |
1,5 |
Bangladesh |
32.391 |
1,5 |
Pakistan |
30.506 |
1,4 |
Brasile |
26.858 |
1,2 |
Francia |
26.540 |
1,2 |
Regno Unito |
25.100 |
1,1 |
Nigeria |
24.986 |
1,1 |
Ghana |
23.060 |
1,1 |
Spagna |
21.843 |
1,0 |
Croazia |
21.336 |
1,0 |
Russia |
18.924 |
0,9 |
Svizzera |
17.832 |
0,8 |
Ignota |
2.975 |
0,1 |
Apolidi |
886 |
0,0 |
Totale |
2.193.999 |
100,0 |
Rispetto alla Enciclopedia delle religioni in Italia pubblicata dal CESNUR nel 2001 (Elledici, Leumann [Torino]) sono evidenti variazioni che devono indurre a considerare aumentata la presenza nel nostro paese degli ortodossi (anche se, ovviamente, parte degli immigrati romeni ed ucraini sono cattolici) e degli indù.
Il documento della Caritas prende in esame specificamente la religione e le minoranze religiose che si suddividerebbero come segue:
Musulmani |
33% |
Cattolici |
22,6% |
Ortodossi |
20,3% |
Protestanti |
4,7% |
Induisti |
2,4% |
Buddhisti |
1,9% |
Altri di origine cristiana |
1,9% |
Religioni tradizionali |
1,2% |
Ebrei |
0,3% |
Altri |
11,7% |
Tra i soli immigrati regolari, i musulmani sarebbero secondo la Caritas (che sembra così introdurre una correzione rispetto alla sua stessa stima del 33%) 723.000, gli ortodossi 527.800, gli induisti 62.400. La Caritas ritiene di dovere aggiungere - pure ammettendo che le stime sui clandestini sono varie e controverse - a questi totali un 24,45% di clandestini, arrivando così a una stima di circa 900.000 musulmani, comprendendo i convertiti italiani (la stessa stima dava 656.000 ortodossi fra i soli immigrati).
LEnciclopedia delle religioni in Italia rilevava come a questi dati si arrivi postulando che lemigrazione in Italia da un determinato paese si divida fra le varie appartenenze religiose in proporzione alle appartenenze religiose in quel paese secondo le statistiche ufficiali. Così se nel paese A ci sono secondo le statistiche governative il 40% di cattolici, il 40% di ortodossi e il 10% di musulmani, si assume che per ogni cento emigrati dal paese A in Italia ci siano quaranta cattolici, quaranta ortodossi e dieci musulmani.
Pur essendo difficile trovare diverse metodologie di calcolo, è praticamente certo che questo dato sovrastima le minoranze religiose in Italia, non solo perché nei paesi dove esiste una minoranza cattolica questa è spesso più portata e emigrare in Italia rispetto alla maggioranza di altra religione, ma soprattutto perché per una varietà di ragioni le statistiche ufficiali fornite dai governi sono raramente affidabili. Molti governi dellEst europeo sovrastimano gli ortodossi e sottostimano i non religiosi (che non sono necessariamente atei). Alcuni governi di paesi musulmani (in modo notorio lEgitto) diffondono statistiche che sottostimano le minoranze religiose a vantaggio dellislam. Errori di calcolo si sovrappongono in questi casi a ragioni politiche e a definizioni vaghe di appartenenza a una religione, comunque diverse da quelle che prevalgono nella statistica religiosa accademica.
Inoltre, anche se linfluenza di processi di secolarizzazione e di conversione religiosa fra gli immigrati non deve essere sottovalutata, vi è un certo numero di musulmani, ortodossi o indù che arrivati in Italia abbandonano completamente la loro identità religiosa ovvero aderiscono a una nuova religione (per esempio, il numero di Sale del Regno dei Testimoni di Geova di lingua araba, romena e così via riservate ai convertiti immigrati è in costante aumento in tutte le principali città italiane).
Per questo motivo, sembra prudenziale ritenere i dati Caritas sovrastimati in ragione di questi fattori di un buon 25% per gli ortodossi (assai più sopravvalutati nelle statistiche dei paesi di origine di quanto non avvenga per i musulmani, in quanto lirreligione o il credere senza appartenere sono senzaltro più diffusi nei paesi dellEst europeo rispetto ai paesi a maggioranza islamica) e di un 10% per i musulmani. Se ne dovrebbe concludere che (compresi i cittadini italiani) gli ortodossi siano circa 500.000, e i musulmani circa 810.000. Laumento resta peraltro molto importante rispetto ai dati, riferiti agli inizi del 2001, della Enciclopedia delle religioni in Italia.
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