CESNUR - center for studies on new religions

Gli apocalittici sono fra noi ?
[Intervista a Massimo Introvigne]

di Paolo Martini (L’Espresso, anno XLVII, n. 41, 11 ottobre 2001, p. 30)

Nostradamus che svetta in testa alle vendite di libri, vaticini numerologici che riemergono, l'immancabile terzo segreto di Fatima, le visioni sataniste dai fumi delle macerie: ci sarebbe da sbizzarrirsi un po' a descrivere la prevedibile eco esoterica e apocalittica del crollo delle torri newyorchesi. Se non fosse, tragicamente, qualcosa di molto serio: "Sì, è tutto anche divertente", spiega Massimo Introvigne, esperto tra i più preparati sulle nuove minoranze e i nuovi movimenti religiosi, ascoltato anche dall'Fbi americano e dal Mossad israeliano. "Per esempio, il ripescaggio di Nostradamus si basa tutto su riferimenti scientificamente inesatti, oppure addirittura su quartine false, rimescolate ad arte e messe in rete da uno studente canadese che voleva dimostrare come scattano certi meccanismi leggendari. Non parliamo poi delle questioni dei numeri: che l'11 avesse un significato sinistro è una novità di oggi! Purtroppo, però, dobbiamo prendere atto di tre fenomeni: primo, che il millenarismo popolare negli Stati Uniti è molto radicato, almeno in un terzo della popolazione; secondo, che su queste tradizioni s'innestano frange estremiste, seppur ristrette, molto pericolose, che in fondo identificano la figura dell'Anticristo negli stessi Stati Uniti; terzo, che per vie misteriose e inquietanti, il contagio di queste culture, mescolate purtroppo ancora con l'antisemitismo più oscuro, si estende al mondo intero". Non è proprio innocua, quindi, la cattiva religione superstiziosa? "No, anzi, molti rischi, come abbiamo visto in Uganda, vengono persino da frange cattoliche marginali estremiste, sul tipo appunto di chi propone versioni fantasiose del terzo segreto di Fatima, nonostante le condanne della Chiesa ufficiale". E nel mondo islamico come arrivano queste contaminazioni? "Non è facile identificare tutte le vie, ma si stanno radicando anche grazie a una letteratura popolare di consumo, inaugurata dai romanzacci dell'egiziano Said Ayyub, che pesca a piene mani nel millenarismo cristiano e persino nell’antisemitismo nazista (bisogna considerare che l'Anticristo è una figura presente anche nel Corano e d’altra parte che in Medioriente circolano persino edizioni statali dei "Protocolli dei savi di Sion"). Alla fin fine, il successo di questa cattiva letteratura apocalittica crea sicuramente altro brodo di coltura per le organizzazioni terroristiche come quelle di Osama Bin Laden".

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